Knights of Honor II: Sovereign mi è recentemente capitato tra le mani e dopo averci giocato in maniera ossessiva (letteralmente) per diverso tempo, mi sento finalmente pronto a dirti cosa ne penso. Prima d’iniziare però, voglio precisare che ho giocato alla versione pre-lancio, di conseguenza dopo l’uscita del gioco, programmata in data 6 dicembre 2022 come puoi verificare qui sulla pagina Steam, la situazione potrebbe cambiare tramite update e miglioramenti post lancio. A ogni modo, iniziamo subito!
Knights of Honor II: Sovereign, di che si tratta?
Il gioco si presenta come un classico strategico, nei titoli di questo genere sarà importante riflettere su ogni singola azione prima di prenderla, di conseguenza molto spesso chi ama azione adrenalinica preferisce starci lontano. In particolare, in Knights of Honor II: Sovereign prenderai il controllo di un regno a tua scelta e dovrai gestirne ogni singolo aspetto. Il nome non potrebbe suonarti del tutto nuovo in quanto si tratta di un sequel di un vecchio strategico dei primi anni 2000 chiamato appunto Knights of Honor. Già allora si trattava di un titolo alquanto interessante che racchiudeva al proprio interno meccaniche avanzate per l’epoca, perciò questo sequel non poteva non catturare la mia attenzione!
Prima importante precisazione è che, al contrario di titoli come Civilization (che tra l’altro potrebbe ricevere presto un DLC come ti abbiamo riportato qui), Knights of Honor II: Sovereign non adotta nessun tipo di sistema a turni, il tutto avverrà anzi in tempo reale: mettiamo caso che tu decida di costruire un edificio, una barra laterale comincerà a scorrere e di conseguenza potrai tenere traccia del suo avanzamento.
Lo stesso discorso si applica a spostamenti di truppe, miglioramenti e via dicendo. Nelle partite in giocatore singolo, sarà addirittura possibile controllare la velocità di gioco in modo tale da attendere il meno possibile per ogni processo. Il titolo, voglio premetterlo fin da ora, non è affatto semplice, presenta una struttura a dir poco complessa tanto da ricordare Crusader Kings III. Proviamo ad analizzarla insieme!
Un vero strategico!
Uno degli aspetti di Knights of Honor II: Sovereign che mi ha lasciato molto perplesso, e che a mio parere si presenta come uno dei più grandi difetti del gioco, è l’assenza di un tutorial vero e proprio. A dire la verità, durante lo svolgimento della prima partita verrai accolto da diversi consigli man mano che ti muoverai tra le varie meccaniche implementate. Purtroppo però, non hanno nulla a che vedere con un vero e proprio tutorial. Questo, unito a un’interfaccia non sempre chiara, porta a un vero e proprio collasso mentale durante le prime partite.
Immagina di trovarti davanti un impero da gestire con magari 7 province diverse e non avere la minima idea di come svolgere anche le più banali delle operazioni: diplomazia, come la mantengo? Entrate, come le genero? Esercito, come lo formo? Purtroppo, ci sono solo due modi per approcciarsi a Knights of Honor II: Sovereign: leggersi tutta l’incredibile wiki all’interno del titolo, oppure imparare giocando, proprio come andare in bicicletta. Mi auguro che in futuro venga implementato un tutorial come si deve, perché il livello di frustrazione che si prova durante le prime partite è fin troppo alto!
Superate le difficoltà iniziali, basta poco a rendersi conto che ci troviamo davanti a un ottimo titolo che fa della cura uno dei suoi aspetti di punta, ma andiamo con ordine. Knights of Honour II: Sovereign cerca di rispettare quanto più possibile i riferimenti geografici medievali, di conseguenza durante la fase iniziale di selezione della partita potrai decidere dove partire, con quante province e addirittura in che anno.
