Il bello dei videogiochi è che non solo riescono a intrattenere, ma riescono a farlo in modi sempre diversi che di volta in volta possono incontrare il mood del giocatore in maniere sempre nuove e azzeccate! Un giorno possiamo essere un eroe leggendario che deve trarre in salvo una principessa, un giorno potremmo diventare uno spartano che va a caccia di dei, un altro ancora un generale spaziale alla conquista dell’universo e così via…
Molto spesso, ciò che ci rimane impresso in un videogioco è la sua storia, e magari anche dei personaggi particolarmente carismatici se effettivamente ci sono, a volte però ci sono dei titoli che rinunciano completamente alla componente narrativa e decidono di diventare memorabili grazie a un gameplay solido o innovativo!
Ed è proprio il caso di ZOMBEEZ: A Killer Queen Remix, l’oggetto di questa recensione, che ci lancia in un turbine di follia e riesce a essere spietato come pochi, tentando costantemente di trarre in inganno il giocatore! Il bello del gioco è quando non è solo il giocatore a giocare con lui, ma c’è un gioco reciproco tra le due parti, e il titolo in questione riesce a farlo alla perfezione, ma vediamo in dettaglio perché!
Run for your life!
Immagina di risvegliarti in un luogo sconosciuto in cui letteralmente ogni cosa sta tentando di farti fuori, la tua unica chance di sopravvivenza sarà una fuga disperata da un’orda di creature fameliche che ti sta perseguitando: ecco, ZOMBEEZ: A Killer Queen Remix parte proprio da questo presupposto e getta i giocatori in un mondo in cui letteralmente tutto potrà rivelarsi letale!
Ci ritroveremo infatti a vestire i panni di una creatura non meglio identificata, dal titolo potremmo intuire che si tratta di uno zombie, ma come anticipato il gioco non si preoccupa di darci troppe informazioni e anzi ci butta istantaneamente nella mischia con un tutorial… decisamente poco tutorialeggiante! Già dalle primissime battute infatti è palese come dovremo scoprire da soli il mondo di gioco e l’ambiente circostante, poiché le informazioni fornite si riveleranno praticamente sempre inaffidabili.
Per esempio, appena inizieremo a muovere i primi passi noteremo delle piccole lucine sparse un po’ dappertutto, il tutorial ci dirà di evitarle per non subire danno, in realtà a un certo punto il contatto sarà inevitabile e solo allora scopriremo che in realtà non solo non verremo danneggiati, ma le lucine in questione andranno anche ad accrescere il punteggio della run! Per non parlare poi del tutorial sul salto, ma questo lo lascio scoprire a te…
Terminato il tutorial, ci ritroveremo al cospetto della Blood Queen, una misteriosa regina infernale che si mostrerà di sfuggita prima di riversarci addosso la sua orda di scagnozzi che ci braccheranno senza sosta. Inizierà così la nostra fuga che ci porterà sempre più in profondità in questo mondo infernale apparentemente senza via d’uscita.
Come anticipato, il titolo lascia inesplorato qualsiasi accenno di trama, ma dato il contesto potremmo ipotizzare di essere dei ribelli che hanno osato sfidare la regina, o ancora delle semplici pedine da sacrificare per il divertimento di questa terribile despota. Il bello di ZOMBEEZ: A Killer Queen Remix è che tutto viene prese molto poco sul serio e in maniera totalmente ironica, l’unica cosa davvero ben definita e che in effetti regge l’intera produzione è il gameplay.
Non si torna indietro!
Per quanto riguarda appunto il gameplay, ZOMBEEZ: A Killer Quenn Remix propone un’impostazione fortemente orientata all’arcade, con run veloci che puntano particolarmente l’accento sul punteggio finale. Il tutto viene reso come un riuscito mix tra un endless runner, con tanto di boss fight, e un Troll Quest, se non ti fosse mai capitato di imbatterti in questi titoli, sappi che appartengono a una serie di giochi indie sviluppati per mobile e PC in cui al giocatore vengono costantemente date informazioni false e toccherà a lui usare il pensiero laterale per riuscire a ingannare a sua volta il gioco e uscire dal ciclo del trial and error.
Il nostro scopo nel gioco sarà correre e saltare, letteralmente, il titolo infatti si mostra con una visuale laterale e ci permetterà di andare in una sola direzione, senza la possibilità di tornare indietro. Questo ci costringerà a essere particolarmente veloci sia con la mente che con le mani. La velocità in graduale aumento ci costringe a prendere decisioni che dovranno essere letteralmente istantanee e gli ostacoli di ogni tipo dovranno essere affrontati in maniera sempre nuova: procedere nel percorso in alto o per quello in basso, scegliere un potenziamento piuttosto che un altro… qualsiasi scelta può rivelarsi fondamentale!
Come anticipato però, il gioco sarà spietato e non tenterà di nascondere questa sua natura sadica nemmeno per un istante. Se da un lato la via d’uscita dall’incubo ci sembrerà sempre più vicina perché man mano impareremo percorsi e pattern dei nemici, dall’altro la soddisfazione sarà sempre e costantemente temporanea: ci saranno infatti tre modalità di gioco ovvero giornaliera, settimanale e casuale.
Le prime due indicano la frequenza col quale il percorso cambierà, quindi di giorno in giorno oppure ogni settimana, la terza invece genererà un dungeon procedurale con picchi di difficoltà estremi, quindi potenzialmente a ogni run potremmo trovarci davanti a situazioni sconosciute. Insomma, se stavi cercando un gioco per rilassarti e distendere i nervi… beh, ZOMBEEZ: A Killer Queen Remix non fa proprio per te!
Molto heavy, e anche molto metal
Dal punto di vista tecnico, il gioco si rivela davvero piacevole! Anzitutto la grafica, molto minimale, il che accompagna al meglio una produzione che riversa costantemente a schermo una valanga di elementi differenti e in costante movimento e si rivela anche funzionale a non creare confusione (o meglio, a non crearne più del necessario) nel giocatore; il tutto poi viene reso non solo funzionale, ma anche piacevole grazie a una direzione artistica che ha scelto di omaggiare lo stile pixel retrò.
Il gioco però riesce a dare il meglio di sé con una colonna sonora clamorosa! Una musicalità metal talmente ritmata e ben realizzata che riuscirà a conquistare anche i più riluttanti nei confronti del genere, il tema principale inoltre si fonde in maniera dinamica col gameplay, andando a variare o accelerare in base ai cambiamenti del nostro personaggio. Se per esempio otterremo il potenziamento che farà aumentare la nostra velocità, anche la colonna sonora raddoppierà di bpm, rendendo ZOMBEEZ: A Killer Queen Remix una allucinante (e allucinata) corsa contro il tempo.
In definitiva, ZOMBEEZ: A Killer Queen Remix è un gioco decisamente ben realizzato e ricco di idee interessanti, decisamente valido, ma consigliato soprattutto ai giocatori in cerca di una sfida impegnativa, chi vuole un gioco divertente e rilassato invece potrebbe presto finire a rimpiangere la scelta di essersi tuffato in questo sadico loop!