Rise of The Tomb Raider è ricordato anche per essere stato il primo episodio della serie a venire lanciato in esclusiva, seppur temporale, per console Xbox. In quel caso, il gioco è stato commercializzato infatti nel novembre del 2015 solo su Xbox One, per poi giungere anche su PC un paio di mesi dopo e solo nell’ottobre 2016 anche su PlayStation 4.
Le cifre dell’accordo tra Microsoft e Square Enix non vennero mai rivelate, ma adesso su Twitter viene segnalato il profilo Linkedin di Fabien Rossin, ex Planning & Corporate Development Director per Square Enix che potrebbe far luce sulla vicenda, con un risultato veramente a sorpresa!
The full bio(the second image) avoids the ambiguity. Also, I should note this was recently updated. https://t.co/4dbRGQRHzq
— Timur222 (@bogorad222) August 31, 2021
Rise of The Tomb Raider solo su Xbox One per una cifra monstre?
Come segnala l’utente Twitter Timur222, la biografia completa di Rossin include la nascita di partnership strategiche con produttori di prime parti, compreso l’accordo di esclusività di Tomb Raider con Microsoft basato sulla cifra clamorosa di circa 100 milioni di dollari. È un dettaglio che ha sorpreso addetti ai lavori e appassionati, considerato che con un budget del genere è possibile dare vita a un gioco tripla-A di successo, per non parlare del fatto che la produzione dello stesso sequel, Shadow of The Tomb Raider, è costata qualcosa meno rispetto quel numero.
Non ci sono per adesso conferme o smentite da parte di Microsoft e Square Enix: in passato si era ipotizzato che l’accordo fosse stato raggiunto sulla base di circa 20 milioni di dollari. Parlare invece di ben 100 milioni è tutto un altro paio di maniche e forse fornisce la misura degli errori continui della gestione Redmond dell’epoca, prima che arrivasse Phil Spencer a gestire il timone e risollevare le sorti del marchio Xbox.
Rise of The Tomb Raider è disponibile per PC, Xbox One e PlayStation 4.