Recensione Rigid Force Alpha: dallo spazio con furore!

Carmine S. Commenta! 9

Carissimi iCrewers, prima di cominciare col mio lavoro di imparziale redattore, voglio essere sincero con voi, mi trovo in un momento di reale difficoltà. Quando in redazione arrivò questo gioco, con tanto di trailer al seguito, i miei occhi si illuminarono e il mio cervello credo andò in escandescenza dalla gioia nel giro di pochi attimi di secondo, pregustando quello che nella mia mente sarebbe stato il non plus ultra degli shoot’em up a scorrimento orizzontale, ovvero uno dei generi più di spicco negli anni ’80. Chi vi scrive, infatti, appartiene a quella generazione, quindi capirete bene il mio quasi disagio nel dover cercare di essere quanto più obiettivo possibile, nella speranza di darvi tutte le informazioni necessarie col giusto criterio. Fatte le doverose premesse, è tempo di partire per lo spazio profondo!

Il passato che ritorna?

Com8com1, team di sviluppo indipendente tedesco, pubblica su Steam il 31 agosto 2018, Rigid Force Alpha, prendendo a piene mani da glorie del passato come Gradius e R-Type (se avete la mia età, sapete benissimo di cosa sto parlando). Si tratta principalmente, come già detto poco fa, di uno shoot’em up a scorrimento orizzontale, in cui avremo l’arduo compito di liberare lo spazio profondo dai vari cattivoni di turno, ovvero robottoni, astronavi, mecha ed esseri galattici di varia natura, fino ad arrivare come di consueto, al boss di fine livello. La storia è molto molto basilare e ci verrà spiegata grazie a PSYE, un’intelligenza artificiale che volta per volta ci accompagnerà nei nostri viaggi attraverso i sei mondi che dovremo esplorare. Tutto questo ovviamente in una veste grafica rinnovata che sarà sicuramente un piacere per gli occhi di tutti i nuovi giocatori.

Non di sola grafica vive il gioco

Seppure non facendo gridare al miracolo, il comparto grafico di Rigid Force Alpha è di tutto rispetto, mostrando un livello tecnico davvero alto, un misto tra 2D e 3D che colpisce già dai primi momenti di gioco. I modelli della nostra navicella e dei nemici/boss sono infatti stati realizzati completamente in 3D, miscelando dei fondali in 2D che ci porteranno nei più svarianti ambienti che passano da terre sabbiose a spazi aperti, fino a passare per paesaggi immersi nel ghiaccio. Ovviamente anche la colonna sonora merita la sua menzione d’onore, con un uno stile synth tutto anni ’80 che vi terrà compagnia durante le vostre missioni.

Capirete da voi che un titolo del genere non punta esclusivamente sull’aspetto visivo e sonoro (anche se in qualche modo importante), ma vuole fare del gameplay rapido ed immediato il suo punto forte. Ci sarà riuscito? Continuiamo il nostro viaggio e lo sapremo!

Alla scoperta del gameplay

Il gameplay di Rigid Force Alpha è tanto semplice quanto efficace. Nella nostra prova abbiamo utilizzato un normale gamepad per Xbox 360, e se volete godere appieno dell’esperienza di gioco, vi consigliamo di fare lo stesso. Al primo avvio del gioco sarete comunque introdotti in un rapido tutorial che vi spiegherà tutte le basi necessarie per fare a brandelli i cattivoni spaziali. Finito ciò, verremo letteralmente lanciati verso nuove avventure.

Arrivando nel menù di gioco, possiamo scegliere di avventurarci nella modalità Storia (Main Mission) in cui dovremo affrontare tutti i livelli a partire sempre dal primo, senza possibilità di salvataggi o checkpoint. Avremo a disposizione un numero limitato di “credits” a seconda della difficoltà scelta. Nel caso poi venissimo sconfitti, un timer ci ricorderà che possiamo continuare la nostra missione o ritirarci, perdendo così la nostra occasione di salvare il mondo.

Qualora decidessimo invece di immolarci nel tentativo di distruggere i nostri avversari, allora il discorso cambia. Come il vecchio R-Type ci insegnava, per poter avere a disposizione nuovi armamenti, dobbiamo distruggere tutto ciò che incontriamo sul nostro cammino. Uccidendo i numerosi nemici o facendo saltare in aria delle piccole capsule spaziali, possiamo infatti trovare degli oggetti che ci serviranno per potenziare la nostra navicella e in questo modo avere la meglio sui poveri malcapitati spaziali.

Tra i vari potenziamenti a nostra disposizione ci sono dei piccoli satelliti che possiamo gestire a nostro piacimento in diverse posizioni, grazie alla pressione dei tasti LB – RB, in modo tale da poter affrontare gli avversari che arrivano da entrambe le direzioni. Distruggendo poi volta per volta le navicelle in arrivo, vengono rilasciate delle particelle di energia che potremo raccogliere. Queste ultime ci saranno utili per caricare una barra che ci permette di lanciare un colpo a raffica di potenzia inaudita, fino all’esaurimento della barra stessa. Come ogni shoot’em up che si rispetti, non mancano neanche diversi tipi di missili con cui poter fare piazza pulita. L’unico peccato in tutto questo è che gli oggetti da poter aggiungere alla nostra navicella sono molto limitati, fermando un po’ quella sensazione di “potenza” che il titolo cerca di offrire.

Nella modalità Arcade, invece, possiamo scegliere uno tra i vari livelli sbloccati e decidere di rigiocarlo per poter aumentare il nostro personale punteggio, grazie anche alla possibilità di salvare alcuni astronauti dispersi nello spazio o aiutandoci con la distruzione di particolari oggetti che aumenteranno il nostro moltiplicatore per poter scalare le classifiche. La terza modalità invece….la lascio scoprire a voi!

Parlando dei boss finali, possiamo dire senza ombra di dubbio che sono stati realizzati in maniera davvero molto curata, ognuno con una sua particolarità e i suoi colpi specifici, dandoci spesso e volentieri filo da torcere se non siamo preparati alla battaglia. Il gioco poi ci presenta diversi livelli di difficoltà, ovvero Facile – Normale – Difficile. Con la modalità facile non avrete molti grattacapi e andrete avanti abbastanza spediti, ma già aumentando il livello, capirete ben presto che le cose cambiano già da subito.

Ma dopo tutto questo…ne vale la pena?

Dopo aver giocato Rigid Force Alpha, ci si sente come ad un ristorante di lusso dove vengono servite pietanze di alto livello, ma che hanno la particolarità di non saziarvi del tutto. D’accordo, potenzio la mia astronave durante le missioni, completo i livelli….ma poi? Questa almeno è la sensazione che mi ha lasciato questo gioco, che potrebbe comunque non trovarvi tutti d’accordo. Il gameplay è solido, è anche divertente, ma è come se mancasse sempre qualcosa di più “profondo” che spinge a studiarlo e rigiocarlo. Sicuramente lo amerete per il suo stile retro e futuristico allo stesso tempo, ma oltre a quello si sente che manca di quel qualcosa in più che potrebbe renderlo speciale come merita. Magari un sistema di potenziamenti fissi, una modalità di “potenza infinita” in cui possiamo raccogliere in quantità illimitata i nostri potenziamenti e così rendere la nostra navicella una macchina da guerra assetata di potere. Anche una scelta più ampia di armi disponibili o variazioni di nemici non avrebbe guastato, ma una cosa è certa…questo titolo vi offrirà una discreta quantità di ore di divertimento, quindi è il caso di dargli un’opportunità, non ne rimarrete delusi!

 

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