Sviluppato da Gamelike Games in sinergia con Eastasiasoft e pubblicato da quest’ultima, Robolt è uno sparatutto in 2D a scorrimento orizzontale che prova a rievocare un effetto nostalgia. Noi abbiamo sparato a qualsiasi cosa si muovesse su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione!
Robolt – un piccolo robot con taaaanti proiettili
Robolt è essenzialmente un run ’n’ gun frenetico, veloce, essenziale e decisamente striminzito. Questo anticipa la praticamente totale assenza di una qualsivoglia trama. Il contesto narrativo, l’ambientazione, i nemici, tutto è secondario e anche abbastanza (troppo) anonimo e poco ispirato. Il gioco quindi sacrifica la narrazione per puntare tutto sul gameplay offrendo un’esperienza breve suddivisa in quattro mondi per un totale di 16 livelli dove vedremo il protagonista semplicemente impegnato a fare tre cose: correre, saltare e sparare.
Corri, salta e spara, spara, salta e corri
Appurato che Robolt non ha alcuna voglia di raccontare una storia, è bene passare subito all’essenza del titolo: il gameplay. Nell’opera di Gamelike Games vestiremo i panni di un piccolo e velocissimo robottino dotato di poderosi salti e di una valanga di proiettili. Il titolo, come anticipato, è run ’n’ gun ossia un titolo dove corri e spari (come Cuphead ma decisamente meno ispirato e memorabile).
Si tratta letteralmente di vivere sedici anonimi e spogli livelli a scorrimento orizzontale sparando a qualsiasi nemico che ti appare sullo schermo fino a raggiungere la fine o il boss (anche questi decisamente anonimi e noiosi) di fine livello. Tutto qui. Il robottino è dotato di un’arma base a proiettili infiniti e di alcune armi “speciali” con proiettili limitati (come da standard del genere).
Da segnalare, purtroppo, che Robolt presta il fianco a più di un problema. Il primo è la quasi totale assenza di un livello di sfida. Il titolo è molto (troppo) accessibile e praticamente si possono completare alcuni livelli semplicemente correndo e schivando nemici (che sono quasi tutti decisamente stupidi e facili da raggirare o eliminare). Non aiuta un level design piatto e decisamente poco ispirato che non varia quasi per niente da mondo a mondo, presentando una povertà sia di atmosfera che, soprattutto, d’identità.
Da segnalare la presenza di alcuni “chip” sparsi in giro per il mondo di gioco e che possiamo spendere per potenziare il nostro piccolo eroe metallico salterino. Nel dettaglio potremo aumentare i parametri base come l’energia ma anche migliorare la quantità di danni inferti. Questo, ovviamente, va a rendere il titolo ancora più semplice e veloce da completare (l’utente medio con una minima esperienza del genere potrebbe impiegare meno di un’ora per raggiungere i titoli di coda).
Purtroppo Robolt non presenta altro, offrendo un pacchetto ludico estremamente povero e poco ispirato nonostante un prezzo di vendita (4,99 euro) decisamente allettante, il catalogo di giochi è decisamente pieno di elementi di gran lunga più memorabili e divertenti da giocare. Anche se, lo ammettiamo, la struttura ludica di Robolt, nella sua semplicità e immediatezza, può essere un buon inizio per chi non conosce affatto il genere.
Grafica e sonoro
Graficamente Robolt è terribilmente anonimo e pigro. Nonostante l’utilizzo abbondante della pixel art, protagonista, antagonisti e soprattutto le ambientazioni (i fondali sono graficamente terribili), non riescono a spiccare risultando piatte, vuote, anonime ed eccessivamente riciclate. Non c’è neanche una sorta di effetto nostalgia, solo un’anonimità spiazzante (mancano anche eventuali citazioni al passato). Qualche effetto visivo è carino (viva i laser!) ma perfino i boss risultano poco accattivanti e assolutamente dimenticabili.
Il sonoro segue l’anonimato generale dell’intera produzione senza però risultare fastidioso. Gli effetti sonori sono gradevoli anche se sentiti e risentiti, nonché decisamente poco ispirati e accattivanti. Da segnalare, infine, l’assenza dei sottotitoli in lingua italiana anche se il titolo non contiene praticamente alcun tipo di testo (se non poche note prima delle selezione del livello, ma tutto di facile comprensione).