Il periodo di lockdown da Covid-19 sarà impresso nella mente di tutti noi per molto tempo perchè chiunque è stato toccato da questo virus in modi differenti. L’esplosione della pandemia, insieme alla reazione della popolazione mondiale a essa, è stata degna del miglior sceneggiatore di Hollywood e con l’arrivo delle teorie complottistiche sul Covid-19, si è reso tutto ancora più avvincente. Le notizie di saccheggi, disordini e teorie oscure, ci hanno ricordato la trama del survival horror per eccellenza, Resident Evil. Le schiere di videogiocatori fan della serie, che hanno approfittato del periodo di quarantena per rigiocare, o giocare, a uno dei capitoli, sono numerose e se anche tu sei tra loro, Capcom ringrazia.
Il colosso videoludico ha da poco rilasciato i risultati sulle vendite del primo trimestre 2020/2021 e, sebbene la software house abbia subito negativamente l’influenza dell’emergenza Covid-19, si sono registrati ottimi profitti per i prodotti offerti sul mercato. I titoli che hanno aumentato il volume di vendita del publisher in questo momento sono: Monster Hunter World, con oltre 16 milioni di unità, Street Fighter più di 45 e Dead Rising che ha già superato i 14. Il dato più rilevante si ha però con Resident Evil, il survival horror a cui noi tutti abbiamo fatto riferimento durante le prime fasi del Covid-19; pur avendo venduto solamente 2,7 milioni di copie, Resident Evil 3 Remake, rilasciato in pieno periodo lockdown, si va ad aggiungere ai numeri che il franchiese ha registrato, cioè 103 milioni di unità, da quanto è comparso per la prima volta, diventando così una dei titoli più redditizi per la compagnia insieme a Street Fighter.
L’attesa per Resident Evil 8 The Village viene retta da Capcom con la complicità del Covid-19
Attualmente Capcom sta lavorando al nuovo capito della saga, Resident Evil 8 o The Village e, in seguito ai recenti leak che hanno svelato dettagli interessanti, tante sono le aspettative. In attesa della sua data d’uscita, Capcom ha voluto catturare l’attenzione di tutti offrendo al mercato i remake dei primi titoli della serie; il più riuscito secondo il pubblico è Resident Evil 2, ma come visto anche Resident Evil 3 ha avuto il suo riscontro (economico) anche se non molto acclamato dai fan storici. Sembra quindi che l’emergenza Covid-19 abbia riacceso nei cuori degli appassionati del capostipite l’irresistibile voglia di apocalisse zombie, così da favorire anche il remake meno riuscito della serie Resident Evilil. Aspettando l’annuncio di Resident Evil 8, non ci resta che deliziarci con i titoli della saga che più amiamo resi più immersivi a causa dell’atmosfera da (corona)virus, che secondo alcuni potrebbe essere stato creato in laboratorio.