Nel caso te lo fossi perso, Capcom ha da poco voluto sbilanciarsi riguardo quella che sembra essere la direzione intrapresa con Resident Evil Village, il nuovo progetto dedicato al celebre franchise horror nato nel 1996, che punterà a concludere l’esperienza già vissuta nel precedente Resident Evil 7: Biohazard.
Nell’ultima edizione di Weekly Famitsu, la versione settimanale della più famosa rivista di videogiochi giapponese, i due produttori di Capcom Tsuyoshi Kanda e Peter Fabiano hanno cercato di spiegare per quale motivo, Resident Evil Village, non è stato chiamato né dovrebbe forse essere inteso come un effettivo ottavo capitolo della serie.
Stando a quanto dichiarato, a fronte di questa decisione ci sarebbe la volontà di porre l’attenzione proprio su quel Villaggio a cui il titolo fa riferimento. A confermare questa cosa, le stesse parole con le quali i due hanno affrontato la domanda diretta sul perché il numero 8 comparisse esclusivamente nel logo del gioco, e non nel suo titolo ufficiale:
“Il fatto è che si potrebbe definire l’attuale Village come un vero e proprio personaggio del gioco, e noi vorremmo che i giocatori lo capissero. Saremmo felici vi ricordaste di Village”.
Perché non chiamarlo “Resident Evil 7: Village”?
Sembra quindi che per Capcom, soffermarsi su un dettaglio come la presenza o meno di un numero all’interno del titolo, possa considerarsi una perdita di tempo rispetto a quello che sarà il gioco vero e proprio. Tuttavia, per quanto io stesso possa almeno in parte concordare, va comunque detto che una strategia comunicativa del genere lascia inevitabilmente spazio a dubbi di qualche tipo.
Il mio primo pensiero a riguardo, ad esempio, è stato quello di interpretare questa particolare scelta come una sorta di mossa preventiva. Possibile che con questo Resident Evil Village, Capcom voglia allontanarsi definitivamente da ciò a cui ci ha abituati il franchise? Quel poco che ci è stato mostrato finora potrebbe effettivamente lasciar presagire una cosa del genere, dopotutto già il settimo esponente della serie si era (in un certo senso) discostato ampiamente dalla tradizione.
Ma perché allora quest’idea di voler comunque rimanere ancorati a quell’otto in numeri romani? Che si tratti di una pura e semplice convenzione a fini di marketing? Se parliamo di un vero sequel dell’epopea di Ethan Winters vissuta in Resident Evil 7: Biohazard, perché non mantenere invece il numero VII e accompagnarlo al tanto significativo Village? Non sarebbe stata una scelta più sensata e perfettamente in linea con quelle che sembrano essere le intenzioni di Capcom?
A questo punto, non vedo l’ora di confrontarmi con te per sapere cosa ne pensi, ma al di là di quanto possano essere interessanti le discussioni nate nella nostra sezione commenti, mi preme sottolineare che prima di giudicare qualcosa è sempre meglio averlo tra le mani. Quando scrivo di videogiochi vorrei poter dare certe cose per scontate, ma dato quello che è successo anche recentemente con titoli come The Last of Us Parte II, forse è il caso di fare tutt’altro.
Digressioni a parte, ti saluto ricordandoti che Resident Evil Village uscirà il prossimo anno su PlayStation 5, Xbox Series X e PC. Ti invito inoltre a rimanere sintonizzato sul nostro sito per non perderti eventuali novità a riguardo, che per inciso dovrebbero arrivare entro la fine dell’estate.