Redneck Skeet Shooting è uno di quei giochi talmente banali e monotoni da risultare estremamente noioso dopo pochissime partite. Non solo, l’offerta ludica è talmente spoglia di contenuti da rendere l’acquisto di questo titolo, quasi insensato. Di fatto, allo stesso esborso richiesto da questo indie ci sono delle esperienze estremamente più complete e gratificanti. Andiamo con ordine e vediamo cosa non va.
La trama?
Redneck Skeet Shooting non ha una trama o un pretesto di nessun tipo. Il titolo abbraccia totalmente la sua natura arcade, mettendo il giocatore nei panni di un campagnolo che prova a divertirsi con alcune armi e dei bersagli lanciati in aria da uno strano macchinario.
Tutto questo, unito alla direzione artistica anonima, rende l’atmosfera e il mondo di Redneck Skeet Shooting semplicemente dimenticabile.
Tiro al piattello
Passiamo ora al vero fulcro di Redneck Skeet Shooting: il gameplay. Come ogni arcade che si rispetti, questo è il vero motivo per cui acquistare e giocare il titolo. Ma è così anche in questo caso?
Così non sembra. Come ho accennato all’inizio, l’offerta ludica di Redneck Skeet Shooting è molto limitata; nel concreto, infatti, siamo di fronte a una visuale in 2D dove, a sinistra vediamo il nostro protagonista armato di tutto punto fronteggiare dei bersagli volanti lanciati da una macchina posta, a destra dello schermo il tutto è accompagnato da un timer in alto a destra, che si abbassa inesorabilmente. Per questo motivo, l’obiettivo del giocatore sarà quello di colpire il maggior numero di oggetti prima dello scadere del tempo. A rendere il tutto più interessante ci pensano occasionali candelotti di dinamite che, se colpiti, faranno finire immediatamente la partita in corso. A parte alcune piccole feature di contorno, il gameplay è tutto qui. Semplice, banale e monotono.
Forse per cercare di rendere più impegnativa l’offerta ludica, lo sviluppatore di Redneck Skeet Shooting, ha ben pensato di inserire un sistema di controllo pessimo: Billy punta sempre verso il basso, piegandosi in avanti. Per prendere la mira il giocatore deve tenere premuta la freccia in alto, facendo alzare il protagonista per sparare. Rilasciando il tasto, Billy si abbassa nuovamente. Tutto questo è scomodo e macchinoso, inoltre non aggiunge nulla alla difficoltà complessiva.
Per svolgere questo sport improvvisato, il nostro protagonista Billy ha a disposizione un limitato arsenale di bocche da fuoco. Le armi disponibili delineano un minimo senso di progressione nel corso dell’esperienza, con i soldi guadagnati durante le partite, infatti, si ha la possibilità di acquistarne altre, ma questo è un altro problema di Redneck Skeet Shooting. Dopo le prime due pistole a colpo singolo abbiamo la possibilità di acquistare bocche da fuoco fin troppo potenti, che rendono la sfida (già bassissima) del gioco davvero insulsa. Ad esempio, una volta sbloccata l’intramontabile Uzi (qui denominata Ussy) basterà tenere il puntatore in alto, per sparare raffiche in rapida successione.
Oltre all’arsenale, il titolo consente anche di ampliare gli scenari a disposizione, i quali avranno uno sfondo e dei bersagli diversi. L’esperienza, nonostante tutto, resta sempre la stessa e, a parte una maggiore resistenza di alcuni oggetti, non cambierà molto dalla normale struttura di gameplay.
L’ultimo problema di Redneck Skeet Shooting riguarda la progressione delle singole partite. In un arcade game che si rispetti, la difficoltà aumenta progressivamente con lo scorrere del tempo in gioco. In questo caso non accade. I bersagli si susseguono a un ritmo apparentemente casuale, senza nessun fattore che faccia presagire un aumento di difficoltà. Ogni partita è uguale e non c’è niente che possa dare un minimo di gratificazione. Per questo motivo, il gameplay banale e ripetitivo stanca subito e non soddisfa.
In pratica, in Redneck Skeet Shooting si sparano più oggetti possibili prima del game over e si accumulano soldi nel mentre, tutto qui.
La realizzazione tecnica
Redneck Skeet Shooting non eccelle neanche sotto il profilo tecnico. Gli scenari, infatti, sono spogli e poveri di dettagli, realizzati con disegni fin troppo spartani. Lo stesso dicasi per le pochissime animazioni presenti in gioco, tutte molto elementari.
Il comparto sonoro non è perfetto, tuttavia le melodie si addicono perfettamente allo stile del gioco, mentre il rumore delle armi fa il suo dovere ma nulla di più.
Infine, il comparto artistico è davvero pessimo, una caratteristica che coincide con tutto ciò che caratterizza il titolo.
In sintesi
Redneck Skeet Shooting è un indie game dimenticabile, con una struttura basata essenzialmente su un gameplay arcade banale e troppo semplice nelle meccaniche, al punto da rendere l’esperienza monotona e ripetitiva. L’idea originale alla base del titolo è fin troppo elementare per poter essere divertente e la sua realizzazione non aiuta, presentando alcune armi eccessivamente potenti e un senso di progressione minimo.