Una galleria d’arte, una bambina e una rosa. Così si potrebbe riassumere Ib, gioco creato con RPG Maker 2000 da Kouri. Famoso per far parte della “triade degli RPG Horror” (di cui fanno parte Mad Father e The Witch’s House), si discosta dagli altri titoli per l’originalità dell’ambientazione. Andiamo però con ordine in questa recensione di Ib.
Un museo e i suoi perché
La storia prende il via quando Ib, una bambina di nove anni, va ad una mostra dell’artista Guertena, insieme ai propri genitori. Particolarità di Guertena sono proprio le opere, diversissime tra loro per materiali e idee di fondo. Quando Ib finisce davanti al quadro Mondo fabbricato, si ritrova da sola. Nessun altro visitatore, niente genitori. Solo un invito… come guida per un viaggio pieno di sorprese.
Lo giuro, la statua si è mossa!
La particolarità di Ib sta, come già detto, nell’ambientazione. Ci ritroveremo, infatti, catapultati dentro un’opera e interagiremo con sculture, quadri e murales. Questo però non è il Paese delle Meraviglie e nemmeno un bel sogno: è piuttosto un incubo. Ib, infatti, dovrà sopravvivere ed evitare che la rosa che si porta dietro perda tutti i petali. Pena: il game over e conseguente morte di Ib. Le opere saranno interattive e ci porteranno avanti nella trama, tra enigmi e inseguimenti. Potremo dover fuggire da statue e quadri non molto amichevoli oppure aprirci la strada tra bocche e mani. Tutto è possibile, nella follia di Ib.
Un enigma tira l’altro
Ib è un videogame che basa il suo gameplay su enigmi. Tra quadri che mentono spudoratamente, pulsanti da schiacciare e libri da leggere, si ha l’imbarazzo della scelta. Non ci sono battaglie o boss finali da battere: tutto si risolve tramite il nostro ingegno. Che non è dire poco, insomma.
Il livello di difficoltà è medio, adatto a tutti i giocatori che hanno un minimo di dimestichezza con i videogame. Questo non implica che potrà essere una sfida interessante per chiunque voglia mettersi alla prova.
Il creatore di videogiochi per tutti
Come già detto Ib è stato creato col sistema RPG Maker, un programma che permette di ideare videogiochi dalla grafica “semplice”, ma che offre tantissime possibilità. Di conseguenza il punto di forza di Ib non è, ovviamente, la grafica: non ci troveremo davanti a un videogioco con richieste particolari per la scheda video ma a un piccolo quadro. Le stanze sono memorabili (soprattutto quella dello sketchbook), così come le varie opere d’arte. Un vero piacere per gli occhi.
E dal punto di vista musicale e sonoro? Una vera festa, poiché la soundtrack è originalissima e gli effetti sonori sono inerenti alla trama. Insomma, un macchinario oliato alla perfezione.
Fantastica recensione! Mi hai talmente incuriosito che corro subito a provarlo! ?