RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore è un videogioco action roguelite hack’n’slash con visuale isometrica prodotto da Nicalis Inc. e sviluppato da Pixellore Inc. e REMIMORY.
Impersonerai Remi, una studentessa del liceo, che, trovato un libro magico parlante chiamato Lore, finirà nel mondo di Ragnoah e scoprirà che per uscirne dovrà eliminare tutti i mostri meccanici che ne hanno preso il possesso.
Lungo il percorso scoprirai di più sia su Lore, che si definisce maestro di magia, che su Choux, una ragazza androide decisa a catturare Lore.
Per compiere la tua missione potrai scegliere da centinaia di armi da mischia assurde, da clave di palloncini a mestoli giganti, passando per segnali stradali divelti ed enormi caramelle.
Lore potrà venirti in aiuto utilizzando la sua magia che cambia col cambiare dell’arma in uso, rallentando o fermando i nemici oppure utilizzando la sua magia per fare danni diretti.
Ma per ricaricare magia e salute dovrai raccogliere quante più caramelle e cibo che potrai.
La giusta combinazione di arma equipaggiata e magia ti permetterà di ottenere punteggi sempre più alti ad ogni zona superata (le classiche votazioni da D a S dei picchiaduro come Street Fighter per intenderci).
Non mancano inoltre alcuni elementi da RPG che però si limitano al potenziamento di armi e caratteristiche, acquisibili spendendo i punti accumulati.
Il gameplay di RemiLore
In RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore è tutto molto semplice, specialmente riguardo i comandi e la giocabilità.
Si attacca usando uno dei due tasti preposti scegliendo tra attacco orizzontale e verticale, si effettua uno scatto con un altro tasto e si richiama il potere di Lore con un altro. Semplice.
C’è la possibilità di effettuare combo di 3 colpi che sulla carta cambiano a seconda dell’arma in uso, nella realtà cambiano di efficacia solo nel nome.
Ogni azione, escluso il movimento di base, consuma una barra che si riempie in automatico da sola se non attacchiamo. La magia di Lore consuma invece una dedicata barra della magia. Mentre una terza barra, al più importante per tanti motivi, è quella della salute e se si svuota, game over.
Sia energia che magia si riempiono raccogliendo i dolciumi ed il cibo rilasciati da mobilio e nemici, in effetti Remi non fa altro che “mangiare” cibo ipercalorico e letale per chiunque sulla Terra. Solo che a lei non solo fa bene alla salute ma non fa alcun effetto sulla linea.
Nota a mio avviso dolente, oltre la povertà di scelta nelle tattiche (tirerete spesso il controller verso il muro se sceglierete malauguratamente un arma di tipo Martello), è l’assenza della parata o di qualsiasi tipo di blocco. Ok per la schivata che ti toglie dai guai, ma si sente la mancanza dell’impossibilità di alternare parata ad attacco e schivata, specialmente quando i nemici si accumulano pesantemente perché l’arma scelta non è adatta. E non parlo del saltare, data l’assenza di qualsiasi tipo di dislivello immaginabile.
Il gioco è in single player e in co-op per due giocatori, ma non online. Inoltre nella modalità single player si può scegliere se seguire la storia o menare solo caramelle e mazzate, non cambia nulla, meno chiacchiere e basta.
La componente Rpg in RemiLore è sì presente ma in maniera appena accennata e limitata alla personalizzazione delle competenze nelle armi ed in poco altro.
Spendendo punti si possono acquistare upgrade per l’utilizzo delle armi, per avere “sconti nel negozio”, per recuperare più Energia e Magia mangiando schifezze. Ma una reale evoluzione della protagonista non avviene mai, né in termini di estetica né di profondità di gioco. Non si aumentano insomma mai le possibilità di eseguire diversi attacchi o di risolvere diversamente gli scontri.
Sicuramente avere a disposizione in totale 200 armi divise per molte forme e alcune tipologie è una cosa da non sottovalutare ma nella realtà dei fatti, ciò che cambia davvero, oltre l’aspetto grafico, è il danno procurato. Ti ho già detto che la scelta del tipo martello (nella fattispecie un segnale stradale divelto dal terreno) non è delle più felici?
Ambientazione e varietà
Il punto a favore di RemiLore: Lost Girl in the Lands of Lore è sicuramente lo stile scelto per gli elementi grafici. Seppur limitato nella varietà degli elementi (nemici, oggetti e stage) il tratto è pulito, i colori sono adatti al gioco e gli effetti di luce funzionano bene in uno stile jrpg che ha un bel colpo d’occhio.
L’ambientazione rappresenta bene uno scenario denso di magia, robot e libri. Anche le varie scelte di dove inserire i livelli, come ad esempio tropici e neve (tra gli altri) a simulare le 4 stagioni, danno l’idea del nonsense della storia del gioco e allora, se proprio hanno deciso di non approfondire nulla di concreto, ben venga giocare un pò ovunque tanto per divertirsi.
Il problema piuttosto sta nella differenza tra le aree vere e proprie in cui si combatte. Essendo un roguelite, le stanze vengono create in maniera casuale ad ogni riavvio di partita. Si tratta però di una banale e continua successione di ponti e stanze che per essere superate devono vederci uscire vincitori da tutti gli scontri proposti. E, escludendo qualche mid boss, è davvero noioso fare sempre le stesse cose ( i nemici si differenziano di poco sia nell’estetica sia nelle possibilità tattiche). Ma ancora peggiore è, e qui davvero viene messa a dura prova la pazienza di ognuno, il dover disintegrare ogni barile, libreria e forma di mobili et similia, per ottenere i punti dolciastri di cui abbiamo bisogno per “evolvere”. Passerai purtroppo più tempo a sfasciare sedie che robot, incredibile ma vero.
Il gioco è localizzato interamente in inglese con il parlato registrato in giapponese, nessun italiano ma non che serva davvero su un titolo simile senza tanti fronzoli.
Sintesi di pregi e difetti
RemiLore è un gioco divertente con alti e bassi ed i suoi pregi e difetti sono elencabili nella stessa maniera con cui il gioco si offre a chi sceglie di provarlo.
Se da un lato lo stile grafico affascina per il suo stile manga dall’altro gli elementi visivi degli ambienti sono davvero pochi e, ad onor del vero, non ricorderete a lungo nemmeno i protagonisti, disegnati come tutto il resto: molto bene ed incredibilmente anonimi allo stesso tempo.
Ci sono sì 200 armi diverse da usare, ma non noterai mai la differenza reale tra loro, se non nelle animazioni e parlo di minime differenze se usi un mestolo o un ago da cucito gigante. E questo poteva essere davvero un valore aggiunto per questo tipo di giochi.
Ci sono infinite stanze diverse, almeno per posizione e forma, da affrontare ma nessuna offre difficoltà, sfide o enigmi (assenti totalmente) da risolvere che non superino la stessa che troveresti nel cucinare un uovo fritto. Rotto.
Prima di leggere il commento finale che mi sento di fare a RemiLore gustati gli screenshot in game che ho realizzato giocandoci, li trovi qui sotto.