Rogue Spirit, pur basando il suo fulcro generale sulle spina dorsale del genere roguelike, riesce a portare quel qualcosa di nuovo e di curioso, grazie alla meccanica della possessione dei corpi nemici. In Rogue Spirit infatti, non vestiremo i panni di un eroe tradizionale, ma quelli eterei di uno spirito, quello del principe Midra per l’esattezza. Sebbene da una parte l’essere spirito sia uno svantaggio, non permettendo al principe di poter compiere diverse azioni, come ad esempio il poter colpire i nemici, dall’altra risulterà la sua arma più forte, permettendogli infatti di potersi impossessare dei corpi dei nemici caduti in battaglia, e utilizzarne tutte le abilità e le armi.
Lo scopo principale di ogni mappa, sarà quello di trovare e raggiungere l’uscita per il livello successivo, ma nel mentre potremo portare a compimento diverse attività secondarie, le quali oltre a offrire bonus immediati, ci ricompenseranno ulteriormente una volta completato il livello. Queste comprendono il prendere parte ad alcune sfide con regole precise, come eliminare un certo numero di nemici solamente difendendosi, trovare tutti i segreti nascosti nelle mappe, l’eliminazione di tutti i nemici presenti, la risoluzione di alcuni e semplici enigmi ambientali e via dicendo.
Ogni avversario che sconfiggeremo, eccezione fatta per i boss di fine livello, potrà essere posseduto con la semplice pressione di un tasto. Possedendo un corpo, non potremo più tornare in quello precedente, quindi bisognerà calcolare di volta in volta se vale la pena o meno. Ad aiutarci in questa operazione di scelta, avremo le statistiche che compariranno una volta che ci avvicineremo al corpo del nemico sconfitto.
Rogue Spirit in conclusione
Rogue Spirit si lascia giocare così, senza raggiungere picchi in nessuno dei aspetti, ma anche senza deludere. Il feeling generale che si ha mentre si gioca, è quello di un titolo divertente, con una meccanica intrigante, ma che manchi di profondità sotto diversi aspetti, come il combattimento ad esempio. Anche se i corpi e le armi a disposizioni, così come le abilità, saranno diverse, alla fine si finirà con l’utilizzare sempre le stesse. Non aiuta anche il fatto che gli attacchi a disposizione di ogni corpo siano solamente due, quello normale concatenabile e quello speciale. È un roguelike che si differenzia dalla massa grazie a una interessante meccanica di possessione dei corpi dei nemici sconfitti e, pur senza eccellere o brillare sotto nessun aspetto specifico, riesce a divertire e coinvolgere il giocatore.
Un titolo che gli appassionati del genere dovrebbero sicuramente tenere in considerazione, per trascorrere diverse ore di sano divertimento.