Come di consueto ti do il benvenuto in questa nuova recensione, qui è Leo Skywalker a parlarti… scriverti in realtà! Al solito, ti invito a metterti comodo, perché insieme stiamo per scoprire un gioco alquanto singolare, semplice per così dire, sia per quanto concerne la veste grafica, che quella audio. Ciò nonostante incalza alla grande il suo compito: nato per essere un gioco rompicapo, questo è quel titolo che riesce a farti concentrare, ad incanalare tutte le tue risorse al fine di completare gli enigmi posti in game dagli simpatici sviluppatori. Signore, Signori… Benvenuti a Roterra!
C’era una volta…
La nostra storia inizia in un Mondo particolareggiante, sostanzialmente per la sua forma “non forma” costituita principalmente da cubi. Si, immagina un Pianeta cubico, rigoglioso, posto in qualche angolo di Cielo color cobalto in chissà quale Universo e abitato da esseri umani. I due protagonisti della storia sono una giovane donna di nome Angelica e un Re alquanto stereotipato, nonché suo fratello chiamato Orlando: il classico regnante col panciotto, incapace se non di dare ordini e di impartire le sue leggi e il suo volere ai suoi sudditi… E anche alla sua povera sorella minore. Angelica in quanto donna, è posta in un contesto di minoranza nei confronti del fratello che, abusando della sua autorità di uomo, le soffia il trono di Roterra e si appropria della misteriosa fonte magica situata in modo naturale al suo interno. Ingiustamente privata della sua autorità, a causa di una condizione sociale molto retrograda e fortemente tipica dei periodi Medioevali e dei Feudi, in cui purtroppo la donna ricopre un ruolo poco rilevante all’interno della società, la giovane ma determinata Angelica, in preda al panico e d’avanti a questa spiacevole situazione, decide di fuggire, dopo essersi divincolata in modo alquanto misterioso dalle guardie reali, si ritrova fuggiasca in un Mondo affascinante e ricco di meraviglie.
A proposito del gioco
Roterra: Flip the Fairytale è gioco sviluppato da Dig-It Games, interamente in lingua inglese e disponibile a partire dal 31 gennaio sui dispositivi IOS. Candidato al MAGFest Indie Videogame Showcase 2019 per il suo gran numero di recensioni positive, si ispira a fonti storiche e artistiche molto veritiere, precisamente all’opera letteraria di Ludovico Ariosto “L’Orlando Furioso”. L’app possiede il PEGI +4 ed è caratterizzata da una trama storica che mostra tutta la forza d’animo ed il dinamismo tipico delle donne che, con caparbietà riescono ad affrontare e abbattere ogni ostacolo; un omaggio per così dire a queste meravigliose creature, consci del fatto che senza di esse il Mondo non sarebbe di certo quello che conosciamo. In questo titolo rompicapo, seguirai l’avventura di Angelica e dovrai aiutarla a risolvere tutti gli enigmi che insieme troverete lungo la sua via. Sarai in grado di riprendere il Trono di Roterra che le spetta di diritto?
