Prima di scendere nel dettaglio occorre fare una piccola puntualizzazione, per giocare questo capitolo non bisogna per forza aver giocato il capitolo precedente. La versione da noi provata è quella Xbox One.
Umani contro Alieni?
Il gioco comincia subito in medias res, nel vivo dell’azione per spiegarci i comandi base, presentarci alcuni dei nemici e i vari obiettivi. Come scritto sopra, la prima missione, ovviamente, è guidata per permetterci di prendere dimestichezza con i comandi, ma fin da subito si capisce che bisogna ponderare bene le proprie azioni. Infatti quando i propri personaggi perdono la vita non respwano, ergo se muoiono li perderete per sempre.
Il titolo è in tutto e per tutto uno strategico. Detto questo la prima missione serve a liberare quello che è il protagonista del gioco, il “Comandante”, soprannominato così fin dal primo capitolo e sarà colui che impersoneremo. Dopo questo tutorial ci viene spiegato cosa sta accadendo nel mondo 20 anni dopo la nostra cattura, quindi gli sconvolgimenti del mondo e delle forze politiche in gioco. In sintesi “Gli anziani” alieni vogliono il mondo sotto i loro piedi, controllando le forze politiche e l’esercito formato da alieni e umanoidi/alieni.
Il vero problema di questa storia è che tutti i cittadini pensano di vivere un momento di pace e serenità, senza sapere ciò che si trama alle loro spalle. Grazie a questa convinzione gli alieni fanno esperimenti sugli umani per trasformarli. Contro di loro ci sarà la Resistenza comandata da noi, il cui obiettivo principale oltre a fermare gli invasori sarà bloccare il progetto Avatar.
L’ora della battaglia
Iniziando ad analizzare il gameplay, partendo dalla base notiamo che è un ottimo strategico sotto innumerevoli punti di vista, sia dentro le missioni che al di fuori. In queste è importante tenere sotto controllo gli obiettivi e il tempo che abbiamo a disposizione per raggiungere lo scopo della missione. Il gioco è basato su turni, inizialmente attacchiamo noi e poi gli alieni.
Prima di partire in missione avremo la presentazione della squadra, dove potremo modificare equipaggiamento o membri. Successivamente ci spiegheranno l’obiettivo della missione e partiranno lunghi caricamenti prima di cominciare. Infatti una pecca sono i caricamenti che sono davvero lunghi sia prima delle missioni sia per tutto ciò che implichi un caricamento.,
All’inizio della missione avremo una squadra composta da 4 membri e se non in casi particolari partiremo con la modalità di occultamento, ovvero i nemici non sanno della nostra presenza quindi è importante sfruttare al meglio questa possibilità. Gli alieni però si disporranno in fase di attacco e faranno piccoli movimenti, di solito per sparpagliarsi. Un consiglio che do è salvare prima di iniziare la missione poiché il gioco è ricco di sorprese e dopo ogni turno salva automaticamente per un massimo di 3 slot. Ricordate di ponderare bene le mosse e i risultati che otterrete perché se un soldato è gravemente ferito ci vorrà del tempo prima che possa tornare, se invece muore potete solo fargli un degno funerale.
Scendendo in dettaglio, ogni personaggio può compiere due azioni anche se alcune di queste, come percorrere lunghe distanze o sparare senza muoversi, le consumano entrambe. Le azioni possibili sono camminare, sparare, manomettere un dispositivo, ricaricare l’arma, curarsi o curare e stare di guardia, che permette di sparare a vista ai nemici se si dovessero muovere nel nostro range di tiro.
Una pecca, ma in parte una cosa bella del gioco, è che anche se i nemici sono vicinissimi a noi possiamo non colpirli, infatti ogni colpo ha una probabilità di successo espressa in percentuale. Quindi paradossalmente anche se siete attaccati al nemico da poterlo abbracciare, potreste non avere una possibilità del 100% di colpirlo. Ogni tipo di arma ha un danno diverso rispetto all’altra e possono essere potenziate per equipaggiare ad esempio dei mirini così da aumentare le probabilità di colpire il nemico. Oltre a sparare si possono anche lanciare granate per fare danni in un’area più estesa anziché al singolo bersaglio. Tutti i personaggi possono salire di livello uccidendo nemici e partecipando alle missioni; dopo il primo livello ognuno di essi sbloccherà una classe e di volta in volta nuove abilità. Le classi sono: Granatiere, Ranger, Tiratore Scelto e Specialista.
Finita la missione tornerete alla vostra base, l’Avenger, dove potrete svolgere ricerche per migliorare le armi o attuare difese contro vari tipi di nemici, ad esempio bloccare il controllo mentale dei Sectoidi. Inoltre c’è anche l’armeria dove materialmente costruiremo le nostre armi potenziate dopo aver fatto una specifica ricerca. La storia si sviluppa in maniera lineare e senza troppi intoppi narrativi. La vera chicca del gioco è la strategia al di fuori delle missioni, ovvero per fabbricare armi servono soldi e materiali che sono sparsi nella mappa e per raccoglierli servono giorni, ma nel frattempo il nemico si muove. Ciò che voglio dire è che mentre noi stabiliamo contatti, reclutiamo soldati o prendiamo denaro i nemici faranno rappresaglie si svilupperanno e cercheranno di portare avanti il progetto Avatar, ergo la fine dell’umanità. Quindi basate bene il tempo e le azioni perché potreste trovarvi nei guai.
Comparto tecnico
Ecco quello che veramente può definirsi un po’ il tallone d’Achille del porting su current-gen. La grafica in se non è male, ma lascia un po’ a desiderare visto che nel passaggio da PC a console sembra abbia perso un po’ troppo. Tra i filmati e le scene di combattimento non c’è la differenza che ci si poteva aspettare. Durante le missioni non ci sono troppi intoppi grafici se non qualche piccolo calo di fps anche dopo che l’azione di sparo si è conclusa. Sopratutto possiamo notare questi cali nei caricamenti delle missioni che oltre dare problemi di fps ha anche tempi interminabili, perché l’azione di sparo e il movimento dell’ultimo giocatore della squadra attivano una piccola animazione per rendere più partecipe il giocatore.
Gli standard di grafica di qualche anno fa, alla fine sono rispettati, però potevano osare di più specie dopo il buon feedback della versione PC. Gli spari, le granate, i passi e i suoni di sottofondo sono ben fatti e quasi mai disturbati, se non piccole volte in cui si sovrappongono voci e rumori. Le texture sono pulite, sia per quanto riguarda l’ambiente, sia per i personaggi. Tutto ciò che ci circonda si può distruggere; ad esempio muri, veicoli e vari altri oggetti posso essere distrutti o scalfiti.