I tioli roguelike e roguelite ormai si sono ritagliati una grande fetta di mercato videoludico, a volte sfornando titoli acclamati come capolavori, vedasi Hades, e altri che invece non riescono a emergere da una mediocrità totale. Quest’ultima opzione tocca a Rogue Explorer, un titolo che, nonostante abbia delle buone idee e uno scheletro solido, non riesce a svilupparle in modo ottimale risultando in fine un candidato ideale per il dimenticatoio.
Con questo non voglio dire che Rogue Explorer non sia un buon titolo, anzi ha parecchi punti a favore, ma purtroppo altrettanti contro; dal combattimento ai potenziamenti, passando dai nemici normali ai boss di fine livello, tutto sembra essere stato inserito nel titolo solo per fare presenza, senza essere stato approfondito.
Anche la totale assenza di una trama non agevola Rogue Explorer a essere portato a termine dal giocatore; difatti non avremo nessuna motivazione o causa che giustifichi il perché l’eroe senza nome che andremo a controllare nel gioco, stia esplorando questi diversi biomi annientando qualsivoglia nemico gli si pari davanti.
Comunque proseguiamo nella recensione analizzandone tutti i punti di questo titolo.
Rogue Explorer: gameplay e meccaniche
Come accennato prima, non avendo la minima traccia di trama, il titolo cerca di basarsi interamente sul gameplay e il divertimento che può offrire. In tutta la durata delle mie ore trascorse su Rogue Explorer ho sempre continuato ad apprezzare lo scheletro del gioco, le idee che venivano proposte e le meccaniche, e pensavo fra me e me che il gioco da li a breve sarebbe “decollato” in divertimento e funzionalità delle meccaniche. L’ho continuato a pensare vanamente fino ad aver portato a termine il titolo.
La pecca più grande di Rogue Explorer è proprio quella di offrire, dall’inizio alla fine, la stessa identica esperienza che viene migliorata solo leggermente dai vari potenziamenti e dalla diversità dei nemici e, a causa di ciò, risulta da subito ripetitivo anche se di base abbastanza divertente.
Per quanto riguarda il premere i tasti, Rogue Explorer ci metterà di fronte ambienti in 2D nei quali dal punto di partenza, dovremo percorrere diverse strade in stile platform per raggiungere un portale e passare al livello successivo, facendo così fino ad arrivare al boss di quella zona. Una volta battuto, e vi assicuro che li batterete tutti senza problemi, potremo accedere alla stessa zona con difficoltà aumentata o a quella successiva per avvicinarci alla fine del gioco.
Avremo a disposizione il classico salto, una schivata con rotolamento a destra e una a sinistra assegnate ai rispettivi tasti dorsali, l’attacco e… basta! Il gameplay si limita solo a quello e pochissimo altro. Una cosa che mi è piaciuta, è che il nostro eroe userà una specie di levitazione per attaccare con le armi, aumentandone parecchio la gittata. Inoltre saremo equipaggiati con un’arma secondaria la quale attaccherà in automatico i nemici una volta che saremo nel raggio d’azione.
I livelli però non offrono nessun tipo di sfida, con nemici i quali avranno solo 2 tipologie di attacco; nel primo caso ci attaccheranno corpo a corpo venendo fatti a fette prima di potersi avvicinare abbastanza per metterci in pericolo, nel secondo ci lanceranno contro dei proiettili i quali però saranno facilmente schivabili visto che i nostri rotolamenti ci garantiranno un periodo di invincibilità.
Le cose non migliorano neanche contro i boss di fine zona i quali cambiano soltanto nell’aspetto ma anche loro, fatta eccezione veramente per due o tre esemplari, avranno a disposizione i due classici attacchi citati prima e non offriranno nessuna sfida, soprattutto se si pensa che un potenziamento che potremo ricevere nel gioco, sarà quello di riuscire a colpire mentre schiviamo i colpi avversari.
I potenziamenti sono di due tipi, temporanei e permanenti. I temporanei saranno disponibili soltanto nei livelli della zona che staremo esplorando, si otterranno salendo di livello uccidendo nemici e verranno persi una volta terminata la zona o che verremo eliminati dai nemici. I permanenti invece si sbloccano dalla base pagando in denaro ottenuto durante l’esplorazione e rimarranno con noi per sempre; peccato che nessuno di questi potenziamenti sia davvero un cambia vita, anzi risulteranno abbastanza miseri.
Rogue Explorer ci darà anche la possibilità di creare armi ed equipaggiamenti con i materiali trovati esplorando i vari livelli a patto di avere la formula, ottenibile nella modalità “difficile” dei livelli già completati. Il problema è che, ogni volta che andremo a creare qualcosa, sapremo solamente a quale categoria appartiene, se arma, armatura o accessorio, ma non sapremo cosa creeremo finché non lo avremo fatto.
Tecnicamente parlando
Rogue Explorer si presenta con una colorata grafica 2D in pieno stile retrò, a dir la verità non molto varia o dettagliata anche se nel complesso risulta gradevole, al contrario delle animazioni, davvero molto ripetitive e poco varie. Il sonoro invece fa davvero bene la sua parte e non me lo sarei aspettato, con motivetti ritmati e molto adatti al genere del titolo.
I comandi risultano precisi e semplici ma in definitiva offrono davvero poco per intrattenere a lungo. I nemici non offrono sfide se non il fatto che, senza nessun motivo, se verremo colpiti da nemici normali, a volte perderemo una quantità enorme di punti vita in modo inspiegabile.
Andrebbe rivista la traduzione dei testi in Rogue Explorer la quale, soprattutto nelle creazioni o descrizioni degli oggetti, presenta testi in lingue diverse. Durante le ore trascorse come eroe senza nome che esplora livelli popolati da mostri combattendoli per nessun motivo, non ho riscontrato bug.