Spesso e volentieri hai sentito la mancanza di un videogioco che hai completato negli anni passati e nutri il desiderio di rigiocarlo in una console di nuova generazione. Ti sei trovato in quella situazione di pura nostalgia dato che qualche volta i giochi in uscita non riescono a produrre nuovi stimoli e nuovo divertimento.
Gli sviluppatori in questi anni hanno capito bene questa esigenza videoludica e si sono resi conto che il riproporre un gioco di successo in una nuova console è una mossa vincente anche dal punto di vista economico.
Il perché sta nel fatto che, se viene nuovamente pubblicato un titolo di successo che ha raccolto un bacino di fan, è probabile che ci siano molte vendite (ma non è matematicamente certo questa ipotesi)
Un altro vantaggio del riproporre un titolo passato sta nel creare una seconda fan base, cioè i giocatori che non hanno avuto modo di provare il titolo originale e approfittano dell’occasione per riempire la loro bacheca con un nuovo gioco e ne diventano fan di conseguenza.
I videogiochi che hanno la fortuna di essere scelti per rinascere ancora una volta all’interno del mercato possono essere riportati principalmente in due modalità differenti: Remake e Remastered.
Questo articolo è adatto per te sia se sei un giocatore Senior che conosce questi argomenti (ricorderai i bei vecchi tempi), sia se sei junior e vuoi capire la differenza tra le due categorie. Per agevolarti la lettura dividerò ognuno dei due paragrafi che seguono (uno sulle remastered e l’altro sui remake) in due parti:
- Junior (qui farò una spiegazione tecnica dell’argomento)
- Senior (con te condividerò alcune chicche personali della mia esperienza videoludica o esprimerò delle opinioni in merito a delle cose)
Con questo sistema potrai permetterti tranquillamenti da saltare la sezione che ritieni superflua o se preferisci puoi anche leggere tutto. La scelta è la tua.
Remastered: la restaurazione di un titolo
Junior
Quando si parla di arte, alcune opere (che possono essere quadri, affreschi o altre opere che possono consumarsi col passare dei secoli) vengono restaurate, cioè mantenute. I professionisti che svolgono questo lavoro vanno a riparare quelle parti consumate cercando di mantenersi il più fedelmente possibile all’opera originale.
Non viene cambiato il disegno, il colore e tutti gli elementi concepiti dall’artista. Al massimo vengono modificate delle parti in casi di necessità ma si cerca sempre di limitare l’alterazione al minimo.
Ecco, le remastered sono la stessa cosa ma in ambito videoludico. In pratica se un gioco è stato fatto per esempio su PlayStation 2 e gli sviluppatori lo vogliono rimasterizzare su PlayStation 4, il gameplay rimane tale e quale all’originale ma con qualche sistemazione in più per migliorarne l’esperienza.
Infatti non devi temere che la remastered di un gioco sia infedele all’originale e puoi star tranquillo che gli sviluppatori hanno dato il massimo per cercare di essere il più vicino possibile alla vecchia versione.
L’elemento che subisce più cambiamenti è la grafica. Intendiamoci, non è che cambia drasticamente, semplicemente viene ritoccata e resa più piacevole agli occhi.
Senior
Ci sono tante remastered nel mercato come puoi ben sapere e ci sono due grandi titoli che ho scoperto proprio grazie a quest’opportunità: Final Fantasy X/X-2 di Square Enix e la Metal Gear Solid Collection risviluppata da Bluepoint Games (considerata la software house migliore nel campo delle remastered e dei remake).
Entrambi li ho giocati su PlayStation 3 (tra l’altro Final Fantasy X/X-2 è disponibile anche su PlayStation 4) e devo dire che nonostante abbiano una certa età sulle spalle, sono in assoluto due dei miei giochi preferiti.
In entrambe le esperienze mi sono trovato faccia a faccia con delle storie fuori dal comune per via della loro bellezza e complessità allo stesso momento.
Da un lato abbiamo il ragazzo giocherellone Tidus chiamato a salvare il mondo dalla minaccia di Sin, dall’altra parte abbiamo Raiden, Solid Snake e Big Boss che vivono nella quasi infinita rete di conflitti politici e militari che si intrecciano nelle vicende della saga di Metal Gear.
