Nick Apostolides, l’attore che ha interpretato il personaggio di Leon Kennedy, è attualmente il catalizzatore di una valanga di voci di corridoio secondo le quali vi sia la possibilità dell’arrivo di Resident Evil 4 Remake, a causa della pubblicazione di un tweet sospettoso. Per ora Capcom non ha dato alcun tipo di comunicazione ufficiale, né tantomeno sono spuntati dei leak, pertanto per adesso l’ipotesi sulla produzione del gioco è data dall’autorevolezza dell’immagine di Nick, che ha magistralmente interpretato Leon in Resident Evil 2 Remake.
Il post in sé per sé è molto generico e non presenta alcuna informazione per quanto riguarda le avventure, o disavventure, di Leon, tant’è vero che l’attore scrive testuali parole: “Come ci si sente bene a essere tornati al lavoro. Ci stiamo divertendo in sicurezza con questo lavoro…non vedo l’ora di condividere il progetto!“.
Il “progetto” in questione è ancora un mistero per il pubblico dei videogiocatori, ma come dice il detto “l’attesa stessa è il piacere”, anche in questo caso ne vale la pena godersi il momento di attesa, prima dell’uscita di un comunicato ufficiale, incrociando le dita che sia Resident Evil 4 Remake.
Sicuramente la possibilità di rivivere le avventure di Leon in Resident Evil 4 Remake, di per sé, costituisce un motivo validissimo per provare entusiasmo e gioia, nella speranza che il nuovo eventuale lavoro di Capcom non segua lo stesso percorso deludente del Remake del terzo capitolo.
Resident Evil 4 Remake: Cuor di “Leon”
Ho sempre considerato Leon Kennedy uno dei personaggi più coraggiosi della storia dei videogiochi (senza togliere alcun onore al caro Chris Redfield, anche lui ha tanta stoffa da vendere). Ciò che mi ha sempre affascinato di questo character è la sua attidudine calma e sicura di sé, e ciò emana un senso di carisma degno di pochi personaggi. Se proprio devo usare una parola per definire questo aspetto psicologico di Leon, mi verrebbe da pensare al termine inglese “still“, che oltre a significare “ancora”, ha un secondo significato, ossia quello di “calmo e sicuro“.
Ci sono altri personaggi dell’universo videoludico (tra villains e protagonisti) che hanno nel loro modo di comportarsi quest’attitudine carismatica. Questi characters hanno in comune l’uso del tono della voce che tende ad essere pacato, i movimenti lenti e precisi e la padronanza del linguaggio del corpo, così tanto che riescono a comunicare profondamente anche con lo sguardo.
Ad esempio possono essere citati: Geralt di Rivia, Solid Snake e Big Boss, Sephiroth, Vamp, Wesker, Seymour, Pagan Min, Batman, Rodrigo Borgia, Aloy, Alex Mercer, Cole MacGrath, Chris Redfield ed infine il nostro caro Leon Kennedy (chiaramente non sono esclusi gli altri personaggi, altrimenti se li avessi dovuti scrivere l’articolo sarebbe diventato infinito).
La scelta del carisma di un personaggio è una questione strettamente soggettiva, le mie impressioni sui vari personaggi sono tutttavie differenti rispetto a quelle di altri giocatori, ma nonostante ciò ci sono sempre dei tratti “oggettivi” dai quali si possono effettuare delle valutazioni sensate, sia in senso positivo che negativo.
Nel caso del “figlio d’arte” di Shinji Mikami la valutazione è più che positiva, anche se in Resident Evil 6 si perde quell’aria di magia a causa di scelte di design che hanno portato il titolo verso un binario action.
Ciò ha fatto perdere quel senso di timore che ha sempre contraddistinto Resident Evil dal mercato, e, di conseguenza, anche un personaggio come Leon non è riuscito a dare il meglio di sé. Anche se RE4 era un gioco action di fatto, comunque Capcom è riuscita benissimo a condirlo con elementi horror e di suspense in generale.
Allego qui in basso un video gameplay del classico Resident Evil 4 giocato da Nick Apostolides in persona… chissà se nel giro di qualche anno potessimo controllare l’avatar di Leon impersonificato dall’attore in Resident Evil 4 Remake.