Si è tenuta dal 3 al 6 aprile la 34° Edizione del Romics e noi di iCrewPlay non potevamo di certo mancare all’appello. In questi quattro giorni abbiamo avuto modo di navigare nella folla (e il giorno di sabato ci ha messo davvero a dura prova), tra i classici cinque padiglioni che compongono la fiera del fumetto della Capitale che, come ormai di consueto, è stata organizzata a Fiera di Roma. Pronto a scoprire tutte le novità e attività che si sono svolte a tema videoludico?
Romics: poche chiacchiere e più acquisti
Il Romics, soprattutto negli ultimi anni, ha focalizzato l’attenzione specialmente nella vendita al dettaglio e quindi nel buon numero di stand dedicati ai vari settori, incluso quello del videogames. Erano, infatti, diversi gli stand di vendita dedicati ai videogiochi mentre era nettamente inferiore il numero di panel e interviste, nonché di ospiti, legati al settore. Soprattutto in merito agli sviluppatori di videogiochi.
Chi, invece, cercava dei creator e/o streamer, ne ha potuti ascoltare e incontrare di diversi tra cui Cicciogamer, presente anche con un paio di stand dedicati, e Kurolily, che è stata anche ospite dello stand Kinder con tanto di consegna gratuita di uova a tema Harry Potter. Nonostante ciò, ci sono comunque stati incontri a tema videoludico come quello dedicato alla musica dei videogiochi o anche alla programmazione di un RPG. Per gli amanti del VR, invece, c’era un ampio spazio offerto da VR Club Italy con experience di vario genere.
Experience e tornei per tutti i gusti
Immancabili anche i tornei, in gran parte promossi da GAMM, il museo del videogioco di Roma e che ha visto anche un torneo di Tetris su cabinato artigianale. Così come momenti dedicati a titoli più attuali come WWE2K25 e l’intramontabile Mario Kart 8 per Nintendo Switch. A unirsi ai promotori di tornei a tema videogioco anche Videogiochiperpassione e Game Over che ha fatto gareggiare innumerevoli ospiti a titoli del calibro di Super Smash Bros. e Fifa 25.
Sempre Videogiochiperpassione ha permesso di provare alcuni titoli grazie a postazioni a tema dedicate a titoli come High on Life, Tormented Souls ed Eneder Lilies. Di tutt’altra tipologia, invece, l’esperienza offerta dagli stand dedicati a Minecraft e Until Dawn (di cui puoi recuperare la nostra recensione della versione per PlayStation 5). Anche perché, in entrambi i casi, seppur titoli videoludici questa volta si sono presentati al pubblico nelle loro inedite vesti di prodotti cinematografici.
Lo stand di Minecraft dava l’occasione di fare foto all’interno di un cubo con tanto di pericolose ma morbidissime casse TNT in compagnia di uno splendidamente riprodotto Creeper. Until Dawn il film, invece, presentava ha portato in fiera una vera e propria experience-challenge. Dopo una rapida registrazione, venivi accompagnato all’interno di una stanza buia con davanti un solo schermo.
La sfida era quella di resistere a un filmato di Until Dawn della durata di poco più di un minuto, senza spaventarti. Una telecamera dotata di IA ti teneva d’occhio, osservando e registrando (oltre a condividerlo con chi era all’esterno della cabina) ogni movimento espressivo. In caso di spavento, eri fuori. Noi abbiamo resistito fino alla fine ma la nostra impassibilità è stata comunque penalizzata con tanto di accusa di esser stati “pietrificati dalla paura”.
In compenso, il video, che non era altro che un collage-anteprima del film, ci ha fatto assaporare quello che ci attenderà presto al cinema. Il tutto per un’esperienza divertente e originale che promuoviamo a pieni voti. Concludiamo la panoramica della nostra esperienza al Romics citando il padiglione delle Pringles, che ha anche ospitato Dario Moccia, che oltre a giochi estemporanei sponsorizzava una promozione ad hoc per vincere una Nintendo Switch (ahinoi, non si trattava di Switch 2).
Tirando le somme, il Romics è una fiera che fa sicuramente rumore e che alla novità da provare, preferisce il torneo o il titolo recente da vendere. Così come a una star internazionale, cede il posto a un creator locale, riuscendo comunque a muovere numeri importanti che evidenziano la buona salute di una fiera che, probabilmente, data anche la dimensione e la maturità raggiunta, evolversi ulteriormente e osare un po’ di più.