In un precedente articolo, ho raccontato alcuni contenuti presenti nel libro “L’arte di stare in silenzio”. Quest’oggi, vorrei tracciare un bilancio generale del testo, a mio parere davvero bellissimo.
Tre parti
Il testo sviluppa tre aspetti:
- Rendere più silenzioso il nostro mondo
- Coltivare relazioni pacifiche
- Coltivare il silenzio interiore
L’Autrice, infatti, individua in essi un sentiero semplice per raggiungere la pace e l’equilibrio personale. Nel far ciò, non mancano riflessioni teoriche e suggerimenti pratici, elementi che rendono questo testo un effettivo manuale.
Take action!
Il costante invito all’azione è uno dei pregi di questo libro. La promessa che attraversa la pagine è proprio quella di restituire al lettore momenti di silenzio, pur nel caos della quotidianità.
Non sono necessari gesti eclatanti o scelte radicali per poter apprezzare il silenzio, già regalarsi una breve passeggiata nel verde locale può rappresentare un vero e proprio primo passo. “Fai ciò che puoi con ciò che hai” sembra essere uno dei messaggi del testo: il silenzio parte dalle piccole cose.
Un secondo pregio di questa lettura è la totale assenza di demonizzazioni del presente: la realtà odierna viene decritta con lucidità e senso critico, nei suoi aspetti positivi e nei suoi limiti. In particolare, l’Autrice affronta il tema dell’onnipresenza di internet osservando come esso sia, ad un tempo, una grande risorsa ed una possibile distrazione.
Il tempo
Nelle 101 pagine che compongono il libro non esistono scadenze o piani settimanali, strumento molto utilizzato in altri testi di crescita personale. La loro assenza veicola l’idea che si tratti di un cammino da intraprendere con costanza, giorno dopo giorno, assaporando il risultato nel qui ed ora.
La natura
Il verde, i boschi e la possibilità di immergersi in essi sono una costante: alla natura è attribuita la capacità di favorire la calma, la concentrazione ed il silenzio.
L’autrice ne offre una descrizione realistica, invitando il lettore a fare la propria esperienza. Anche questo è un valore aggiunto in quanto Amber Hatch non si propone come “guru del silenzio” ma come guida gentile in un territorio talvolta incompreso.
Post lettura
Credo che questo libro abbia un buon potenziale, che non si esaurisce alla prima lettura. E’ uno di quei volumi da tenere a portata di mano, traendone ispirazione all’occorrenza.
Uno dei messaggi più importanti che ne ricavo è relativo all’importanza della semplicità e dell’ essenzialità, due valori possibili, impegnativi ma promettenti.
A presto, con un bel libro…sul minimalismo!