Resident Evil Re Verse è il nuovo progetto per i 25 anni della serie Resident Evil, di cui abbiamo parlato in occasione del teaser trailer in questo articolo.
Nuove importanti informazioni sul nuovo gioco ci sono arrivate in queste ore di Beta testing da parte dei giocatori che hanno aderito al programma Ambassador, non solo, emergono i primi video gameplay corposi che ci permettono di capire le meccaniche di questo multigiocatore.
Resident Evil Re Verse: un deathmatch tra sopravvissuti e armi biologiche
Resident Evil Re Verse ci mostra al momento solo un’unica modalità tutti contro tutti, nel quale un gruppo di 4 o 6 giocatori dovrà sfidarsi per il podio nei 5 minuti di durata di una partita.
Lo stile di questo titolo multigiocatore è lo stesso dei remake di Resident Evil 2 e 3, che utilizzano la visuale in terza persona, scelta azzeccata in quanto dal gameplay abbiamo potuto capire quanto sia importante evitare i colpi nemici schivando, rotolando ed eludere fendenti di vario tipo.
La mappa di gioco presenta nella beta è ambientata nell’iconico Raccoon Police Department (il dipartimento di polizia dove comincia la tragica avventura di Leon in Resident Evil 2), al momento non siamo a conoscenza di altre mappe, ma presupponiamo di vedere altri luoghi storici dell’intera saga come ambientazioni per le varie mappe disponibili.
Il gameplay di Resident Evil Re Verse mischia i sopravvissuti con le armi biologiche (o se preferisci mostri) più iconiche del franchise. Ogni giocatore sceglie un sopravvissuto con cui iniziare la partita, il roster della beta comprende Chris Redfield, Jill Valentine, Leon Kennedy, Claire Redfield, Ada Wong e Hunk.
Ogni personaggio possiede un proprio equipaggiamento iniziale, un‘abilità passiva e due abilità speciali. Lo scopo di questa modalità di gioco è accumulare il punteggio più alto possibile ed arrivare in cima alla classifica nei 5 minuti della partita. Ogni uccisione aggiunge punti ed ogni morte ne sottrae alcuni.
I giocatori troveranno all’interno delle mappe le piante curative, le munizioni, differenti armi ed anche le capsule virali, un elemento che farà la differenza quando si morirà.
A proposito di morte, è proprio questo l’elemento di gameplay originale che contraddistingue questo Resident Evil Re Verse: ogni giocatore quando verrà ucciso si trasformerà in una delle armi biologiche del franchise survival horror, attualmente ci si può tramutare in un Micromorfo Obeso, un Hunter, Jack Baker (di Resident Evil VII), il Nemesis ed un Super Tyrant.
Questi mostri non hanno tutti la stessa potenza e velocità, è proprio per questo che sono fondamentali le capsule virali di cui ti ho scritto poco fa: durante il gioco si potranno raccogliere fino ad un massimo di due capsule virali, il numero di queste aumenta la probabilità di trasformarsi in una delle armi biologiche più potenti (ad esempio un Nemesis).
Occorre specificare, se non hai voluto visionare il video di gameplay, che mentre siamo trasformati possiamo colpire qualunque giocatore, anche altri già trasformati in armi biologiche. Questa mutazione però dura per un lasso di tempo ridotto, una barra lateralmente ci mostra il tempo rimanente allo scadere di questa orrenda forma, la quale diminuirà velocemente se riceveremo dei danni.
Una volta morti anche dopo questa seconda chance, il giocatore riapparirà nuovamente sotto la forma di sopravvissuto in un punto della mappa. Lo scopo del gioco è quindi cercare di morire meno volte possibile e sfruttare il breve tempo della trasformazione per effettuare quante più uccisioni alla nostra portata.
Data questa interessante meccanica è curioso capire come possa essere adattata da Capcom anche ad altre modalità di gioco multigiocatore, dato che, almeno dalla modalità tutti contro tutti, non c’è alcuna distinzione tra buoni o cattivi, in quanto i sopravvissuti possono tramutarsi in mostri dopo la morte.
Sicuramente questo titolo potrebbe implementare benissimo una modalità infetto, anche se attualmente le dimensioni della mappa di RPD sembra essere tale da coinvolgere molto spesso i giocatori negli scontri, per cui occorrerebbe una dimensione maggiore o mappe progettate per modalità specifiche.
Resident Evil Re Verse: le impressioni degli Ambassador
Come preannunciato, al momento Resident Evil Re Verse è giocabile dagli Ambassador in una closed Beta, una fase in cui abbiamo potuto raccogliere le prime opinioni emerse in rete.
Sembra che quasi tutti i giocatori siano d’accordo che l’opzione fumetto, impostata per la grafica del titolo multigiocatore, sia da rimuovere come attiva di default. Questo filtro sminuirebbe la resa grafica dell’esperienza di gioco, nonché l’atmosfera che contraddistingue i titoli Resident Evil.
Un altro aspetto di cui i giocatori si sono lamentati è l’equilibrio del gameplay: sembra che le abilità di determinati sopravvissuti ed armi biologiche siano molto più efficaci di altri, è quindi necessario un bilanciamento da parte del team di sviluppo.
Infine sembra che alcuni Ambassador abbiano lamentato delle hitbox imprecise, nello specifico gli attacchi delle armi biologiche sembrano essere confusionari il più delle volte.
Attualmente sappiamo che Resident Evil Re Verse è un gioco multigiocatore standalone sviluppato per old gen ma che funzionerà in modalità di retrocompatibilità anche su PlayStation 5 e Xbox Series. Non siamo a conoscenza di alcuna data ufficiale per questo nuovo titolo, ma resta confermato che chi acquisterà il nuovo Resident Evil Village riceverà gratuitamente anche questo Re Verse.
Sembra proprio che Capcom voglia puntare tutto sulla popolare saga survival horror, se sei interessato ad altre notizie sul franchise visita questo link. Per il preordine di Resident Evil Village da un’occhiata qui.