Per quanto riguarda Final Fantasy X sono rimasto completamente affascinato da tutte le boss fight contro uno dei due villain principali della storia, ossia Seymour (il secondo è Jecht, il padre di Tidus). Il combattimento che mi ha dato più filo da torcere è stato il terzo, sul quale ci ho passato nientemeno che una settimana intera.
Per quanto riguarda la collection di Metal Gear Solid non sono rimasto particolarmente colpito da Peace Walker dal punto di vista del gameplay (la trama invece l’ho trovata molto bella, come al solito Kojima tira sempre fuori grandi idee).
D’altro canto ho amato alla follia Sons of Liberty e Snake Eater e non mi sarei mai aspettato che il figlio della leggendaria The Boss e The Sorrow sia Ocelot, il personaggio con cui si apre la prima boss fight della saga a Shadow Moses e si chiudono i sipari in Guns of The Patriots.
Remake: titoli nuovi di zecca
Junior
Per spiegarti cosa siano i remake, ricorro nuovamente a un paragone con l’arte. L’antica Grecia era conosciuta dal punto di vista artistico per le sue bellissime sculture ma queste sono quasi andate tutte perdute. Le sculture in marmo che vediamo oggi nei musei o su Internet sono le copie di artisti romani, che hanno preso dei nuovi blocchi di pietra e hanno ricopiato la scultura originale.
Per quanto riguarda i videogiochi, i titoli in remake sono rifatti completamente da zero, non sono “riciclati” come le remastered. Spesso i remake presentano delle variazioni più o meno grandi rispetto ai titoli originali ma non è sempre così.
Ci sono alcuni remake che rimangono essenzialmente fedeli all’originale mentre altri presentano delle meccaniche diverse rispetto alla vecchia versione.
Un esempio di remake fedele è senza dubbio Demon’s Souls mentre uno che prende delle strade diverse rispetto all’originale è ad esempio Final Fantasy 7.
Senior
Purtroppo non ho avuto modo di provare tra le mie mani un remake ma ciò che mi ha incuriosito molto è il caso di Demon’s Souls. Quando questo titolo è stato pubblicato per la prima volta nel 2009, non è stato accolto con molti onori a causa dell’eccessiva difficoltà del gameplay (che col passare del tempo si rivelerà essere l’asso nella manica).
Se ci pensi bene ti accorgi che Demon’s Souls è passato da essere un titolo poco piaciuto a essere il capostipite di un genere videoludico di successo, il soulslike, e non finisce qui. I riconoscimenti per questo titolo aumentano ancora di più dato che quest’opera è stata ufficialmente la portabandiera della next-gen.
Non è un caso se ho deciso di scegliere Demon’s Souls come immagine di copertina per questo argomento, infatti ritengo che questo titolo sia in assoluto il massimo esponente del concetto di remake.
Credo che una degna medaglia d’argento vada nelle mani di Final Fantasy 7. Come ho anticipato poco prima, in questo titolo ci sono molte differenze con l’opera originale per svariati motivi, qui te ne elenco qualcuno:
- Il gameplay è action mentre nel titolo del 1997 si gioca con un sistema a turni
- Nel remake la storia corrisponde con il primo CD dell’originale, ossia le avventure a Midgar
- Sin dalle prime battute noi giocatori ci interfacciamo con la figura di Sephiroth, mentre nel gioco originale lo incontriamo dopo aver passato parecchie ore a combattere la Shinra
Il fatto che ci siano queste diversità tra l’originale e il remake non è una cosa che va vista male, anzi con questa formula le avventure di Cloud sono state raccontate in una maniera entusiasmante che abbraccia allo stesso tempo i trend del momento, in cui l’action è più apprezzato rispetto al sistema a turni.
Conclusioni
Dopo aver fatto questa lungo discorso sui remake e sulle remastered voglio concludere dicendo che la possibilità di rigiocare ai grandi giochi del passato è sensazionale e ritengo che in questo periodo, più che mai, sia il passato sia il presente dei videogiochi siano due facce della stessa medaglia.
Una prova cruciale è l’avvio di PlayStation 5, da cui sono stati sfornati due titoli come Demon’s Souls Remake e Spiderman Miles Morales, uno che rappresenta il passato mentre l’altro il presente dell’industria. Con i termini passato e presente intendo dire nel primo caso la rimessa in scena di un titolo già pubblicato, mentre nel secondo lo sviluppo di un’opera completamente nuova.