La software house nipponica ha spinto molto su questo nuovo titolo che personalmente vedo, per l’appunto, come una transizione; è una sorta di prova lanciata sul mercato. Naruto to Boruto Shinobi Striker è stato da noi testato su un PC prestazionale. Andiamo a esaminare il gioco nei dettagli.
Diventare un ninja
Come scritto sopra Bandai Namco ha sviluppato qualcosa di totalmente diverso rispetto ai predecessori della serie, La novità più grande introdotta nel gioco è la possibilità di crearsi il proprio personaggio. Inizialmente la personalizzazione riguarderà diverse caratteristiche quali: colore degli occhi, taglio di capelli, vestiario e villaggio di ipotetica provenienza. La creazione del nostro avatar sarà però limitata perché, ad esempio, determinati abbigliamenti non saranno disponibili all’inizio ma verranno sbloccati andando avanti nel gioco. Una volta ultimato il nostro alterego verremo catapultati all’interno del Villaggio della foglia, qualsiasi scelta avremo preso all’inizio. Notiamo subito che il titolo avrà diverse differenze confrontato con quelli fino ad ora sviluppati dalla casa nipponica. Come prima cosa le battaglie e le missioni saranno svolte all’interno di una camera, chiamata con l’appellativo di VR, dove è come se fossimo trasportati indietro nel tempo. Ad esempio, una delle prime missioni sarà quella di lottare contro il Maestro Kakashi per rubargli le famose campanelline. Nonostante il gioco si ambientato nell’era di Boruto ritroveremo tutti i personaggi dell’epoca di Naruto Shippuden; quindi Naruto non sarà Hokage, ma un semplice ragazzino.
Sempre in questa area virtuale ci verranno spiegati i comandi base per muovere al meglio il nostro personaggio all’interno della mappa. Il tutorial in questione è molto chiaro e spiega in maniera sintentica tutto ciò che ci serve per andare avanti. Uno svolto questo, Konohamaru ci farà visitare il resto del villaggio esplorabile. Qui è possibile notare un primo difetto che riguarda la grandezza della mappa esplorabile. Infatti tutto il gioco si svolgerà all’interno di una grande piazza centrale dove avremo delle figure di riferimento, rappresentate dai ninja più famosi all’interno del manga, che ci permetteranno di svolgere tutte le funzioni necessari al procedere del titolo. Ergo non c’è nulla che potremo effettivamente esplorare. Continuando il nostro giro turistico incontreremo Sakura che sarà addetta alle modifiche del nostro personaggio, sia come stile di combattimento che come aspetto. Sasuke invece sarà colui che ci permetterà di scegliere un maestro con cui svolgere le missioni. Infine avremo Temari, addetta allo scambio delle pergamene e alla vendita di oggetti, e Naruto per tutto ciò che riguarda le sfide online. Al termine di ogni missione, oppure battendo dei nemici durante queste, sarà possibile ottenere oggetti di scambio di diversa rarità: quali spade, maschere, vestiti e altri accessori.
Inizialmente pensavo, credo come tutti i giocatori, che quando si parlava di personalizzazione delle tecniche del personaggio, noi fossimo liberi di scegliere le mosse da utilizzare a prescindere dallo stile da noi adottato. Mi spiego meglio: all’interno del gioco possiamo scegliere tra quattro stili di combattimento differenti, ovvero attacco, difesa, distanza e cura. Ognuno di questi purtroppo ha armi e abilità predefinite che non possono essere scambiate con altri stili. Per fare un esempio se io volessi utilizzare una spada di grandi dimensioni, come è quella di Kisame, dobbiamo per forza scegliere la difesa. Se io volessi quindi un personaggio di distanza con una spada del genere non potrei farlo. Questo vale sia per gli equipaggiamenti che per le tecniche, ovvero se volessi usare il Mille Falchi dovrei per forza scegliere come tipologia di combattimento quella di attacco. Lo stile permette inoltre di definire i ruoli all’interno di una squadra. Finora questa per me è la pecca più grande del gioco perché non si riesce a godere appieno della creazione di un personaggio. Per lo sviluppo del titolo Bandai Namco sembra quasi aver preso spunto dal primo Dragon Ball Xenoverse.