Sarai poi chiamato a scegliere la difficoltà di gioco (che ti consiglio di settare in facile per le prime partite). Infine, come nei classici del genere potrai anche scegliere quali tipi di vittorie abilitare. Qui le scelte sono molteplici: potrai vincere una volta conquistate tot province, dopo aver raggiunto una solida economia, oppure spazzando via uno o più imperi avversari. Insomma, settate le dovute impostazioni, dopo un breve caricamento sarai in game!
Da qui in poi la situazione si complica. Anzitutto, avrai a disposizione degli slot con cui formare la tua corte. Mercanti, ambasciatori, militari, spie e cariche religiose, tutte figure indispensabili per il successo del tuo regno. L’oro sarà essenziale se non vorrai trovarti assediato quasi subito, perciò è buona norma assumere subito un mercante, ma a cosa serve un mercante se non possiedi nessun tipo di accordo commerciale con altri imperi? Ed è qui che entra il gioco la diplomazia, capace di instaurare un legame solido con gli altri regnanti.
Benissimo, ora potrai avviare rotte commerciali, ma non dimenticarti di dedicarti ad ampliare il regno riempiendo gli slot iniziali disponibili con apposite strutture. Cosa sono gli slot? In Knights of Honor II: Sovereign avrai a disposizione degli slot per ogni provincia nei quali potrai scegliere quali strutture costruire.
Sotto questo aspetto abbiamo un’enorme nota positiva: le strutture sono divise per categoria (cibo, popolazione, esercito, mare, e religione). Ogni struttura poi presenta una serie di miglioramenti non indifferenti. Per esempio, costruendo una caserma non avrai subito accesso a tutti i soldati, ma dovrai migliorare la struttura per sbloccarne di nuovi. Pagando, sarà possibile assoldare truppe a difesa del castello e potenziarlo in modo tale da rendere sempre più difficile un attacco frontale da parte del nemico. Bada bene però a non sperperare la tua fortuna, ho notato che le prime fasi di gioco sono molto spesso le più cruciali, sbagliare all’inizio significa assedio certo!
Al di là della costruzione, come già accennato sarà molto importante dialogare con le altre potenze, stabilire accordi commerciali e magari patti difensivi. Per fare ciò gli ambasciatori in Knights of Honour II saranno sempre i tuoi migliori amici: non solo miglioreranno la tua influenza generale con una città, ma lavoreranno anche allo scopo d’instaurare dei veri e propri patti difensivi se vorrai.
Giocando, molti dettagli hanno catturato la mia attenzione: sono rimasto particolarmente stupito, per esempio, dal fatto che durante le fasi di guerra riuscendo a sconfiggere un generale nemico sarà possibile catturarlo per poi utilizzarlo come merce di scambio durante le trattative per la pace (o se preferisci potrai decapitarlo allo scopo di abbassare il prestigio dell’impero rivale, perché no infondo?).
Più nello specifico, vorrei spendere due parole in merito alle fasi di combattimento in Knights of Honor II. Una volta dichiarata guerra a una potenza avversaria, giocheranno un ruolo chiave i tuoi generali. Questi soldati speciali guideranno le tue truppe e sono essenziali per utilizzarle. Una volta raggiunta una tua provincia, potrai assegnare truppe a un generale. In base ai potenziamenti e al tipo di truppe assegnate verrà visualizzato un punteggio di combattimento. Una volta che ti scontrerai con un generale nemico, ovviamente vincerà chi avrà un punteggio maggiore.
Anche i combattimenti avvengono in tempo reale in Knights of Honor II: Sovereign, ed è sempre possibile mandare un secondo generale in soccorso al primo (questo sommerà i punteggi dei due), nulla da criticare sotto questo aspetto: il sistema è abbastanza chiaro e non lascia spazio a dubbi. Avendo giocato a diversi strategici, l’ho particolarmente apprezzato, sarebbe stato bello però unire più di due generali alla volta in un singolo combattimento. Vi sono poi ulteriori fattori da tenere in considerazione: per esempio, durante l’assedio a una città, non conterà solamente la forza bruta delle tue truppe, ma anche il loro morale e le risorse che si porteranno dietro. Insomma, diversi fattori che favoriscono il lato della complessità del gioco.
