Finalmente è approdato sul mercato il terzo capito della saga di Rock of Ages, un titolo solidissimo che però non colpisce in pieno il bersaglio a causa di alcune pecche che pad alla mano rischiano di minare la godibilità del titolo.
L’ultima opera dell’ACE Team è uscita il 21 luglio 2020 per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
Rock of Ages 3: Make & Break è acquistabile al prezzo di 29.99€.
Macigno, carta e forbice
La trama del titolo ci porta in un viaggio attraverso lo spazio ed il tempo nel modo più divertente che esista.
Dopo una piccola distrazione da Poseidone, Ulisse e la sua ciurma si sono ritrovati a navigare non più nel mar Egeo ma attraverso le epoche, ripercorrendo le tappe più importanti della storia dell’uomo.
La storia è ben scritta e molto divertente anche se non fa gridare al miracolo, i personaggi sono ben caratterizzati e tutta l’opera trabocca di un umorismo spesso demenziale che ci stapperà facilmente più di un sorriso, complici anche il comparto grafico e sonoro.
Comparto grafico di roccia
Sicuramente uno dei punti forti del titolo è il comparto grafico, mai banale e con veramente poche sbavature.
Dai personaggi alle animazioni, fino ad arrivare alle mappe ed ai relativi fondali troviamo immagini semplici ma molto gradevoli, che catturano l’occhio e regalano delle belle vedute anche senza un comparto tecnico di prim’ordine o di una densità poligonale assurdamente alta come un Death Stranding o un The Last of Us: parte 2 che viaggiano su altri binari.
Lo stile grafico si adatta benissimo all’atmosfera tragicomica che è il cuore pulsante di Rock of Ages 3: Make & Break.
Lancia il sasso e nasconde la mano
Il gameplay è una montagna russa di emozioni, dove coesistono i punti più alti e quelli più bassi dell’esperienza di gioco.
Le modalità di gioco sono varie e ci verranno tutte introdotte durante la campagna, dove dovremo completare diverse missioni in modo da raccogliere più stelle possibili per sbloccare nuovi punti di interesse, come succede per esempio in Rayman Legends.
L’obbiettivo del titolo è quello di fondere due generi apparentemente molto distanti fra loro, ovvero il Tower Defense e l’arcade più caciarone nel senso buono del termine in modo da creare un gameplay dinamico e divertente ma con una componente strategica che ci costringere ad usare la testa.
Per quanto riguarda la parte arcade ci siamo, non possiamo dire lo stesso della componente di Tower Defense.
Le gare a tempo, i percorsi ad ostacoli, la modalità Humpty Dumpty (dove dovremo cercare di arrivare a fine percorso con il nostro uovo intatto), la più classica modalità Guerra (due giocatori alterneranno il ruolo di difensore e attaccante cercando di attaccare il castello avversario con un macigno e subito dopo posizioneranno delle difese per proteggere la loro base) e lo Skeeball, che funziona in modo identico all’omonimo gioco nato negli States, sono divertenti sia da giocare in singolo che con un amico.
Il discorso cambia drasticamente quando ci si trova a giocare alla modalità Avalanche, che segue le linee di un classico Tower Defense. Nonostante la varietà di difese tra cui scegliere sia buona, non convince e diventa tediosa dopo poco tempo visti i comandi un po’ legnosi. Non riuscendo a reggere il confronto con i colleghi, Rock of Ages 3: Make & Break non è un titolo che va acquistato se si cerca un brillante Tower Defense.
Con il proseguire della trama otterremo nuovi tipi di macigni con diverse caratteristiche, dovremo poi scegliere quello più adatto al tipo di livello e al nostro stile di gioco.
La presenza di un editor di livelli, fatto molto bene essendo allo stesso tempo completo ed intuitivo, rende Rock of Ages 3: Make & Break un titolo veramente longevo vista la possibilità di giocare ai livelli creati da altri utenti.
I comandi sono responsivi e le hitbox sono ben fatte, le collisioni con gli oggetti e la fisica sono solide mentre per quanto riguarda gli scontri fra i macigni ci sono degli aggiustamenti da fare.
Rock of Ages 3: Make & Break, tutto da ascoltare
Il comparto sonoro del gioco è di tutto rispetto, ma un po’ di varietà di generi sarebbe stata apprezzata visto che tutta la colonna sonora si rifà alle sonorità rock. Le tracce riescono comunque a caratterizzare le varie mappe rielaborando alcuni suoni peculiari del territorio ed inserendoli in tracce più moderne.
Una menzione d’onore va fatta ai suoni, le voci dei vari NPC e i rumori causati dalle collisioni sono esilaranti e sono uno dei responsabili della riuscita della parte comica di Rock of Ages 3: Make & Break.
Mettiamoci una pietra sopra
Sicuramente Rock of Ages 3: Make & Break è un titolo molto divertente che se giocato in compagnia regalerà molte ore di divertimento, l’aggiunta dell’editor di livelli vale il prezzo del biglietto. Nonostante questo ci sono alcune pecche e qualche bug di troppo che rovinano l’esperienza di gioco e allontanano il titolo dall’eccellenza.