Harvestella è un titolo Square Enix uscito il 4 novembre 2022 per PC e Nintendo Switch; la versione provata è quella rilasciata per Steam al “modico” prezzo di €59,99. Questo gioco di ruolo, con moltissimi elementi di simulazione, è stato sviluppato da Live Wire che ha tentato in tutti i modi di creare un videogioco contenente in sé diversi generi. Però, per fare un minestrone bisogna rispettare certi criteri e in questo caso vediamo il titolo sfiorare di molto poco l’obiettivo. In poche parole: un buon gioco che si basa su più generi deve essere fatto alla perfezione, altrimenti risulta raffazzonato con elementi messi a caso all’interno del gameplay!
Andiamo con ordine e, come al solito, ti spiego qualche dettaglio generale sul titolo; non troverai la lingua italiana, né come sottotitolo né come parlato (anzi, il doppiaggio non esiste proprio) e questo potrebbe essere un problema per chi non è avvezzo alla lingua. Il linguaggio utilizzato non è così arcaico e potrebbe essere comprensibile anche ai più senza troppi problemi. Inoltre, sarà la storia stessa ad aiutarti a capire al meglio la situazione che vedrai durante lo sviluppo della storia di Harvestella.
Sei pronto a scoprire cosa ti riserva questo nuovo titolo?
Harvestella: tra fantasia e realtà
Siamo a Lethe Village, luogo in cui assistiamo a un fenomeno che ha dell’incredibile: un cielo rosso rende l’atmosfera sanguinolenta, mentre una persona giace svenuta per terra. Una ragazza, eterea sia nelle fattezze che nei movimenti, desta tale sconosciuto da questo sonno profondo e lo invita a muovere i primi passi verso di lei. Lui esegue, ma dopo poco torna nel suo stato comatoso dopo aver visto l’orizzonte che, purtroppo, non promette niente di buono. Al suo risveglio troverà Cres: dottoressa specializzata che desterà nuovamente il giovane.
Se la sera prima il cielo era presagio di sventura, adesso il tutto sembra essersi schiarito, con un enorme cristallo sullo sfondo a irradiare pace e tranquillità. Cres spiega allo sconosciuto che effettivamente è stato salvato per un pelo, in quanto era stato intossicato dal Quietus durante la notte della Stagione Della Morte. Ovviamente, il protagonista non ha memoria di quanto accaduto e viene spiegato che questo evento appare tra una stagione e l’altra, in cui la vita diventa terribilmente difficile da affrontare.
Le persone non escono di casa, i raccolti muoiono e tutto diventa caotico. E ciò accade da quando i cristalli presenti nel mondo, i Seaslight, hanno iniziato misteriosamente a impazzire. Proprio come accade nuovamente dopo l’arrivo di questo protagonista smemorato, il cui compito diventa quello di aiutare il villaggio e affrontare questa minaccia nel migliore dei modi. Primo fra tutti investigando sugli Omen: esseri accusati di aver portato nel mondo il Quietus.
Un mix di generi che funziona, ma non troppo
Harvestella è un gioco molto particolare, almeno per quanto detto all’inizio di questa recensione; dalla trama pare un tranquillissimo gioco alla Final Fantasy e, infatti, vengono mostrati molti elementi di gioco che ricordano spassionatamente la saga nominata. Effettivamente, all’interno del team, è stato presente Isamu Kamikokuryo, già conosciuto nell’ambiente grazie a Final Fantasy XII. Le ambientazioni sono veramente ben fatte, infatti, ma ne parleremo nel prossimo paragrafo; ciò che vorrei mettere in evidenza adesso è il fatto che, a differenza di un qualsiasi capitolo della saga della storica serie fantasy, qui è possibile cambiare alcuni connotati del protagonista.
In Harvestella potrai scegliere il gender (uomo, donna o non-binario) e alcuni tratti somatici quali il colore dei capelli e poco altro. Avrei preferito trovare un editor leggermente più ricco, ma alla fin fine va bene anche così; il protagonista mantiene comunque i tratti che gli sviluppatori hanno dato, con un tocco personale in più che non guasta l’esperienza di gioco. Una volta finito ciò, l’utente può iniziare l’avventura in Harvestella e bene o male comincia ad avere i primi tutorial sparsi qua e là una volta raggiunto l’obiettivo.
Tutorial molto chiari, semplici e lineari senza troppi fronzoli o azioni contorte. Unica pecca trovata è il fatto che si sente molto un gameplay costruito sulla base di un controller; consiglio, infatti, di giocare al titolo munendosi di un pad adatto, anche se potrai provare questa esperienza con mouse e tastiera. Troverai alcuni comandi leggermente non immediati, come la conferma di alcune azioni o la selezione delle stesse, ma ben presto ti abituerai. I comandi, alla fin fine, sono abbastanza banali e nulla di rivoluzionario.
