Rockstar Games è sicuramente una delle aziende del settore più talentuose del panorama mondiale: i suoi videogiochi sono fra i più curati dell’industria, e non si può proprio dire che non siano anche dei successi commerciali.
Attualmente, gli sviluppatori sembrerebbero concentrati sul progetto Grand Theft Auto 6: in separata sede, abbiamo discusso di alcuni rumor riguardanti il prossimo lavoro targato Rockstar.
Ciononostante, i risultati ampiamente positivi del team sono frutto di anni interi di crunch, ossia una mole estenuante di lavoro straordinario, che costringe i dipendenti a turni proibitivi e nocivi per la salute degli stessi.
Purtroppo, sotto questo aspetto l’azienda statunitense gode di una fama negativa, e non sono pochi i periodi di crunch intrapresi negli ultimi anni per riuscire a terminare la produzione di un progetto entro le tempistiche prestabilite.
Rockstar Games pensa a ridurre i periodi di crunch
Stando alle ultime voci di corridoio, sembrerebbe che Rockstar sia pronta a modificare il proprio modus operandi, salvaguardando maggiormente la salute dei propri dipendenti.
In un nuovo report di Jason Schreier, si evince il cambio di rotta del team verso una diminuizione dei periodi di crunch: in un’e-mail inviata dal dirigente Jennyfer Kolbe ai propri lavoratori, è possibile leggere di nuove iniziative pronte a essere messe in atto, come turni più permissivi, migliorie sul lato della comunicazione e sondaggi anonimi per valutare il feedback degli ambienti di lavoro.
” Abbiamo preso misure consapevoli per migliorare il nostro approccio allo sviluppo di giochi, al fine di ridurre la necessità di straordinari in un modo che sia più sostenibile ma che ci permetta comunque di preservare la flessibilità creativa da imprimere sui titoli incredibilmente ambiziosi e complessi che realizziamo. “
Il riscontro degli addetti ai lavori di Rockstar Games è positivo: molti dipendenti hanno dichiarato che “ora l’azienda viene gestita davvero come un’azienda”. Sicuramente, questa scelta più sana potrebbe pesare sui tempi di pubblicazione dei prossimi titoli, ma la salute del personale è una necessità primaria.
Il nostro auspicio è che sempre più software house cerchino di minimizzare i periodi di crunch, una vera e propria cultura sempre più frequente negli ultimi anni.