Videogiocare non è soltanto un modo per rilassarsi e staccare un po’ la spina dalla monotonia di tutti i giorni: videogiocare è una vera e propria passione che accomuna milioni e milioni di persone in mondi fantastici e colorati, dalle infinita variabili e casualità. Questa passione spesso va ramificandosi, toccando anche l’ambito collezionistico come successo in passato con Resident Evil 4.
Il collezionismo è pratica comune tra i videogiocatori e va di pari passo con l’evoluzione della terminologia “limited edition” in ambito videoludico. Il concetto dell’edizione limitata si è sviluppato globalmente soltanto negli ultimi 15 anni: tempo addietro erano davvero pochi i prodotti disponibili a tiratura limitata a causa di vari fattori come la mancanza dei contatti giusti per riuscire a venire prima di tutto a conoscenza di certi prodotti, per poter poi ordinarli.
I pochi che riuscivano a portarsi a casa un pezzo in edizione limitata sfoggiavano con grande orgoglio i loro acquisti, messi in bella mostra su qualche mensola o portando sempre con se sul proprio vecchio cellulare una fotografia da far vedere agli amici durante le lunghe chiacchierate.
Tra i prodotti più belli e unici nel proprio genere figurano decisamente due controller molto particolari: era il 2005 quando sugli scaffali dei negozi arrivava per la prima volta Resident Evil 4, quarto capitolo della saga entrato nella storia per aver del tutto stravolto il gameplay di quella che era, ed è tutt’oggi, una delle saghe horror per eccellenza su PC e console. Il pubblico, diviso tra chi l’ha profondamente amato e chi l’ha purtroppo odiato, ha avuto l’opportunità di mettere mano su due controller a tema decisamente unici nel loro genere.
I Chainsaw Controller di Resident Evil 4: tra i più belli della storia videoludica?
In un periodo in cui le edizioni limitate e i prodotti brandizzati erano riservati solo a pochi, data la bassa reperibilità e la quasi assente fuga di notizie a riguardo, arrivano sul mercato due controller molto particolari in salsa horror dedicati all’ultimo capitolo uscito della saga di Resident Evil : si parla dei Chainsaw Controller.
Lanciati sul mercato il 6 settembre 2006 al prezzo di $49.99 ad opera di Nuby Tech, i Chainsaw Controller arrivarono per due console diverse, ad ognuna delle quali è riservata una specifica colorazione:
- Chainsaw Controller rosso sangue, riservato a PlayStation 2;
- Chainsaw Controller giallo paglia, riservato a GameCube.
I controller sono confezionati in un package davvero singolare e molto curato: all’interno di una teca di vetro, dotata di finestrine, si potrà trovare il controller in esposizione mentre il cavo dello stesso è posizionato all’interno di un vano posto nella parte inferiore della teca, estraibile mediante apposita maniglia. Sul retro della teca, oltre alle solite avvertenze, ci sarà una stupenda rappresentazione del Chainsaw Ganados mentre attacca Leon con la sua motosega, intento a decapitarlo. Esteticamente parlando, si tratta di uno stand decisamente unico dotato persino di un display per mettere in bella mostra il prodotto: Nuby Tech aveva pensato a tutto.
Aperta la teca finalmente il contenuto vero e proprio è svelato, la star della notte insanguinata: il controller richiama l’iconica motosega utilizzata dai Chainsaw Ganados, sulla cui scocca anteriore sono raffigurati degli schizzi di sangue che la ricoprono in buona parte, alla cui estremità si potrà anche notare il logo del gioco in bella vista, in rilievo. Un dettaglio assolutamente non trascurabile è la riproduzione persino della lama della motosega, ricoperta quasi interamente da schizzi di sangue finto.
La disposizione dei tasti potrebbe definirsi “piatta“: non c’è un vero e proprio senso nella disposizione di quest’ultimi, la configurazione risulterà infatti molto scomoda e per nulla appagante, per una partita veloce non si tratta del top che l’epoca videoludica poteva offrire ai tempi, in fondo si tratta di un pezzo meramente da esposizione ma nulla vieta di poterci fare una partita veloce allo stesso Resident Evil 4 oppure a Pro Evolution Soccer, ad esempio: tentar non nuoce in fondo.
Esteticamente si tratta di un oggetto da collezione decisamente unico e particolare, molto curato e dettagliato. Al giorno d’oggi è ancora possibile acquistarlo tramite i principali siti di rivendita dell’usato ma i prezzi differiscono molto tra loro, non c’è una vera e propria stima precisa e accurata dell’oggetto ma una cosa è certa: non si tratta ormai di un pezzo economico.
Dei controller molto particolari e singolari, di quelli che non si riescono a vedere tutti i giorni: tenere esposto un oggetto come questo in bella mostra, special modo in occasione del tanto atteso Resident Evil 4 Remake, darà un tocco horror essenziale a qualsiasi appassionato della saga e non: sei pronto per ritornare in Spagna, al villaggio di El Pueblo? Rivivere l’iconica avventura del quarto capitolo utilizzando uno di questi due controller darà senz’altro un tocco ancora più unico e sanguinoso all’avventura!