L’avventura di Harvestella inizia con un percorso estremamente guidato, tanto che molte zone della mappa non possono essere visitate a causa di un muro invalicabile. Questa mano tesa verso il giocatore, però, si sente anche con il passare delle ore e rende il gioco terribilmente chiuso e lineare, ovviamente, l’utente non potrà mai compiere determinate azioni all’interno di Harvestella, una scelta a tratti incomprensibile. Una cosa che non ho apprezzato è stato proprio questo elemento di gameplay, in concomitanza con diverse zone che mostravano il comando da premere per poterci interagire, ma senza successo.
Una speranza vana che fa perdere alcuni punti sul voto finale di Harvestella. Tuttavia, a proposito di interazione, ho apprezzato il fatto che il personaggio possa rispondere o domandare ciò che desidera ai personaggi non giocabili. Un simulatore di vita che mi ha fatto sorridere, almeno sotto questo aspetto; ma cosa si intende con “simulatore di vita” all’interno di Harvestella? Come hai potuto leggere, nel gioco si può iniziare un’attività di coltivazione di verdura e alimenti vari.
Questo dettaglio appare nelle prime ore di gioco e ti servirà per racimolare denaro vendendo i prodotti o creando delle pozioni che ti serviranno durante il combattimento. In entrambi i casi, inizialmente non era ben chiaro a cosa potesse mai servire questo sistema di coltivazione. Questo perché non viene spiegato chiaramente e l’utente può trovare una leggera confusione nel vedere un momento così tranquillo dopo qualcosa di frenetico e abbastanza ansiogeno. Dovrai gestire le tue risorse al meglio, in quanto riceverai i ricavi della vendita solo il giorno dopo aver venduto.
Harvestella è un mix di generi, quindi oltre alle varie coltivazioni potrai combattere; il combat system è abbastanza semplice, tra il personaggio che continua a colpire e tu che proverai in tutti i modi a deviare colpi su colpi. Questi combattimenti saranno frequenti dal momento in cui andrai a esplorare le zone limitrofe al villaggio per recuperare materiali necessari per creare pozioni o chissà quale oggetto particolare. Il sistema di parata però non è sempre precisissimo, fattore che potrebbe portare a battaglie frustranti di tanto in tanto.
Ciò che ho apprezzato maggiormente in Harvestella, però, sono le armi che possiedono una doppia funzione: hai mai immaginato un annaffiatoio a forma di spada? E che possiede le funzioni giuste per poter attaccare e uccidere? Ebbene sì: in Harvestella potrai annaffiare le piante e uccidere i nemici contemporaneamente. Notando ciò, però, noterai sicuramente il fatto che alcuni movimenti risultano macchinosi.
I combattimenti avvengono principalmente attorno al Lethe Village e potrai affrontare dei mostri grandi come palazzi o qualcosa di molto più piccolo; ogni creatura rilascia esperienza e soldi, ma ciò che conta di più è il farm che potrai fare al di fuori del villaggio. In Harvestella non è possibile tornare nello stesso punto a cui è stato recuperato tutto il recuperabile, in quanto si tratta di un farm giornaliero e conviene munirsi di taccuino se desideri segnarti gli orari da rispettare, come massimizzare il farm da fare e tutto ciò che può convenire un buon risultato.
Creato con Unreal Engine
Harvestella è stato creato con Unreal Engine, ma sembra quasi avere un animo indie al suo interno. Nei video, tra un evento e l’altro, si vede chiaramente una perdita della messa a fuoco in momenti non propriamente favorevoli a questo tipo di profondità. Inoltre, l’ambiente attorno al personaggio, e parliamo della vegetazione, non ha una fisica ben definita in quanto se tocchiamo l’erba, il personaggio potrebbe compenetrarsi. Al contempo, le animazioni sono veramente belle e d’effetto.
Un po’ come la colonna sonora, tutta orchestrale, che penso farà furore anche nel tuo cuore se sei un amante di Final Fantasy; si tratta comunque di musica evocativa, ricca di emozioni trasversali e questo ha giovano positivamente l’esperienza in Harvestella. Per poterci giocare su PC dovrai rispettare i seguenti requisiti minimi:
- Sistema operativo: Windows 10/Windows 11 64-bit;
- Processore: AMD A8-7600/Intel Core i3-3210;
- Memoria: 8 GB di RAM;
- Scheda video: AMD Radeon R7 260X/Nvidia GeForce GTX 760/Intel Iris Xe Graphics G7;
- Memoria dedicata: 20 GB di spazio disponibile.