Durante le mie ferie ho deciso, insieme a mia moglie, di fare tappa in una delle capitali europee più famose ovvero Berlino. Tra un bratwurst, una birra e una visita ai monumenti più famosi che la città offre, la mia dolce metà, a totale mia insaputa, organizza una capatina ad un luogo che sicuramente avrei apprezzato ovvero il museo dei videogiochi di Berlino il quale porta il nome di Computerspielemuseum (si tutto attaccato). Che fai da bravo nerdone quale sei, non ci fai una capatina? Ma certo che si!
La storia del videogame al Computerspielemuseum
A fronte di un prezzo di ingresso di 11€, quindi tutto sommato a buon mercato, il Computerspielemuseum di Berlino è un’esperienza unica per gli appassionati di videogiochi e tecnologia. Al suo interno troverai una vastissima collezione di console storiche, giochi classici e un’atmosfera accogliente, il museo offre un’opportunità unica per immergersi nella storia del videogame e vedere da vicino alcuni dei primi esemplari di console e giochi (si anche i super flop Apple Pippin e Nintendo Virtual Boy).
La raccolta del museo comprende tutte le prime console sia di Atari che di Nintendo, ma anche PlayStation e Sega, così come alcuni dei primi giochi arcade. È emozionante vedere da vicino questi pezzi di storia dei videogiochi e rivivere alcuni dei vecchi ricordi giocando ai giochi classici. Inoltre, il museo offre un’esperienza interattiva che permette ai visitatori di provare alcuni dei giochi più popolari di tutti i tempi.
Infatti in una sezione del museo è stata installata una sezione che ricrea la cameretta tipica del bambino appassionato negli anni ’70, ‘80, ’90 o primi duemila, con console Atari, Nintendo e Sony. Ammetto che sedermi su un puff, tipico degli anni ’90, e farmi una partita a Spyro utilizzando l’hardware originale, su un tubo catodico è stata un’esperienza che definirei alla Ritorno al Futuro.
Altre installazioni comprendono alcune tecnologie sperimentali o esercizi di stile che per ovvie ragioni non è stato possibile commercializzare. Quindi potrai farti una partita al primissimo Zelda su un controller per Nintendo NES largo un metro e mezzo (ammetto non l’esperienza più comoda di sempre) oppure perché non provare il classico Burnout per PlayStation 2 su una cyclette, dove la pedalata dava la pressione al tasto X e quindi all’acceleratore.
Ovviamente non si può parlare di storia del videogame senza andare a toccare l’argomento arcade ed è qui che ci sono due piccole sezioni dedicate ai grandi cassoni che ingurgitavano 500 £ alla volta (per i più giovani, la £ sta per lire, non sterline). Quindi eccoti cabinati originali di Pong, Asteroids, Mario Bros., Sega Rally, Point Blank (oh, era una vita che non ci giocavo e il tocco magico ancora non l’ho perso) e tanti, tantissimi altri.
Ma oltre alla storia c’è spazio anche per la chi vuole saperne di più sul mondo videoludico e magari su quello che c’è dietro. Infatti una sezione è interamente dedicata al dietro le quinte, con spiegazioni dettagliate sul come si crea, all’atto pratico, un videogame, partendo dal linguaggio di programmazione, agli story board e finendo con l’assemblaggio di tutte le parti che andranno a creare il prodotto finito che infilerai nella tua console.
Infine la parte finale è dedicata al videogame odierno, dove sotto l’occhio vigile delle foto di Hideo Kojima e Steve Wozniak (i quali sono solo due delle tante guest star che hanno visitato il Computerspielemuseuem) potrai provare con mano le console odierne come ad esempio Nintendo Switch, PlayStation 5 e Xbox.
Nonostante la sua vasta raccolta e l’atmosfera accogliente, il museo ha un difetto importante: la sua dimensione limitata. A causa della sua piccola dimensione, il museo può diventare facilmente sovraffollato. Inoltre, alcune delle esposizioni possono risultare un po’ strette, rendendo difficile passeggiare liberamente ad ammirare i pezzi esposti.
Concludendo, se sei a Berlino vacci!
Nonostante questo difetto, il Museo dei Videogiochi di Berlino è un luogo che vale comunque la pena visitare. La sua vasta raccolta di console storiche e di videogiochi classici, nonché l’esperienza interattiva, rendono la visita indimenticabile se sei un appassionato di videogiochi e tecnologia.
Inoltre, il museo si trova in una posizione centrale a Berlino, facilmente accessibile con i mezzi pubblici e vicino ad altre attrazioni turistiche della città (si trova proprio all’uscita della U-Bahn, ovvero la metropolitana di Berlino). Questo rende il Computerspielemuseum una tappa obbligatoria se ami questo mondo, ma anche per coloro che visitano Berlino per la prima volta e vogliono pianificare una giornata piena di attività.
In conclusione, il Museo dei Videogiochi di Berlino è un luogo unico e affascinante che offre un’esperienza indimenticabile per gli appassionati di videogiochi. Sebbene la sua dimensione limitata possa causare alcune difficoltà durante la visita, la vasta collezione e l’esperienza interattiva rendono la visita al museo un’occasione unica per immergersi nella storia dei giochi e vivere un’esperienza emozionante. Non importa se sei un appassionato di vecchia data o semplicemente interessato alla tecnologia, il Museo dei Videogiochi di Berlino è un luogo che vale la pena visitare.