“Uno dieci cento e forse anche di più
Tutti gli aerei cadevano giù!
E su nel cielo c’era solo lui:
Il dannato Barone non sbagliava mai”
Erano gli anni ’60 e in Italia il grande Giorgio Gaber cantava queste strofe nella sua Snoopy contro il Barone Rosso, che riprendeva una delle gag più famose delle strisce del bracchetto creato da Charles Schultz.
Tra le fantasticherie del simpatico cane, una delle sue preferite era quella che vedeva la sua cuccia trasformata in un Sopwith Camel con cui “l’asso della Prima Guerra Mondiale” andava a caccia del “dannato Barone Rosso”, che finiva inevitabilmente per abbatterlo.
Questa gag testimonia ancora oggi l’aura leggendaria di cui sono ammantati i piloti del primo conflitto mondiale, specialmente quel Manfred Von Richtofen che con 81 abbattimenti accreditati risulta essere l’asso degli assi e ha guadagnato fama imperitura pur non sopravvivendo alla guerra.
I combattimenti aerei della Prima Guerra Mondiale vedevano coinvolti molti nobiluomini, i quali potevano permettersi di seguire l’accademia di volo e talvolta acquistavano di tasca propria il velivolo, e più in generale seguivano delle regole che definirei cavalleresche.
Spesso l’aereo nemico non veniva realmente abbattuto quanto piuttosto costretto ad atterrare dietro le linee nemiche; qualsiasi velivolo abbattuto precipitasse su territorio amico non veniva considerato come tale.
Il fascino, altresì, derivava anche dalla novità del mezzo: come il carro armato, anche l’aeroplano era di recente invenzione e fu proprio il conflitto a spingerne l’innovazione e l’evoluzione. Se pensiamo che il primo volo di un apparecchio in grado di volare autonomamente risale al 1906 ad opera di Santos-Dumont, in una decina d’anni i progressi furono notevoli.
Si tratta quindi di un fascino senza tempo che ovviamente influenza anche il nostro hobby preferito; tuttavia i titoli dedicati all’aviazione della Grande Guerra non sono tantissimi.
Red Wings: Aces of the Sky è uno dei pochi titoli sull’aviazione nella Grande Guerra
A venire in soccorso degli appassionati ci pensa Red Wings: Aces of the Sky, un titolo dalla spiccata vocazione arcade dedicato ai combattimenti tra velivoli della Prima Guerra Mondiale.
Avviando il gioco si percepisce la sua immediatezza e un buon design complessivo; anche se il gameplay può risultare a tratti ripetitivo, non è un titolo in grado di stancarci facilmente.
Affrontando il gioco avremo a disposizione due campagne, una per schieramento. Qualsiasi discussione politica viene stroncata sul nascere, la storia qui è incentrata solo ed esclusivamente sui piloti e sulle loro gesta.
La narrazione si svolge come in un fumetto che compare all’inizio di un gruppo di missioni; non sarà sempre avvincente, ma aiuta a tenere traccia della timeline storica della guerra.
Del resto Red Wings è uno shooter arcade, la storia è poco più di una scusa per decollare.
Questa è la storia senza pietà che accadde in Germania tanto tempo fa
Il gameplay è sicuramente l’elemento più riuscito di Red Wings. Molte missioni ci vedranno semplicemente affrontare un certo numero di nemici in campo aperto.
Inizialmente ci scontreremo con aerei simili al nostro, ma ogni missione nuova viene introdotta un nuovo tipo di nemico. Da tenere sempre d’occhio i dirigibili nemici, ed abbattere prima possibile, dal momento che continueranno a richiamare nemici.
Purtroppo essendo indicati solo in verde e in rosso, sarà più complicato per i daltonici, ma avvicinandoci ai velivoli nemici compare un indicatore apposito che fornisce un valido aiuto.
Durante le battaglie è importante concentrarsi sulla gestione dei nemici in aria, in qualsiasi momento. Questo perché saremo sempre vulnerabili; dopotutto voliamo su aerei costituiti principalmente da legno e dotati di pochissima tecnologia, l’unico riparo sono le nuvole. La consapevolezza è quindi la nostra arma più importante.
C’è anche da tenere d’occhio il livello del carburante che si consuma più o meno velocemente a seconda di quanto acceleriamo con il nostro velivolo. Per ripristinare il carburante, e la salute, ci vengono in soccorso degli anelli fluttuanti che dovremo attraversare. Talvolta questi anelli saranno alla base di alcune missioni che consisteranno semplicemente nell’attraversarne un certo numero.
Le uniche armi a nostra disposizione sono la maneggevolezza dell’aereo e la mitragliatrice installata sul muso del velivolo. A nostra disposizione ci sono anche 4 comandi speciali, corrispondenti ognuno ad un pulsante del Joy-Con destro: con A effettueremo un tonneau a botte, manovra evasiva che ruota il velivolo sul proprio asse orizzontale, il tasto Y serve a puntare un nemico contro cui mandare un caccia della nostra squadriglia mentre B viene utilizzato per una rapida inversione.
L’abilità più interessante, quantomeno da un punto visivo, si attiva con il tasto X. Quando il corrispettivo indicatore si sarà riempito e avremo ferito un nemico abbastanza, attivando quest’abilità assisteremo ad un breve filmato in cui il nostro pilota impugnerà una pistola con cui sparerà al pilota avversario, uccidendolo sul colpo e facendo esplodere il suo apparecchio.
Si tratta di una tecnica realmente utilizzata durante il conflitto, specie quando gli aviatori avevano esaurito le munizioni, che trova qui una perfetta applicazione.
Per quanto il gameplay possa sembrare ripetitivo, il sistema di punteggio è unito ad alcuni elementi GDR che contribuiscono a rendere più piacevole il tutto.
Alla fine di ogni missione, verremo valutati con un punteggio da 1 a 3 stelle che potremo spendere negli upgrade. Si tratta di upgrade abbastanza classici come aumento della capienza del serbatoio, maggior danno inflitto dalle armi ecc…
Alcune missioni spezzeranno la routine degli scontri da aerei, prevedendo dei bombardamenti. In questi livelli il nostro aereo verrà inquadrato dall’alto e il nostro compito principale sarà evitare la contraerea nemica per sganciare le bombe sull’obiettivo.
Tuttavia, anche se variano il gameplay, queste sezioni sono un po’ sottotono rispetto al resto. Intendiamoci, non sono pessime, ma la presentazione in 2D e l’eccessiva facilità rendono questi livelli quasi appartenenti ad un altro gioco.
Red Wings può essere giocato in compagnia di un amico, ricorrendo allo split screen. Considerato che negli ultimi livelli raggiungere un buon punteggio è un compito arduo, un paio di ali in più fanno sempre comodo.
Segnali di Stile
La presentazione di Red Wings è ben riuscita. La musica è perfetta per il tipo di gioco e il design è in stile fumettoso. Questo stile diventa fondamentale per la visibilità, dal momento che i bersagli spiccano nettamente sul panorama. Come già detto, anche per i segmenti di storia, la presentazione stile fumetto è ben realizzata.