Per quanto invece concerne l’IA dei leader avversari, l’ho trovata forse un po’ troppo bellicosa rispetto ad altri titoli del genere. Diciamo che in Knights of Honor II: Sovereign vi è sempre una guerra in corso. Il tutto viene condito dalle costanti crociate che il Papa deciderà di realizzare, e bada bene perché se non gli dimostrerai rispetto esso ti scomunicherà con una facilità impressionante. In linea generale, ho apprezzato tantissimo la costante voglia di fornire libertà al giocatore che il titolo offre. C’è una crociata, vuoi unirti? Sì? Bene allora troviamoci lì! No? Ci saranno conseguenze. Insomma, tutto è una tua scelta.
A proposito di guerra e pace, la diplomazia sarà un’arma importante come già spiegato in precedenza ed educare gli eredi al trono verso tale tratto potrebbe essere un’ottima strategia per i giocatori meno bellicosi, perché sì, in Knights of Honor II: Sovereign porterai avanti il tuo lignaggio dando vita a eredi. Durante le mie partite, ho notato che questo titolo presenta davvero moltissime opzioni di dialogo e diplomazia verso gli altri imperi e questo lo rende molto complesso. Non dimentichiamoci poi la religione, che sarà essenziale per domare i bollenti spiriti delle province conquistate e sedare rivolte.
Infine abbiamo le spie, essenziali per agire nell’ombra e mandare letteralmente allo sbaraglio gli imperi nemici. Sono proprio le spie che mi hanno colpito di più. Una volta infiltrata, di tanto in tanto verrai notificato riguardo ad alcune opportunità d’azione: per esempio, un regno non è in buoni rapporti commerciali con un secondo? Benissimo, la tua spia potrà dare il colpo di grazia alla loro alleanza. Bada bene però, il fallimento potrebbe provocare incidenti non di poco conto.
Infine, devo notificarti che in Knights of Honour II è presente il comparto online che purtroppo non ho avuto modo di provare in quanto i server sono per ovvie ragioni ancora vuoti. In un gioco del genere, sfidare amici e parenti potrebbe però regalare molte soddisfazioni e divertimento, quindi sicuramente è un punto a favore!
Un comparto tecnico nella norma
A livello grafico Knights of Honor II: Sovereign è nella media: non ci si può lamentare, ma senza dubbio non porta alcuna rivoluzione. Se hai un PC di fascia medio-alta non avrai alcun tipo di problema a giocare a questo titolo. Per quanto invece concerne il comparto sonoro, mi sarei aspettato qualcosa di più, anche se non c’è nessuna mancanza di rilievo da riportare. Devo infine notificarti che non è presente la lingua italiana, di conseguenza se non hai una buona conoscenza dell’inglese questo gioco potrebbe non fare per te. In futuro probabilmente la situazione cambierà! Inoltre, vorrei soffermarmi su alcuni piccoli dettagli relativi all’interfaccia che potrebbero sicuramente essere migliorati.
Quando per esempio ti ritroverai nella situazione di dover scegliere di assegnare un diplomatico a uno specifico impero, ti ritroverai di fronte un elenco puntato contenente tutti gli imperi presenti in partita. Non è presente un tasto di ricerca e questo tutte le volte si traduce nel perdere un sacco di tempo nello scorrere la lunga lista allo scopo di trovare l’impero che ti interessa. Oppure, non è presente uno zoom sulla mappa di Knights of Honour II, e nemmeno un tasto di scorrimento veloce tra le province. Tutte meccaniche che farebbero risparmiare preziosi secondi di gaming. Si tratta di finezze lo ammetto, ma in un gioco come questo, la cura nei dettagli può davvero fare la differenza!