Resident Evil: Infinite Darkness, la serie interamente realizzata in computer grafica, debutterà su Netflix giorno 8 luglio. Eppure sul web circolano già le prime opinioni della critica che, purtroppo, sembrano essere mediocri: una cosa davvero strana per un prodotto di alta qualità come quello che si appresta ad uscire a breve.
La serie ha attualmente un punteggio del 71% su RottenTomatoes con alcuni critici che sembrano apprezzare alcune caratteristiche dello show, nonostante “l’animazione rigida“. Altri ancora, hanno preso delle posizioni davvero opposte, valutando il prodotto di Capcom in collaborazione con la piattaforma streaming Netflix, con un voto di 3 su 10 con critiche rivolte a trama e all’animazione in generale (secondo la critica sarebbe stata più invogliante se la serie fosse stata creata con un’animazione in 2D, proprio come successo per Castlevania).
Un’animazione poco degna di nota per Resident Evil: Infinite Darkness?
Resident Evil: Infinite Darkness era stata annunciata nel corso del Tokyo Game Show da parte di Capcom lo scorso anno, facendo esaltare milioni di fan dopo l’uscita dei tre titoli canonici Degeneration, Damnation e Vendetta. La trama si svolge qualche anno dopo gli eventi di Resident Evil 4 e quindi successivi a quelli di Raccoon City, i quali però avranno un grande impatto. Non per niente, i protagonisti della serie saranno Leon S. Kennedy e Claire Redfield, le cui linee narrative sono iniziate esattamente con gli eventi di Resident Evil 2.
Capcom ha ben deciso di concatenare la serie videoludica alla serie TV, richiamando i doppiatori originali che hanno dato le loro voci a Leon e Claire nel recente Resident Evil 2 Remake: Nick Apostolides e Stephanie Panisello. La medesima cosa succederà nell’adattamento italiano della serie dove Alessandro Rigotti ed Emanuela Pacotto ritorneranno a doppiare i due famosi personaggi.
Resident Evil: Infinite Darkness è stata prodotta e supervisionata da Hiroyuki Kobayashi di Capcom. TMS Entertainment e Quebico hanno curato le animazioni, mentre vediamo Eiichirō Hasumi alla regia.