Rocket League rappresenta un colpo grosso per la strategia di marketing di Psyonix, ma nessuno si sarebbe mai aspettato numeri simili dopo aver reso il gioco free-to-play. Da ieri il titolo è infatti accessibile veramente a chiunque, espandendone ulteriormente il già generoso bacino di utenza. La parola chiave, qui, è “ulteriormente”: i server di Rocket League sono collassati sotto il peso titanico di un milione di giocatori connessi simultaneamente. I neofiti si sono riversati in massa nel gioco, contribuendo malauguratamente alla loro stessa poco convincente prima esperienza online.
Un po’ come gli stadi durante il lockdown
Ora che il paywall di 20 euro non si frappone più tra il milione di fan – potenziali e attuali – e l’esperienza di Rocket League, i giocatori più impazienti si sono subito fiondati sul gioco. Si parla di un milione di persone, nella fattispecie 1.003.036. Un ottimo traguardo mai raggiunto finora da Psyonix, i cui server si sono ritrovati colti alla sprovvista. Il risultato sortito, infatti, è stato travolgente, portando questo nuovo bacino di utenza a vedere sui propri schermi il medesimo errore di connessione. Con tutti i migliori auguri che possiamo rivolgere a Psyonix, diremmo “bene ma non benissimo”.
Rocket League riprenditi, ce lo devi, nonostante l’allegria di Corey Davis
Corey Davis, co-fondatore di Psyonix, ha twittato entusiasta l’accaduto i risultati raggiunti con i giocatori. Ti lasciamo alla lettura del tweet su Rocket League.
Today @RocketLeague passed 1 million concurrent players! Let’s go!!!! pic.twitter.com/IuCSqSGOA8
— Corey Davis (@mrcoreydavis) September 24, 2020
“Rocket League oggi ha oltrepassato il milione di giocatori connessi contemporaneamente! E andiamo!!!”
Naturalmente, la risposta dei giocatori rimasti delusi dopo il collasso dei server di Psyonix non ha tardato a farsi sentire. Allo stesso modo, anche i giocatori di Rocket League che condividono lo stesso entusiasmo di Davis non hanno mancato di renderlo partecipe della loro opinione.