Dopo il fallimento di Suicide Squad: Kill the Justice League, il titolo live service si è rivelato un totale flop per Warner Bros. e per lo studio dietro la serie Batman: Arkham, Rocksteady. L’insuccesso ha portato a una serie di licenziamenti annunciati come un fulmine a ciel sereno.
Rocksteady Studios, licenziamenti e un futuro incerto
Rocksteady, celebre sviluppatore della trilogia Batman: Arkham e del recente Suicide Squad: Kill the Justice League, ha affrontato un altro doloroso giro di licenziamenti. Alla fine, Rocksteady ha comunicato che non verranno aggiunti ulteriori contenuti a Suicide Squad dopo un ultimo aggiornamento, previsto per gennaio, che concluderà la trama del gioco. Per chi volesse provarlo, il titolo è attualmente disponibile nel catalogo del tier base (Essential) di PlayStation Plus di questo mese.
Rocksteady non è stato l’unico studio a subire le conseguenze dello scarso rendimento di Suicide Squad: Kill the Justice League. Anche WB Games Montreal, noto per Batman: Arkham Origins (2013) e Gotham Knights (2022), ha segnalato licenziamenti a dicembre. I tagli ora hanno colpito principalmente il team di controllo qualità (QA), insieme a programmatori e artisti che avevano lavorato al supporto post-lancio di Suicide Squad.
L’ultimo DLC del gioco, lanciato il 10 dicembre, ha introdotto Deathstroke, uno storico antagonista dell’universo di Batman: Arkham Origins, come quarto e ultimo personaggio giocabile nel roster di antieroi. A gennaio verrà pubblicato un ultimo aggiornamento, ma il futuro dello studio rimane incerto.
Si è speculato su un possibile ritorno di Rocksteady al formato single player, magari con un progetto legato a un altro personaggio dell’universo DC, come Batman o Superman. Tuttavia, non ci sono conferme ufficiali al momento.
Resta da vedere quale sarà il futuro di Rocksteady e dei suoi talentuosi sviluppatori, mentre si spera che questa ondata di licenziamenti possa arrestarsi presto, non solo per lo studio ma per l’intera industria videoludica.