Una delle caratteristiche che più amo del medium videoludico è il fatto che sia composto (come molti altri media ovviamente) da più aspetti che concorrono tutti assieme a creare un’esperienza dalle caratteristiche uniche. Fin qui nulla di sorprendente, il videogioco però a mio avviso ha una marcia in più nel momento in cui si può decidere di esaltare ognuno di questi aspetti in maniera originale, facendo anche in modo che prevalga sugli altri, senza però sovrastarli.
Mi spiego meglio: se penso a Detroit Become Human (uno dei miei titoli preferiti della scorsa generazione) ovviamente non sono entusiasmato dal gameplay, ma dal taglio cinematografico dell’esperienza e dalla sua sceneggiatura; se invece penso a Splatoon 3, mi viene spontaneo esaltarne il gameplay (e che gameplay! Trovi qui la nostra recensione); se penso a Pokémon Scarlatto e Violetto… beh, forse è meglio se non ci penso a quei due…
Il discorso non vale solo per i singoli titoli, ma anche per i generi, e seguendo questo ragionamento devo ammettere che sono sempre stato estremamente affascinato dai rhytm game: videogiochi che ribaltano la prospettiva e mettono il sonoro al centro di tutto, utilizzando l’impianto grafico come contorno! Rhytm Sprout: Sick Beats & Bad Sweets, l’oggetto di questa recensione, rientra proprio in questa categoria e devo ammettere che a livello stilistico mi ha fatto venire una fortissima nostalgia dei bei tempi andati con Parappa the Rapper, ed era dai tempi di Persona 5 Dancing in Starlight che non trovavo un titolo del genere con sonorità così accattivanti.
Purtroppo, il titolo ha subito un rinvio dell’ultimo momento ed è attualmente previsto per l’aprile del 2023, quindi ci siamo ritrovati a recensire solo una versione demo composta da appena cinque livelli, tuttavia posso assicurarti che già da questa versione di prova (che puoi provare anche tu direttamente dalla pagina Steam del prodotto) che presenta comunque una build definitiva di ciò che troveremo tra qualche mese, il gioco mostra carattere da vendere e non vedo l’ora di tuffarmi nella sua versione completa, analizziamolo più nel dettaglio!
Rhytm Sprout: storia di una cima di rap!
Fin dalla sua versione demo, Rhytm Sprout dimostra di non volersi limitare a proporre una serie di brani decontestualizzati, anzi, si preoccupa di mettere in piedi una storia lineare ma efficace (almeno così sembra), caratterizzata da una forte ironia! La cosa che ho amato della demo è l’ironia col quale gli sviluppatori hanno letteralmente giocato con la loro stessa creatura, rompendo a più riprese e in modo brillante la quarta parete.
Il nostro protagonista (una sorta di cavaliere/cipollotto) sarà convocato dal re per partire alla ricerca del classico malvagio che sta minacciando il regno. Fin qui sembrerebbe tutto nella norma, e a conti fatti lo è, ma all’improvviso il re in persona ci ricorderà che ci troviamo ancora all’interno della demo e che ovviamente nella versione definitiva del gioco ci sarà molto di più da scoprire!
La rottura della quarta parete non si limita a questo momento, ci sarà spazio anche più avanti per vedere il re che interagisce coi giocatori, e posso assicurarti che alcuni dialoghi (completamente tradotti in italiano con un adattamento perfetto che non fa perdere i giochi di parole di cui sono ricchi) mi hanno fatto ridere davvero di gusto! Se queste sono le premesso mi auguro che vengano mantenute ed espanse anche nel gioco finale, spero che gli sviluppatori non abbiano spinto l’acceleratore sullo humor solo come specchietto per le allodole nella demo.
A ritmo di musica… e risate!
Se già la trama, un elemento puramente accessorio per questo genere di produzioni, si rivela un aspetto riuscitissimo della produzione, sappi che la punta di diamante di Rhytm Sprout è il suo gameplay, semplice anche in questo caso, ma estremamente accattivante e con una cura maniacale per consentire a ogni giocatore un’esperienza che possa dare il meglio di sé, a prescindere dall’hardware utilizzato.
Prima ancora di cominciare infatti, il titolo ci porterà attraverso una serie di settaggi obbligatori in cui ci verrà chiesto che tipo di dispositivo audio utilizziamo, se bluetooth o cablato, e lo stesso farà per le periferiche di input, facendoci fare anche delle brevi prove tecniche per definire l’input lag dei dispositivi e i nostri riflessi. In questo modo, non ci troveremo mai davanti a situazioni in cui avremo la sensazione di scontrarci contro una difficoltà artificiale, ma il gioco sarà letteralmente settato su misura per il giocatore (questo non vuol dire però che non dovremo mai impegnarci, anzi!) e presenterà una curva di difficoltà praticamente perfetta.
Come ogni rhytm game che si rispetti, ci verrà richiesto semplicemente di premere dei tasti a ritmo di musica, in questo specifico caso però non ci serviranno soltanto a rispettare il ritmo della melodia, ma serviranno anche al nostro cavaliere per proseguire sul suo cammino ed eventualmente schivare e attaccare qualora dovessimo ritrovarci dei nemici di fronte andando così ancora una volta a contestualizzare il gameplay all’interno della narrazione.
Rhytm & Sprout pensa anche agli amanti delle sfide più impegnative proponendo delle modalità alternative dei livelli che saranno disponibili solo dopo che li avremo completati per la prima volta. In particolare, sarà possibile giocare una versione “specchio” del livello coi comandi invertiti e una versione “remix” nel quale i comandi a cui saremo abituati durante la run abituale verranno rimescolati aumentando esponenzialmente la difficoltà!
Comparto tecnico: un’esplosione di musica e colori!
Ovviamente, il titolo punta tantissimo sul suo comparto tecnico, ma la cura del team di sviluppo non si è fermata solo al comparto sonoro, ma gli sviluppatori hanno anche curato nei minimi dettagli lo stile grafico! Quest’ultimo presenta una grafica cartoon coloratissima che fa di uno stile esagerato il proprio cavallo di battaglia, con personaggi super deformed e con espressioni stralunate in puro stile WarioWare che si sposa alla perfezione coi toni comici della produzione.
In una produzione riuscita sotto praticamente tutti i punti di vista, la colonna sonora riesce a spiccare ancora di più! Tutte le tracce sono estremamente ritmate e vengono accompagnate alla perfezione dall’incedere dei comandi, ognuna tra l’altro ha le proprie sonorità che si sposano con gli ambienti di gioco. Una menzione d’onore va fatta al terzo livello, quello in cui ci ritroveremo nelle segrete del castello e la risata dal villain verrà campionata per dar vita a un remix che, oltre a essere estremamente orecchiabile, sarà anche parecchio divertente da ascoltare!
In definitiva, Rhytm & Sprout: Sick Beats & Bad Sweets si prospetta come uno dei titoli più interessanti in arrivo nel corso dei prossimi mesi nel panorama indie, un gioco che punta a fornire ai videogiocatori il massimo del divertimento grazie a un gameplay azzeccatissimo e un’ironia brillante, passando per un comparto tecnico azzeccatissimo e perfettamente in linea col resto della produzione.