Come sappiamo alcune settimane fa, sono state presentate le nuove schede RTX 3080 e 3090 di Nvidia alle quali abbiamo già dedicato un articolo di approfondimento.
Le nuove schede video, vendute ad un prezzo davvero vantaggioso, offrono prestazioni incredibili, superiori in media del 45% rispetto alle loro rispettive versioni precedenti.
Proprio il grande rapporto qualità/prezzo ha portato gli utenti appassionati di PC Gaming a precipitarsi sui preordini, causando di fatto non pochi problemi alla stessa Nvidia e a tutte le aziende di terze parti che producono custom.
Negli ultimi giorni però, quando si sono iniziate a ricevere le schede in preordine, sempre più utenti hanno lamentato gravi di stabilità che provocavano crash e blocchi improvvisi durante le sessioni di gioco più intense o durante Benchmark particolarmente pesanti, che affliggevano però solo le versioni ”custom” delle nuove schede.
Igor’s Lab, un sito specializzato, ha indagato sulla questione e formulato un’ipotesi più che convincente: il problema, secondo Igor’s Lab sarebbe da ricondurre ai condensatori usati dai vari produttori sulle nuove schede custom.
In breve, i condensatori usati da alcune aziende di terze parti, produttrici delle custom incriminate, sono differenti da quelli usati da Nvidia stessa sulle sue Founders.
Nel ”back plate” di una scheda grafica infatti sono posizionati dei condensatori di varia misura, disposti in fila o in “array”.
Tale disposizione dovrebbe consentire una perfetto equilibrio tra la qualità e stabilità dell’hardware finale e il contenimento del prezzo, che è dovuto all’utilizzo dell’alternanza tra condensatori MLCC, che sono più fragili ma comunque sufficientemente resistenti alle alte frequenze, e i POSCAPs, molto più complessi, incredibilmente stabili e resistenti alle alte temperature.
Il problema dei crash oltre i 2000 Mhz sulle nuove RTX 3080/3090 custom sarebbe da ricondurre infatti all’utilizzo massiccio di condensatori più economici che “fallano” ad alte temperature facendo crashare di contro il software o il videogioco, oltre una certa soglia di frequenza.
Questo problema, seppur grave, è piuttosto comune nelle primissime versioni di un nuovo hardware, sopratutto nel momento in cui le aziende produttrici si ritrovano letteralmente sommerse da preordini, senza avere la possibilità di testare a fondo i prodotti potenzialmente fallaci.
RTX 3080/ 3090: crash solo su alcune custom
Questa ovviamente non è, e non deve essere una scusa, ma solo una spiegazione dell’accaduto e il generale, del motivo per cui conviene sempre aspettare qualche mese prima di acquistare un nuovo hardware immesso sul mercato.
A tal proposito alcuni produttori di terze parti stanno già attutando dei piani di sostituzione gratuita per gli sfortunati e avventati utenti.
Per chi volesse approfondire, di seguito il link che rimanda direttamente all’analisi approfondita di Igor’s Lab.