Spazio, ultima frontiera! Sono innumerevoli le opere d’intrattenimento che nel corso degli anni sono state ambientate nello spazio, e la vastità dell’universo che ci circonda si è riversata anche sui creativi che hanno saputo dare un taglio sempre nuovo e originale ai propri prodotti. Videoludicamente parlando, è impossibile non citare la trilogia di Mass Effect, una vera e propria epopea spaziale in tre atti, o Dead Space, che più di tanti altri videogiochi analoghi ha saputo restituire la solitudine e il terrore che l’ignoto dello spazio può causare.
Lo spazio non ha mai abbandonato l’intrattenimento, lo dimostra la seconda giovinezza che vive Star Wars negli ultimi anni, o tornando sempre al nostro settore di riferimento, il fatto che nel corso del 2023 saremo letteralmente inondati da titoli a tema, su cui spicca sicuramente l’atteso e truculento The Callisto Protocol. Non sono mancati però nel corso degli anni altri progetti di respiro sicuramente meno ampio rispetto ai già citati, ma comunque interessanti e che hanno saputo ricavarsi la propria più o meno nutrita fanbase.
Proprio in questo tipo di produzioni rientra Red Solstice 2 Survivors (versione comprensiva del DLC Survivors del titolo di base) che getta i giocatori in una spietata lotta per la sopravvivenza su Marte in un mix tra strategico in tempo reale e sparatutto con visuale isometrica. I pericoli del Pianeta Rosso ci avranno convinti? Scoprilo nella nostra recensione!
Life (and death) on Mars?
Red Solstice 2 Survivors si pone in diretta continuità col suo predecessore, gettando i giocatori nel mezzo dell’azione fin dalle prime battute del gioco. Ci ritroveremo a vestire i panni di un Executor, ovvero un soldato d’élite specializzato che si ritrova a dover sopravvivere affrontando in ogni modo i pericoli che Marte riserva.
A dirla tutta, la trama non è certamente il punto forte della produzione, e anzi ben presto la campagna sembrerà assumere i connotati di un tutorial ben strutturato. Di missione in missione infatti verremo a contatto con sempre più meccaniche e sebbene come anticipato la trama si riveli poco più di un mero pretesto, rimarrà comunque ben strutturata.
La progressione degli eventi infatti ci metterà davanti a sempre più personaggi, rappresentativi più che altro delle classi utilizzabili nelle fasi successive, che non si riveleranno particolarmente profondi a livello di scrittura, ma il contesto generale riuscirà a metterli in risalto non in quanto singoli personaggi, ma piuttosto per il senso di cameratismo che verrà trasmesso dalla compagnia, alimentato dal pressante senso di sopravvivenza che si avverte nelle varie missioni, e anche nelle fasi mediane di preparazione delle stesse.
Se per il comparto di umani, protagonisti e comprimari Red Solstice 2 Survivors riesce a catturare l’interesse del giocatore, è un peccato che i nemici e le ambientazioni aliene si rivelino estremamente banali, un vero e proprio mix di elementi già visti e rivisti che purtroppo incidono molto negativamente sul senso di scoperta e di ignoto di cui invece l’avventura potrebbe essere ricca.
Armiamoci e partiamo!
Come anticipato, il gameplay di Red Solstice 2 Survivors si pone a metà strada tra uno sparatutto isometrico e uno strategico in tempo reale, non mancano però anche delle sezioni di puro strategico. Dopo un benvenuto nel pieno dell’azione infatti, nel quale dovremo sopravvivere a un primo attacco alieno e farci strada fuori da una base spaziale in disuso, i ritmi dell’azione si faranno molto più definiti e a tratti anche rilassati.
