Il primo capitolo di The Spatials uscì nel 2015 e sorprese molte persone grazie al suo particolare stile e alla sua rigiocabilità quasi infinita
Il suo successore The Spatials: Galactology, era nato in realtà come un aggiornamento del gioco originale, ma gli sviluppatori si resero conto che avevano aggiunto così tante cose da aver creato un gioco praticamente nuovo!
Il gioco si presenta come un gestionale misto a un gioco di esplorazione, infatti il nostro compito sarà governare una base spaziale e farla crescere economicamente, soprattutto grazie al turismo. Per fare ciò ci serviranno però delle materie prime da estrarre. E’ qui che inizia la parte esplorativa del gioco, potremo infatti, grazie alle nostre 2 astronavi iniziali, andare a conoscere pianeti interni al nostro sistema solare e più avanti quelli dei sistemi solari più lontani.
Ecco le caratteristiche principali prese da un comunicato ufficiale già trattato in precedenza:
- Rinforza la tua colonia spaziale con nuovi edifici, staff e robots!;
- Costruisci la tua nave spaziale ed esplora la galassia!;
- Crea rapporti commerciali e difendi i tuoi alleati dai nemici!;
- Guadagna valuta in gioco facendo crescere l’economia del turismo, commerciando con altre civiltà o saccheggiando altri pianeti!;
- Esplora una dettagliata simulazione caratterizzata da molti sistemi con cui armeggiare come la logistica, l’artigianato, la ricerca, assistenza sanitaria, malattia, guasti emotivi, combattimento, fame, sete, pulizia, decadimento, sicurezza, incendi e altro ancora!;
- Gestisci eventi casuali che ti metteranno in difficoltà come invasioni, spie, mostri spaziali, emergenze mediche, burocrati ficcanaso con richieste irragionevoli, malfunzionamenti e VIP!;
- Sistemi di progressione di oggetti e ufficiali con desideri, sentimenti e menti proprie!
Il Gameplay
Una volta avviata una nuova partita ci ritroveremo in un pianeta casuale che sarà la nostra casa, insieme a 6 ufficiali e qualche materiale per iniziare a costruire.
L’interfaccia è abbastanza ordinata e intuitiva, possiamo trovare i vari tool di costruzione, l’utilissima lista dei nostri ufficiali con i vari ruoli che possono svolgere e, tramite una spunta, possiamo decidere quali far eseguire e quali no, evitando di doverli cercare uno per uno.
La grafica è molto semplice ma fa la sua buona impressione poichè il gioco assomiglia a un vecchio cartone animato fantascientifico, le animazioni sono basilari e una cosa che ho veramente apprezzato è che ogni qualvolta vorremo costruire un muro o anche produrre qualcosa dai vari workshop che richieda un materiale, vedremo i nostri ufficiali dirigersi verso lo stock di materiale, prenderlo e portarlo dove serve per poi trasformarlo nell’oggetto che vogliamo creare. Grazie a questa piccola funzionalità, che potrebbe sembrare banale, potremo tener traccia più facilmente dello spostamento dei nostri materiali senza vederli semplicemente sparire ma andare da un punto A a un punto B.
Il nostro gameplay sarà accompagnato da varie quest che faranno da piccola guida “nascosta” e ci aiuteranno anche economicamente.
A proposito di guide, il tutorial è formato semplicemente da varie pop-up a schermo che ci spiegano solo alcune cose base, infatti molte volte mi sono ritrovato bloccato di fronte a meccaniche non spiegate durante il tutorial!
Il sistema delle stanze aggiunge sia un pizzico di realismo in più che un po’ di difficoltà nel dover gestire meglio lo spazio. Infatti all’interno di ogni stanza ci saranno due parametri principali: la bellezza e il rumore, questo ci dissuaderà dal costruire un enorme stanzone e buttarci dentro oggetti di ogni tipo come letti insieme a banchi da costruzione, tavoli della mensa, sanitari ecc..
Se proveremo a creare questo tipo di stanze dopo poco tempo i cittadini saranno infelici perché se, per esempio, volessero riposare nei letti, il rumore dentro la stanza sarà troppo elevato a causa degli altri macchinari in funzione, quindi la soluzione migliore è creare una stanza ad hoc per ogni funzione.
Arrivati a un certo punto saremo in grado di costruire il nostro primo dock per i turisti, una delle principali fonti di guadagno, da quel momento in poi dovremo rendere la nostra base, oltre che funzionale, anche bella da vedere e con attività divertenti per intrattenere i turisti.
L’alternativa al turismo è il commercio con le civiltà degli altri pianeti che andremo via via a scoprire, potremo infatti creare oggetti nel nostro pianeta come delle semplici razioni di cibo e poi esportarlo in giro per la galassia.
Le materie prime che ci saranno date all’inizio non dureranno per sempre, per questo l’esplorazione è importantissima! Sui pianeti potremo costruire vari estrattori e magazzini, un centro di vendita indispensabile per commerciare con la popolazione di quel pianeta e il centro di reclutamento che porterà nuovi ufficiali dal pianeta in cui è costruito.
A proposito dei centri di reclutamento, dopo svariati centri costruiti in vari pianeti non si è riuscito ancora a vedere nemmeno l’ombra di un nuovo ufficiale pronto a lavorare nella base, se infatti all’inizio 6 ufficiali sembrano anche troppi, dopo essere andati avanti nella costruzione della base, i lavori da svolgere saranno anche il doppio dei nostri ufficiali iniziali e saremo costretti ad aspettare che un lavoro venga finito per iniziarne uno nuovo, lasciando molte postazioni libere e in attesa rendendo il gameplay leggermente frustrante
Il gioco di per sé non è difficile ma se dovessimo commettere uno sbaglio abbastanza grave come specializzare tutti gli ufficiali nel ramo della ricerca, nella speranza che le nostre basi di reclutamento prima o poi ci portino reclute fresche, ci ritroveremo a non poter più produrre medicinali per curare sia i turisti sia i nostri cittadini, a quel punto l’unica cosa da fare è o aspettare che i nostri fantastici 6 vengano sterminati da una malattia aliena o iniziare una partita da capo.
Questo non è l’unico caso in cui il gioco potrebbe letteralmente bloccarsi entrando in un loop di tragedie che faranno inevitabilmente crollare la nostra base, quindi potreste trovarvi molte volte a dover iniziare una nuova partita imparando dai vostri errori.