Resident Evil Village, ultima incarnazione della storica serie di videogiochi horror di casa Capcom, ha riscosso parecchio successo, sia in termini commerciali, sia in termini di apprezzamento di pubblico e critica, riuscendo a trovare un piacevole equilibrio e compromesso tra le atmosfere oscure e la struttura action, accontentando sia i neofiti che i veterani.
Dopo la vittoria di uno dei premi di TGA, per l’ottima performance dell’attrice che ha interpretato Lady Dimitrescu, personaggio amatissimo durante la campagna marketing e ormai entrato a far parte dell’immaginario attuale, sembra che questo videogioco abbia ancora molti assi nelle manica.
Capcom può dirsi molto soddisfatta del titolo, di cui presto usciranno alcuni DLC, e che ha ricevuto anche un importante premio che riguarda le tematiche ambientali.
Il risultato di Resident Evil Village come gioco più green
Nelle ultime ore è stato infatti accertato che tale produzione è stata quella meno impattante sul clima e l’ambiente tra tutte quelle dell’ultimo anno.
Lo studio, condotto da Green Gaming, ha considerato il numero di giocatori e il rapporto tra il consumo di corrente elettrica sui diversi hardware ed i kilowatt-ora, proprio per poter quantificare il carbonio emesso in relazione al tempo di gioco.
Secondo tali ricerche, proprio i giochi provenienti da Nintendo e Capcom sono quelli che più rispettano l’ambiente.
Se però questi videogiochi risultano essere decisamente green, quelli più impattanti sul pianeta sono veri e proprio fenomeni di massa come Call of Duty Warzone, Apex Legends o Fortnite. Titoli con numeri enormi di giocatori attivi e server davvero saturi che sorreggono ore e ore di gameplay.
Insomma, nonostante il periodo non troppo rincuorante, tra pandemia, crisi economica e cambiamento climatico, anche in questi piccoli traguardi è possibile osservare un motivo di speranza.