Tra una missione e l’altra infatti potremo gestire le risorse accumulate nel corso delle nostre imprese precedenti, e dovremo fare estrema attenzione in queste fasi di progettazione, in quanto perdere questi preziosi materiali sarà molto più semplice che guadagnarli. Il livello di difficoltà infatti punta decisamente verso l’alto, pur avendo una curva ascendente abbastanza graduale, per fortuna il titolo ci verrà incontro con un’ottima varietà di opzioni.
Anzitutto, nel formare le nostre squadre di Executor potremo contare su ben sei classi differenti, ognuna specializzata in azioni e abilità uniche: gli assaltatori potranno contare su una buona varietà d’equipaggiamento e si riveleranno unità bilanciate, ma specializzate nel combattimento a medio raggio; i pesanti invece saranno i tank della situazione, preposti alla prima linea e allo sfondamento delle orde nemiche; i tiratori scelti invece saranno specializzati nella gestione delle orde a distanza, e potranno eliminare i nemici prima ancora che si riuniscano in orde pericolose per la squadra; non mancano poi classi più tecniche, ovvero i medici, specializzati nella cura dei compagni di squadra, i ricognitori, scout in grado di donare buff al resto del party, e i demolitori, veri e propri genieri esperti nell’uso di esplosivi e affini.
Il segreto del successo starà nel creare una squadra equilibrata, che sia in grado di affrontare nel migliore dei modi la missione a cui sta per andare incontro. Un grande pregio del titolo infatti sta nel level design, che si rivela sempre azzeccato e studiato nei minimi dettagli (l’unico difetto è il ripetersi di determinati asset e situazioni a lungo andare), una caratteristica che dimostra la conoscenza del genere da parte degli sviluppatori, dal momento che stiamo parlando di un titolo che presenta sicuramente dei difetti, ma che allo stesso tempo si mostra molto solido nelle fondamenta del genere.
Una volta affrontata la fase della gestione si passa però all’azione vera e propria, anch’essa gestita davvero bene, soprattutto grazie alla scelta di rendere il tutto tramite visuale isometrica. Infatti, dopo le prime missioni in cui le cose scorreranno relativamente lisce, il tutto si farà complicato man mano che andremo avanti, e sempre più nemici si accumuleranno a schermo. Per fortuna, questa visuale salva la situazione ed evita situazioni confusionarie, anche nelle sessioni di gioco più concitate, che non mancheranno e che anzi metteranno a dura prova i nervi del giocatore che dovrà rimanere costantemente attento all’azione in corso.
Comparto tecnico… non esattamente spaziale…
Dalla poca attenzione dedicata alla trama rispetto alla complessità e alla struttura del gameplay, sembra palese quanto quest’ultimo fosse la priorità assoluta del team di sviluppo, e anche il comparto tecnico lo dimostra. Per quanto riguarda la grafica infatti, essa si rivela sì funzionale grazie alla visuale isometrica, ma nel complesso non particolarmente curata: come anticipato, le creature aliene e gli ambienti sono alquanto anonimi e ridondanti, le vari classi sono semplici reskin di un singolo modello, e in generale il livello si attesta su standard vecchi di un paio di generazioni, soprattutto negli effetti luminosi scaturiti da fiamme ed esplosioni.
Anche il comparto sonoro purtroppo lascia il tempo che trova, presentando tracce non particolarmente degne di nota, che sguazzano nell’anonimato più assoluto; anche per quanto riguarda gli effetti sonori poi non siamo a livelli accettabili, molti dei suoni delle armi e delle esplosioni infatti sembrano inappropriati alla bocca da fuoco utilizzata, e anche i suoni delle creature aliene non sono poi particolarmente rappresentativi delle mostruosità visualizzate a schermo.
In definitiva, Red Solstice 2 Survivors è un titolo imperfetto e a tratti anche difficile da approcciare, ma che potrebbe fare la gioia degli appassionati del genere grazie a una complessità non da poco tanto nelle sue fasi da gestionale che in quelle più puramente action e a un livello di sfida decisamente degno di nota che metterà alla prova anche i giocatori più navigati.