Gli sviluppatori di Control, ovvero i ragazzi di Remedy, hanno recentemente parlato con OPM UK del potenziale delle nuove funzionalità di PlayStation 5 e hanno fatto luce su ciò che la console di prossima generazione di Sony potrebbe significare per gli sviluppatori.
Nel numero 169 di PlayStation Magazine, il programmatore capo Sean Donnelly ha parlato del mondo semi-aperto di Control e di come lo studio ha raggiunto il limite di ciò che le attuali CPU sono in grado di trasmettere e caricare come dati ambientali.
Quando si tratta di PS5, l’hardware più veloce è sempre apprezzato, ma è il nuovo SSD che spicca davvero; essenzialmente velocizzerà lo streaming dei dati e rimarrà anche banda aggiuntiva della CPU nel processo.
Dal punto di vista degli sviluppatori, però, Donnelly spiega che senza l’SSD, lo streaming di dati diventerebbe un collo di bottiglia e limiterebbe la qualità dei contenuti dei giochi PlayStation 5. L’SSD eliminerà le restrizioni imposte dai sistemi attuali e consentirà agli sviluppatori di creare mondi più dettagliati. Per qualcosa come Control, che potrebbe tradursi in un sistema di distruzione ancora più profondo, mondi più ricchi, più dettagliati e semplici miglioramenti della qualità della partita come il respawn istantaneo dopo la morte. Il direttore tecnico Mika Vehkala ha affermato che l’SSD consentirà anche a Remedy di trasmettere più dati, permettendoci di avere molti più dettagli nei mondi di gioco rispetto a prima, senza doverli riempire di caricamenti interminabili, oppure renderli così pesanti da indurre continui rallentamenti o pop-in durante gli spostamenti all’interno del mondo stesso.
Sicuramente le console di nuova generazione daranno un bello sprint alle tecnologie che riguardano SSD e in generale la velocità dello scambio dati, tutto a vantaggio dei giocatori che potranno vivere delle esperienze sempre più immersive ed enormi.
Non ci resta che aspettare il vero e proprio reveal sia di PlayStation 5 che Project Scarlett per vedere fino in fondo di cosa saranno capaci.