Benvenuto in questa nuova recensione. Il titolo che oggi analizzerò si chiama RollBallColour, sviluppato da Claudio Russo, uno studente universitario d’informatica. Il titolo è stato provato su un Tablet Galaxy A. Il gioco non ha una trama ma il gameplay si basa su una corsa a ostacoli. L’avatar che noi giocatori dobbiamo controllare è una sfera e su questo concetto si costruisce tutta l’esperienza ludica in RollBallColour.
RollBallColour: l’analisi della schermata principale
Partiamo dal menù principale del gioco. Al di sotto del nome del gioco troviamo 3 tasti: Play, Shop e Support Me.
Il tasto Play ci riporta immediatamente all’interno del mondo di gioco, il tasto Shop ci fa entrare in una stanza in cui è possibile cambiare la forma della nostra palla. Questo cambio ha un costo e la moneta di scambio è il “trofeo“. Ogni volta che si completano tutti i livelli si ottiene un trofeo e il primo acquisto prevede il “pagamento” di due trofei.
Non si possono visualizzare immediatamente tutte le forme che può acquisire la sfera ma si può solo vedere la sua prossima versione.
L’ultimo tasto, Support Me, semplicemente ci mostra una brevissima ad. Niente di che.
Nella parte più in basso dello schermo troviamo due elementi: un trofeo e un teschio. Ognuno di questi due simboli ha accanto a sé un numero. Il trofeo sappiamo già di cosa tratta ma il teschio indica semplicemente il numero di morti totali che abbiamo subìto.
Il gameplay
Il level design di RollBallColour è caratterizzato dalla presenza di una pista grossomodo lineare, vari blocchi con colori diversi (allo stile di Tetris per intenderci) e la nostra pallina che inizialmente è sempre di colore blu.
Inoltre, lo sfondo di gioco è sempre preimpostato. Mi spiego meglio: nei primi livelli lo sfondo è pieno di nuvole con un piccolo barlume di luce solare ma man mano che si progredisce nell’avventura lo sfondo cambia in automatico. Il livello finale di RollBallColour prevede una scena che rappresenta il Paradiso, visibile nella prima immagine dell’articolo.
Fatte queste considerazioni entriamo nel merito del gameplay.
La nostra sfera parte da un punto e per arrivare al traguardo deve evitare tutti i blocchi che sono di colore diverso. Se si toccano questi ostacoli si arriva al game over.
La schermata presenta due tasti: Restart e Revive. Se si spinge Restart si riparte dal livello 1 (non importa che tu sia avanti, puoi essere al livello 2, 10 o 15, riparti sempre dal primo) ma se si spinge Revive si può ricominciare il livello che stai giocando. In questo modo si può risparmiare l’eventuale fastidio di ricominciare tutto da zero. Il tasto Revive prevede una condizione: guardare un video pubblicitario come nel caso del tasto Support Me.
Durante l’esperienza di RollBallColour non sono rimasto molto entusiasta di questo sistema di rianimazione, per vari motivi:
- Nonostante i video durino 30 secondi, se muori parecchie volte perdi un sacco di tempo.
- Alcune volte il tasto Revive non funzionava ed ero costretto a ricominciare da zero.
- Il fatto di iniziare da capo tutto il gioco, con gli stessi identici livelli, a lungo andare è diventato molto frustrante.
Questi tre punti hanno fatto sì che la mia esperienza ludica in RollBallColour non sia stata soddisfacente e appagante.
Il gameplay, di per sé non è poi così male perché ci vuole concentrazione e precisione per superare gli ostacoli senza incorrere nel game over. Un altro elemento che rende la corsa interessante è la velocità progressiva della sfera. All’inizio è lenta ma più si avvicina alla fine, più diventa veloce.
Quando ci si trova nello sprint finale del livello si potrebbe avere qualche difficoltà nel gestire i movimenti della palla (la possiamo muovere solo a destra e a sinistra) e a tal proposito ti suggerisco una strategia: nella schermata del game over o durante la partita c’è una rotella delle impostazioni in alto a destra.
Clicca lì e noterai una scritta con una barra. La scritta è “Scroll Speed” e ti consente di variare la velocità dei comandi in base agli input che dai. Ci sono a grandi linee 4 stadi di velocità (lo capirai intuitivamente) e ti consiglio di impostare il 3 livello, dato che ho notato che è quello che risponde meglio ai comandi.
Durante la corsa si possono trovare degli ostacoli bianchi e su questi non abbiamo alcun tipo di problema perché se li colpiamo non perdiamo la vita. Inoltre troverai delle pozioni che permettono alla sfera di cambiare colore (rosso, verde e blu). Se sei blu puoi passare attraverso solo i blocchi blu e via discorrendo.
Quando i livelli diventano più complessi hai meno di un secondo per decidere quale pozione prendere. La scelta dipende dal fatto che devi cercare di intraprendere la via più semplice per arrivare dall’altra parte della pista.
Valutiamo la parte tecnica
Le modellazioni di RollBallColour sono nel complesso essenziali. I fantomatici ostacoli a parer mio sono piacevoli da vedere semplicemente poiché alludono, come detto prima, ai famosi blocchi di Tetris. Un’altra cosa che mi ha incuriosito è il design delle varie sfere, che ho trovato carino e originale.
La parte grafica di RollBallColour l’ho trovata leggermente difettosa ma ciò è assolutamente comprensibile dato che stiamo parlando di un titolo indie. Per quanto riguarda la colonna sonora, non mi è dispiaciuto ascoltarla dato che anche quest’ultima mi fa ricordare i grandi titoli appartenenti al mondo del retrogaming.
Diciamo che questi sono gli aspetti che ho voluto sottolineare e purtroppo non ho modo di parlare di altro da questo punto di vista perché il gioco è relativamente piccolo.