Cari iCrewers, oggi vi parlo dell’ultimo romanzo scritto da Simona Castiglione: L’età del ferro. Scopriamolo insieme…
La recensione (a cura di Tata)
“Credo nei grandi maestri, ho fatto come dice Stephen King nel suo manuale di scrittura: quando avete qualcosa che vi sembra buono e necessario fate leggere qualche capitolo ai vostri quattro o cinque migliori amici”.
Ed è così che è nato il romanzo, di Simona Castiglione, che ho appena concluso di leggere. Si intitola “L’età del ferro” ed è una storia di vita e di amicizia.
L’amicizia adolescenziale raccontata è forte e verace ed è tra tre ragazze che diventano donne. La loro storia si sviluppa sullo sfondo di una Bari fatta di luci ed ombre.
Il romanzo racconta la cosiddetta “età del ferro“, l’adolescenza dei primi anni ’80 vissuta da Mariarosa, Lucrezia e Barbara. Il libro ripercorre con continui flash backs la storia presente e passata di queste tre donne. Al racconto, l’autrice intramezza una serie di estratti del diario della giovane Mariarosa.
L’autrice motiva e descrive così la scelta di scrivere questo libro:
“Ho trascorso anni orribili intrisi di un dolore pervasivo e costante, il dolore della mancanza di identità. In quel periodo della vita sei studentessa, figlia, amica, a volte fidanzata. Nulla di tutto questo, però, ti aiuta a definirti, a guardarti allo specchio con un senso di consapevolezza e accettazione”. Come dice Paul Nizan: “Avevo vent’anni. Non permetterò mai a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”.
E da qui che è iniziato il viaggio di Simona Castiglione, che dai ricordi vivi della sua adolescenza ha cercato di narrare le vicessitudini di tre ragazze che, similmente a lei, han faticato per trovare un posto al mondo in un periodo -quello degli anni ’80- in cui nulla era certo. Vissuti difficili, problematiche sociali, crisi d’identità, mali da combattere come mafia e droga, e tanto altro.
Il romanzo parla – come dice l’autrice in un’intervista – di “adulti formati a metà per via di un’adolescenza che li ha dilaniati tanto da farli girare come trottole impazzite per il resto della vita”, distruggendosi o salvandosi a vicenda.
Lucrezia e Barbara si incontrano in occasione della messa in suffragio di Mariarosa, morta di overdose molti anni prima. Casualmente ritrovano il vecchio diario dell’amica e insieme ripercorrono gli anni passati, fatti di situazioni familiari complicate, amori malati e trasgressioni, fino all’unica redenzione “labile, tardiva e crudele“: la verità sulla morte di Mariarosa.
Cerco sempre di rivedermi nei personaggi dei libri che leggo, di identificarmi. Stavolta non è stato così.
Ammiro però l’autrice per aver delineato tanto bene i suoi protagonisti e aver descritto abilmente i loro stati d’animo; per aver raccontato spaccati di vita della Puglia anni ’80, a volte in modo forte e crudo, ma sempre vero.
Poi va da sé il condividere o meno le scelte di vita e l’atteggiamento dei personaggi narrati, nei confronti di questa.
“Anche se non vuoi, il passato ti viene a trovare, come una bella ‘mbriana sbuca da dove meno te l’aspetti, ti fa vedere quanto è potente e ti racconta cose di te che non avresti potuto immaginare”.
Consiglio questo libro a chi cerca storie vere e con reminescenze anni ’80. A chi vuol fare un tuffo indietro nel passato alla scoperta del marcio di quel periodo e di una terra complicata.
Mi è piaciuta molto la scelta dell’intro musicale ai capitoli. La lettura avviene sulle note dei Doors, Pink Floyd, David Bowie, Vasco Rossi, Battiato, fino ai più recenti Amy Winehouse, Nina Zilli, Caparezza e Negramaro.
L’autrice: Simona Castiglione
Nata a Catania, vive a Padova. Insegna lettere e scrittura creativa. Nel 2010 ha esordito con la raccolta di racconti La mente e le rose (Transeuropa); da allora ha pubblicato diversi racconti per antologie (Madre-Morte, Transeuropa; L’occasione, Galaad Edizioni; Serenate al chiaro di luna, edizioni Mazza; Storie di martiri, ruffiani e giocatori, CaratteriMobili).
Ha pubblicato articoli e racconti per riviste, giornali e blog letterari (La Stampa», «Il Gazzettino», «Sicilia & Donna», «Primo Amore», «Doppio Zero», «Vicolo Cannery», «Scuola Twain», «Grafemi»). Ha pubblicato e curato una serie di racconti in antologie e romanzi, tra cui il romanzo cooperativo Lavoricidi Italiani (Miraggi edizioni) e l’antologia La morte nuda, per i tipi di Galaad. A maggio del 2014 ha pubblicato il romanzo Sottobosco per Ratio et Revelatio. Nel 2015 è uscita la raccolta di racconti L’amore ai tempi dell’Apocalisse, dove è presente con il racconto Miss Four Sex (ed. Galaad). Nel maggio 2017 pubblica il suo ultimo romanzo, L’età del ferro.
[amazon_link asins=’8862985053′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’27ede4af-5f25-11e7-b7d0-a71b010811cf’]