Una delle console con il potenziale maggiore, ma che purtroppo furono un flop, oltre a PlayStation Vita (anzi eccoti dieci perle nascoste e dieci titoli da evitare come la peste la piccola di Sony), fu sicuramente Wii U. Una delle promesse non mantenute da parte di Nintendo fu sicuramente la possibilità di poter collegare due GamePad (i quali venivano volgarmente chiamati paddoni al tempo) allo stesso tempo, potendo quindi usufruire di due schermi contemporaneamente.
Reggie Fils-Aimé spiega il perché
Durante un’intervista al canale YouTube MinnMax, l’ex presidente di Nintendo of America, Reggie Fils-Aimé, ha spiegato che, sì la possibilità di poter collegare due paddoni c’era, ma il flop commerciale della console, la vita corta del sistema e nessuna idea veramente valida, fecero cadere nel dimenticatoio questa feature che, almeno sulla carta, era davvero interessantissima.
Eccoti il botta e risposta sulla questione:
MinnMax: Quando avete presentato Wii U per la prima volta, tutti quanti vi hanno chiesto – potremo utilizzare più GamePad di Wii U? E la risposta fu parecchio interessante, perché in Nintendo tutti dissero “sì, si sarà assolutamente possibile”…e poi non fu più chiesto nulla e la cosa cadde nel dimenticatoio, ma non fu mai implementata come feature da quanto sappiamo…com’è andata dal tuo punto di vista?
Reggie: Beh, la cosa interessante fu che con Wii U, c’era un piano di sviluppo per tutte le possibili interazioni e tutte le interessanti feature che avrebbe potuto avere il sistema e quindi, tecnicamente, più di un GamePad poteva comunicare con Wii U? La risposta alla domanda è “sì”, ma la base installata non fu mai abbastanza grande, per poter aggiungere una feature che avesse senso.
Ma la cosa peggiore fu che la compagnia non creò mai un gioco dove si dovesse utilizzare un secondo GamePad per avere un’esperienza grandiosa, lo sviluppo non procedette mai e la vita di Wii U si rivelò particolarmente corta…per fare nascere certe iniziative (almeno dalla prospettiva di Nintendo), ci vuole un titolo che faccia da apripista e che mostri perché il giocatore ha bisogno di un secondo GamePad e quel processo di creazione è particolarmente critico.
Un vero peccato visto che su Wii U sono nati parecchi titoli davvero degni di nota, ma la mancanza di una campagna marketing come di deve e il fatto di aver sbagliato fin dall’inizio, con un nome che confondeva le masse, ha decretato la morte della console fin da subito.