A fine agosto ti avevamo mostrato le prime immagini di Resident Evil: Welcome to Raccoon City, il nuovo live action della celebre saga nata da Capcom e che è arrivata al suo ottavo capitolo con Village. Il nuovo prodotto cinematografico si discosta di parecchio dalla saga creata da Paul W. S. Anderson con protagonista Milla Jovovich, nella quale il senso della paura ha lasciato spazio all’azione frenetica.
A tal proposito si era espresso anche il regista Johannes Roberts, che ha affermato di aver collaborato proprio con Capcom per la realizzazione del film, al punto da essere riuscito ad ottenere proprio dall’azienda i progetti di Villa Spencer e della stazione di polizia di Raccoon City per poterli ricreare nel miglior modo possibile e far sì che la paura possa la sola sensazione provata durante la visione.
Da poco Sony Pictures il primo trailer ufficiale del film, grazie al quale possiamo dare un primo sguardo a ciò che sarà il prodotto finale. A fare da colonna sonora, in un montaggio accattivante di scene, Whats Up della cantante Blondie.
Resident Evil: Welcome to Raccoon City – una storia simile all’originale?
Da quel che possiamo intuire dal trailer, Claire Redfield (Kaya Scodelario) arriva a Raccoon City per smascherare la nota casa farmaceutica Umbrella Corporation. Sembra esserci stato un incidente che viene paragonato a Chernobyl, ma noi fan della saga sappiamo già di cosa si tratta, vero? Qualcuno ha per caso parlato di virus creati in laboratorio? Esatto!
Mentre la ragazza indaga sulla compagnia nel centro della cittadina, accompagnata da Leon S. Kennedy (Avan Jogia), il fratello Chris Redfield (Robbie Amell) andrà invece con Albert Wesker, Richard Aiken e Jill Valentine (rispettivamente Tom Hopper, Chad Rook, Hannah John-Kamen) ad investigare all’interno di Villa Spencer.
In questi due minuti di trailer ci è dato modo di vedere gli orrori che popoleranno Raccoon City, tra gli zombie che sono ormai diventate le creature più conosciute del franchise, i Dobermann infetti, Lisa Trevor esposta al virus Progenitor e, dulcis in fundo, anche i Licker
Sembra quindi che la storia verrà raccontata da due punti di vista differenti, che possibilmente andranno ad incontrarsi nuovamente verso le battute finali del film. Sembra tutto davvero ben fatto, e mentre la scritta “Prossimamente” appare predominante in uno sfondo grigio, una domanda sorge spontanea: scegliere un cast più somigliante alle controparti videoludiche era davvero così complicato?