Reggie Fils-Aimé è forse uno volti più amati e iconici dell’industria videoludica. L’ex capo della divisione statunitense di Nintendo, è divenuto una vera e propria istituzione del settore, anche grazie al suo spiccato humour, al modo in cui riusciva a comunicare e perché no, anche grazie al suo aspetto amichevole e scherzoso.
Ogni volta che il buon Reggie parla tutta la community lo ascolta con attenzione e nelle ultime ore lo stesso ci ha deliziati con parole parecchio interessanti.
Il gioco preferito di Reggie Fils-Aimé
Ricordiamo che questo personaggio fu uno dei leader della grande N per 15 lunghi anni, lasciando la compagnia nel 2019, anno in cui Nintendo Switch si era già ampiamente imposta sul mercato, sia nipponico che mondiale.
Dopo la presentazione del suo libro e le parole al miele per il mentore Satoru Iwata (del quale per altro esiste un piacevole libro) , in una recentissima intervista, lo stesso Reggie Fils-Aimé, rispondendo ad una specifica domanda, ha dato conto di quale sia il titolo che preferisce tra quelli non appartenenti a Nintendo.
Sembra che l’era delle frecciatine e delle console war sia definitivamente scomparsa. Sorprendentemente, infatti, l’ex boss di Nintendo ha risposto direttamente con un “Halo”, senza lasciare spazio a dubbi. Una saga storica che culturalmente e videoludicamente è molto lontana dalla tradizione Nintendo ma di cui Reggie, evidentemente, apprezza le molte caratteristiche positive.
Ecco le sue parole:
“L’Xbox original era nel mio salotto prima che io avessi un Gamecube. Non lavoravo per Nintendo ed ero nel mio viaggio videoludico personale. I miei figli mi incitavano: dobbiamo comprare una Xbox, dobbiamo giocare a questo gioco, Halo. E finivano per prendermi a calci nel sedere. Non che io sia bravo a giocare, intendiamoci, ma mi piace molto quel gioco”.
Insomma, una dichiarazione di amore esplicita ad uno dei titoli più importanti di sempre, che dimostra come chi ama davvero il medium vada oltre le etichette, le console war e l’essere fan-boy. Come spesso accade, anche questa volta abbiamo qualcosa da imparare da Reggie Fils-Aimé.