Il personaggio, selezionabile tra i tre disponibili, corre autonomamente verso il lato destro dello schermo come in tutti i giochi di questo tipo, ma per il resto Run or Die adotta una formula più complessa del solito e privilegia un livello di difficoltà tutt’altro che amichevole.
Mentre la concorrenza si limita di solito a proporre l’immancabile salto come unica azione eseguibile dal giocatore, Run or Die offre anche una scivolata da utilizzare per passare al di sotto degli ostacoli e ben due abilità speciali, che cambiano di livello in livello.
Queste ultime, per esempio, possono concedere l’accesso a un salto di estensione superiore alla norma e a una picchiata da eseguire mentre il personaggio è in volo, il che ha permesso agli sviluppatori di allestire livelli più contorti della media e pieni zeppi
di pericoli.
Non sono solo gli ostacoli in Run or Die, però, a congiurare contro il giocatore
Se Canabalt, che ha di fatto inventato questo genere, ricorreva alla grafica in bianco e nero non era per un capriccio, bensì per assicurare la leggibilità degli scenari.
Run or Die, invece, vanta una coloratissima grafica in stile 16 bit, tanto curata e ricca di dettagli quanto poco immediata da decifrare nelle situazioni più critiche e caotiche.