Il Gameplay
Immagina il gameplay come una fragrante fetta di pane fresco: semplice nelle sue componenti grafiche ed essenziale in termini di comandi. L’obiettivo del gioco è superare vari livelli, colmi di enigmi ambientali e procedurali che per sbloccare il sentiero e quindi proseguire l’avanzata di Angelica. Ma questi enigmi in cosa consistono? Beh, a Roterra c’è la magia, magia che la nostra Eroina riesce a gestire e grazie ad essa può far roteare zolle di terra e modificare dunque la loro posizione e il loro verso. Questa sua abilità le sarà utile qualora in un sentiero manchi il giusto percorso e il tuo compito sarà appunto riuscire a ricreare quella via scomposta. Con questa stessa modalità potrai gestire lucernari magici, oltrepassare portali lucenti e tanto altro; il tutto facendo attenzione che nessuno stia cercando di seguirti. Utilizzare l’abilità di Angelica è facile: basta esercitare pressione con il dito sulla zona che si vuole far roteare, mentre scorrendo si avrà la possibilità di far roteare su sé stesso il cubo e creare un percorso alternativo al sentiero: come zone collinari, ponti sospesi eccetera…
La Trama
Ricordi la fetta di pane citata sopra? Bene, perché la trama è come se fosse lo strato di Nutella da spalmare su di essa. Fortemente attuale e ricca di significato la trama è il punto forte di Roterra; essa ti farà riflettere su molti concetti e tematiche attuali, purtroppo messe in discussione ancora oggi. Realmente ha senso porre delle differenze di sesso, pur sapendo che siamo tutti uguali? Sappiamo che ognuno di noi è speciale per le proprie qualità, pregi e difetti, per il proprio vissuto ed esperienza di vita… A cosa serve dunque alimentare l’odio su alcune differenze naturali quali il sesso o l’etnia? In una società folle che ci abitua ad avere paura della diversità, quasi da trasformarla in anomalia intesa in modo negativo del termine, gli sviluppatori di Roterra ci insegnano che bisogna essere forti e guardare oltre le apparenze. Ciò che facciamo e come ci comportiamo nei confronti del Mondo che determina ciò che realmente siamo. Questo signori miei, Gameplay e Trama formano l’unione perfetta, esempio di due elementi messi insieme che funzionano e mutano in una cosa sola: uno la colazione o merenda ideale, l’altro un gioco ben costruito.
Comparti Audio e Visivo
A mio avviso da rivedere invece sia la parte grafica, che quella audio: Roterra funziona molto bene per i motivi sopra citati ma graficamente parlando risulta essere un titolo molto semplice, al limite tra l’essere spoglio e privo di dettagli intriganti. La parte visiva doveva essere curata maggiormente, anche se magari essa non risultava essere la priorità del Team di sviluppo. Ma accedere al gioco e ritrovarsi in un menù iniziale quasi anonimo non è un buon biglietto da visita, specie se tratti una tematica attuale così importante. Anonima anche la caratterizzazione dei personaggi, che, in assenza di voci e dialoghi, avrebbe dato loro maggiore personalità e spessore.
Stessa cosa per la parte audio: solite melodie ripetute in loop per quasi tutto il gioco; melodie per carità anche belle ma che dopo un po stancano. Delle volte un bel quadro ha bisogno anche di una cornice che le renda giustizia, in questo caso la cornice non è per nulla adatta al tipo di prodotto che dovrebbe proteggere o ornare. Ed è un peccato perché ciò può non far emergere al meglio i concetti espressi da Roterra.
In conclusione…
Roterra è un titolo da giocare e da vivere, in quanto possiede tematiche importanti e abbastanza forza da garantire un grado di sfida crescente e sempre ottimale. Passare del tempo in compagnia di Angelica è piacevole e i livelli non puntano all’esasperazione del giocatore, ma lo spingono ad una maggiore immersione, data dall’interazione del gioco a lui data, che lo porterà, attraverso prove ed errori a ultimare il percorso. Da migliorare assolutamente la veste grafica e sonora, perché spogliano il gioco di quell’aura magica che meriterebbe e di cui tanto si parla, non dandogli affatto il giusto peso che anche l’occhio cerca in ogni cosa. Inoltre l’icona dell’App presente sul dispositivo scarseggia di particolarità; e questo è un male perché dovrebbe attirare il possibile acquirente, così come altre aziende fanno: ossia curare l’immagine, perché essa da maggiore sicurezza all’osservatore, spingendolo magari a dar fiducia al titolo e ad acquistarlo.
Ma tutto sommato il gioco c’è e seppur presentato non al meglio, resta comunque funzionale e da consigliare.
Ti ricordiamo che Roterra: Flip the Fairytale sarà disponibile sui dispositivi IOS aventi la versione 12.0 o successive. La mancanza di questo requisito potrebbe avere ripercussioni sul gioco, che potrà essere acquistato nell’App Store a 5.49€.