Altra cosa molto strana riguarda lo stile del gioco che favorisce in maniera evidente chi attacca dalla distanza considerando che gli oggetti di lancio quali kunai, aghi ed ecc.. non mancano quasi mai il bersaglio facendo anche danni significativi. Inoltre i nostri avatar hanno poca vita quindi si muore molto facilmente per respawnare, sia nelle missioni offline che nelle sfide online. Inoltre ogni volta che si viene uccisi è possibile cambiare lo stile di combattimento. Le missione di due o tre tipi e sono molto ripetitive tra loro. Una parte interessante sono i maestri che è possibile scegliere parlando in game con Sasuke. I maestri, come detto sopra, ci accompagnano durante le missioni e ci permettono di imparare nuove tecniche in base all’affinità che abbiamo con l’insegnate. Ogni maestro predilige uno stile di combattimento e quindi insegnerà prevalentemente tecniche di quell’ambito. Ogni giocatore può equipaggiare al massimo due tecniche normale ed una suprema che può essere utilizzata dopo aver caricato una barra. Le missioni hanno dei gradi che vanno da D a S e ci verranno assegnate di volta in volta tramite dialoghi con alcuni ninja.
Altro difetto è la mancanza di chakra, infatti le nostre tecniche avranno un cooldown in stile MMORPG. Secondo me è una forte pecca perché la cosa essenziale e fondamentale oltre a personalizzare il personaggio è rispettare la natura del gioco e della serie. Quindi sarebbe stato molto meglio mettere un numero maggiore di tecniche, con possibilità di variare, e gestire il chakra. Simpatica invece l’idea di poter camminare sui muri. Invece se vi chiedete dove sono le abilità innate, mi spiace deludervi ma sono delle semplici tecniche e quindi come tale hanno un tempo limitato di funzionamento con annesso cooldown. Inoltre nonostante ci sia la possibilità di salire di livello questo non vi permetterà di sviluppare il vostro personaggio, ma solo di ottenere oggetti.
Sarò il ninja migliore di tutti
Naruto to Boruto Shinobi Striker è un titolo, pensato dalla software house, con una forte componente multiplayer. Questo per fare in modo che i “ninja” di tutto il mondo potessero confrontarsi e scontrarsi per arrivare in cima. Come è facile immaginare, nella modalità online saranno presenti dei tornei. Precisamente il torneo sarà stagionale e bisognerà prenotarsi precedentemente per poter partecipare. Lo scopo ultimo di questo è ovviamente quello di scalare la classifica e arrivare in alto, diventando il ninja migliore di tutti. Per arrivare al rango S1, ovvero il più prestigioso, sarà necessario combattere strenuamente e superare le 25 classi precedenti.
Combattere sarà la parola d’ordine necessaria per scalare la classifica. Le modalità di gioco sono diverse. Possiamo trovare infatti delle missioni in cui i giocatori saranno divisi in squadre e dovranno rubare una bandiera oppure ancora una in cui 4 giocatori dovranno collaborare al meglio per battere l’avversario. Quindi diventa fondamentale la divisione dei ruoli e un ottimo lavoro di squadra. Inoltre se qualche missione della sala VR fosse troppo complessa è possibile svolgerla con il supporto di altri giocatori fino ad un massimo di 4. La piazza oltre a permetterci di svolgere missioni ci farà interagire con altri giocatori, infatti mentre ci muoviamo vedremo gli altri utenti connessi.
Ombre di uccelli e nuvole strane
La grafica ed il comparto tecnico sono buoni, ma non eccezionali. La prima cosa che mi è saltata all’occhio durante le sessioni di gioco è il riflesso dell’ombra degli uccelli che volano in cielo. Una chicca davvero bella se non fosse che il resto non ha nulla di particolare che attiri l’interesse del giocatore. Tutta la grafica è in stile cartonato come se avessero messo un effetto a tutto ciò che riguarda l’aspetto visivo del titolo. Sia le tecniche che gli scenari potevano sicuramente essere curati meglio. I muri e gli appigli sembrano quasi sfocati perdendo quanto di buono fatto nei titoli precedenti. I contenuti di personalizzazione dell’aspetto sono vari e alcuni sono anche realizzati bene. Gli fps invece li mantiene abbastanza bene senza nessun calo anche in fasi concitate. Le mappe sono purtroppo poche e vi sembreranno spaziose solo inizialmente.
Il sonoro invece non delude tantissimo con voci che si differenziano tra di loro. Durante l’esecuzione delle tecniche è possibile anche il nome in giapponese. La musica nella lobby è molto tranquilla, solo ogni tanto ripetitiva con un movimento che accompagna l’attesa. Invece i rumori del menù ricordano quelli dei vecchi giochi di Naruto. Il sonoro nel complesso comunque è di buona qualità. Tirando le somme di quanto detto in calce trovate il voto che abbiamo deciso di dare al gioco.