Resident evil 3 remake è stato ufficialmente presentato nell’evento State of Play di qualche giorno fa. Chi vi scrive è un grandissimo fan della saga horror più famosa di sempre sin dalla sua nascita nel 1996 grazie a quella magica scatoletta grigia che corrisponde al nome di PlayStation (la Plei per gli amici di vecchia data). Con questo articolo andremo ad analizzare, fare qualche confronto con l’originale e cercheremo di capire come potrebbe essere strutturato il gioco. Questo mi darà anche la scusa per riguardarmi il video trailer di uscita quelle 723 volte senza sentirmi troppo in colpa.
Per quei pochi che non l’hanno ancora visto, prima di mettervi in ginocchio sulle puntine e fare espiazione di peccato (perchè si, ve lo meritate), linko il video qui sotto con tutta la sua magnificenza.
Quando esce questo remake di Resident Evil 3?
Resident Evil 3 Remake verrà lanciato in tutto il mondo il 3 aprile 2020 per Playstation 4, Xbox One e PC, quindi 14 mesi dopo quello che è stato l’altro grande remake di Capcom, Resident Evil 2, e girerà sullo stesso motore grafico il RE ENGINE. Questo breve lasso di tempo ci fa presagire che il secondo e il terzo capitolo siano stati quasi fatti in contemporanea, o che comunque ad un certo punto le due produzioni si siano accavallate, visto che, per un titolo di questa importanza, è davvero poco tempo e il rischio di mandare tutto alle ortiche con un titolo mediocre è grande, troppo grande.
I personaggi
La prima cosa che balza all’occhio è sicuramente il massiccio restyling grafico, ma sopratutto il trattamento che hanno avuto i vari personaggi nell’opera di svecchiamento. Come per il secondo capitolo, c’è stato un aggiornamento ma non una rivoluzione. Vero, il vestitino sexy di Jill è meno osè, ma a parer mio è molto più credibile adesso che non nella versione originale. Stesso discorso per quanto riguarda Carlos Oliveira, secondo personaggio protagonista del titolo, che nonostante abbia avuto un massiccio cambiamento con una barba incolta, tratti più ispanici e un indurimento da macho anni ’80, risulta più in sintonia con l’atmosfera del titolo. Si nota un ammodernamento, seppur più lieve, anche in altri personaggi di secondo piano come Brad, aspetto più bonario (siamo molto curiosi di come verrà gestita la sua scena madre) leggermente ingrassato e del clan di mercenari russi inviati dalla Umbrella.
Welcome to Raccoon City
Ma quello che sicuramente ha avuto l’upgrade più massiccio è la città, Raccoon City, visto che, rispetto a Resident Evil 2, resteremo molto più a lungo per le sue vie. Quello che ci fa fare i salti di gioia semplicemente è quello che succede tutto intorno: c’è molto di più rispetto all’opera originale fatta di fondali pre-renderizzati in 2D. Macchine che esplodono, zombie che si ammassano, fuochi e caos, tutto ciò è una gioia per gli occhi vera e propria.
Come sarà giocarlo?
Parlando di gameplay, in base a quanto visto e quanto dichiarato, ci sarà molto più spazio all’azione nuda e cruda. Qualcuno sarà contento, altri storceranno il naso. C’è da fare una piccola riflessione qui. Il capitolo originale uscito nel 1999, fu il primo che diede più enfasi a questo aspetto, mettendoci in braccio fucili d’assalto e concependo un approccio più “tamarro” all’avventura, quindi ci può stare che si prosegua su questa filosofia. Notiamo inoltre con piacere che è ritornata la mossa della schivata.
In molti poi hanno speculato sul fatto che potesse essere un titolo tutto in prima persona, visto che, ad inizio video, basandosi sui movimenti di Jill, il modo di arrampicarsi su una finestra, sembrava una parte di gameplay molto plausibile; no non sarà così, è una voce che è stata assolutamente smentita, anche se a dirla tutta, visto la buona impressione che aveva dato Resident Evil 7, si poteva pure inserire come opzione, anche in un’eventuale supporto al VR; anche perchè di titoli di un certo spessore che usano questa tecnologia, specialmente su PlayStation 4, c’è davvero carenza.
STAAARS!
Infine arriviamo a lui, a colui che noi giovincelli di allora ci ha tormentato a non finire Nemesis.
Il cattivone di turno verrà equipaggiato con molte più armi, sarà molto più tosto da buttare giù di Mr. X del secondo capitolo. Una delle caratteristiche del Nemesis originale, era il suo spuntare fuori in determinati momenti, senza che tu te lo aspettassi, facendoti letteralmente saltare dalla sedia. Spero vivamente che mantengano questa caratteristica di effetto sorpresa anche in questa versione. Per quanto riguarda il suo re-design è stato trattato proprio come Jill. Profondamente ridisegnato, ma con molto rispetto di quello che era il suo design originale. Si nota, inoltre, che nella prima versione, il viso risultava più tondo, mentre qui è più allungato, non chiedermi perchè, ma questo nuovo Nemesis mi inquieta molto di più.
E quel progetto Resident Evil Resistance…?
In ultimo, segnaliamo pure la presenza di Resident Evil Resistance, il quale era stato annunciato qualche mese fa e pure un po’ snobbato, diciamola tutta. Molti lo avevano bollato come una rivisitazione di Resident Evil Outbreak, capitoli mai amati fino in fondo dal pubblico per PlayStation 2, (c’è da ammettere però che l’idea di fondo era ottima, il poter prendere un signor nessuno, sopravvissuto al disastro di Raccoon City e cercare di fargli portare in salvo la pellaccia). Tuttavia qui sarà compreso nel gioco, gratis, il che è un plus. Perchè se come modalità di gioco in molti gli daranno una chance, dubito che in stand alone, avrebbe venduto così tanto.
Detto questo non nego di essere in estremo hype per questa uscita, non vedo davvero l’ora di mettere le mie anziane mani su questo titolo, risentire i passi del Nemesis e la sua voce che scandisce la parola “STARS” e tornare a fare un giretto a Raccoon City.