Sviluppato da Strictly Limited Game+ e pubblicato da Mebius Games, Rolling Gunner + Over Power è l’utima versione di uno shoot’em up a scorrimento orizzontale; genere che ha conquistato l’attenzione negli anni ‘90 e che ancora oggi, soprattutto nello scenario indie, prova a raccontare se stesso senza grandi stravolgimenti. La versione che abbiamo provato è quella per PlayStation 4, pubblicata ad aprile 2022, e di cui siamo felici di condividere la recensione. Pronto a sparare, sparare e… sparare?!
Rolling Gunner + Over Power: gioco e DLC
Prima di addentrarci nel gioco è bene approfondirne il titolo. Rolling Gunner, pubblicato inizialmente su PC nel 2018, ha avuto un primo porting per Nintendo Switch nel corso del 2019 per poi arrivare finalmente in casa Sony. Per rendere il pacchetto ancora più allettante, la nuova versione di Rolling Gunner include anche il DLC Over Power che riformula l’intero gioco originale, cambiandone il sistema di controllo e trasformandolo da bullet hell a sparatutto twin stick.
Trama?
Lo sappiamo tutti, gli shoot’em up difficilmente hanno storie memorabili. Anzi, spesso la trama non la hanno neanche. Nel caso di Rolling Gunner, c’è una parvenza di canovaccio narrativo e funziona anche discretamente. Siamo nel 2061 e, nonostante il progresso tecnologico, l’umanità commette ancora degli errori. Ecco quindi che viene creata un’Intelligenza Artificiale di nome BAC che decide di ribellarsi ai suoi creatori, prendendo il possesso di interi impianti industriali e creando un proprio esercito composto da robot, navicelle e quant’altro.
L’obiettivo dell’IA? Distruggere l’umanità e l’intero pianeta. Chi può impedire questo immane disastro? Noi! Eccoci quindi pronti a salire sulla Rolling Gun, consapevoli che ci aspetta un’avventura frenetica e ad alto tasso adrenalinico. Da segnalare che a ogni fine livello, ci sarà una piccola scena narrativa. Niente di esaltante ma funziona discretamente bene.
Gameplay
Rolling Gunner di per sé non innova assolutamente niente, è fedele al proprio genere in tutto e per tutto agli shoot’em up e anzi, grazie al DLC Over Power, trasforma se stesso offrendo ben due tipologie di gameplay per soddisfare ogni palato. Ma procediamo con ordine: la versione base di Rolling Gunner ci mette al controllo della navicella con comandi standard che prevedono il movimento, sparare e attivare power up.
La prima caratteristica particolare la si nota subito: non siamo soli. Con noi c’è il Rolling Runner, una sorta di sfera che ci accompagnerà per tutta l’avventura. Questa simpatica sfera non è comandabile direttamente e sparerà, quando noi spareremo. Inoltre, lei punterà al lato opposto in cui ci muoviamo. In sintesi: se ci muoviamo a destra, la sfera punterà a sinistra e così via.
Il ruolo della sfera è chiaro: difenderci anche alle spalle. Imparare a padroneggiarla per riempire lo schermo di proiettili sarà essenziale per sopravvivere nei sei livelli che compongono la campagna (per una durata di quasi un’ora e che rientra in linea con la durata media del genere).
Sempre il sapiente utilizzo in combo di navicella e sfera sarà essenziale per ottenere quanti più punti possibili. Perché sì, Rolling Gunner ha un sistema di punteggi in pieno stile arcade molto attraente e che farà la gioia degli appassionati. Ovviamente, più aumenti la difficoltà, più punteggio avrai. E di difficoltà Rolling Gunner ne è pieno. Tranquillo, se sei un neofita, ci sono almeno tre difficoltà idonee a te (incluse alcune con i “continue?” infiniti). In questo modo potrai approcciarti all’avventura in modo graduale, migliorando di partita in partita, di difficoltà in difficoltà.
Ma torniamo alla Rolling Runner… perché questa cambia totalmente funzione con la modalità Over Power! Diventando uno sparatutto twin stick, il controllo della Rolling Runner passa a te e potrai indirizzarla tu stesso. Questo significa che avrai ancora di più il controllo diretto sul campo, gestendo personalmente ogni singola bocca di fuoco a tua disposizione. Quale che sia la modalità scelta, a difficoltà elevate, il gioco offre il meglio di sé, offrendo sfide mai impossibili ma decisamente impegnative. Ultima cosa, i boss. Ce ne sono, sono grandi, sono attivi… non sempre esteticamente accattivanti ma funzionano bene.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Rolling Gunner funziona bene. La grafica non è molto elaborata ma distingue bene gli sfondi dai nemici e soprattutto… i proiettili. Questi sono una gioia per gli occhi, con colori ben identificati: celeste la Rolling Gun, verde la Rolling Runner e un proiettili avvolti da rosa/fucsia per i nemici. E te lo dico subito: vedere interi quadri pieni di proiettili multicolore da schivare è una gioia per gli appassionati – e non solo. Da segnalare che alla fine dei boss avviene una sorta di rallenty… questo non è un problema tecnico ma è voluto. Indica la conclusione del livello e dona anche quel pizzico (dura pochi secondi) di “like a boss” che non fa male.
Il sonoro fa il suo compito senza lodi e senza pecche. Le tracce sono godibili, in linea col genere. Gli effetti sonori sono buoni e in linea di massima, non sarà mai invadente o fastidiosa.