Uno dei più prolifici e di maggior successo team di sviluppo di SEGA, il Ryu Ga Gotoku Studio(in forma abbreviata RGG Studio) di recente è stato in grado di regalarci molti capitoli della rinomata serie di giochi Yakuza(titolata ormai anche in Europa Like a Dragon).
Mentre di solito la maggior parte degli studi si concentra su un gioco alla volta che magari richiede anni per essere completato, il Ryu Ga Gotoku Studio non è così. Come fan della saga sapranno bene lo studio è molto prolifico, regalando infatti un nuovo gioco quasi ogni anno(una cifra notevole se calcoliamo che vanno avanti così dal 2005) lo studio ha rilasciato due giochi all’anno negli ultimi tre anni.
La chiave del riutilizzo
Con il budget per lo sviluppo dei giochi che ormai hanno raggiunto cifre assurde il Ryu Ga Gotoku Studio è riuscito abilmente a aggirare il problema riutilizzando le stesse risorse per la maggior parte dei suoi giochi, il che consente loro di rilasciare i giochi ad un ritmo più veloce rispetto ad altri studi.
Un ottimo esempio è Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii che ha avuto una fase di sviluppo di circa un’anno. Quello che ha reso il lavoro più semplice è il modo in cui il Ryu Ga Gotoku Studio è stato l’avere una base di partenza già sviluppata, come ad esempio la mappa di gioco. In Pirate Yakuza lo studio ha sviluppato nuove mappe oceaniche e un nuovo gameplay legato alle battaglie navali, ma i nemici, le mappe e anche i mini giochi sono stati riutilizzati da giochi precedenti del franchise.
Il segreto dietro Pirate in Hawaii
Il direttore e produttore di Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii Ryousuke Horii e il direttore del gioco Yasuaki Uehara hanno avuto modo di parlare un pò dello sviluppo del gioco con la stampa in un’intervista in una tavola rotonda(fonte Ungeek).
Il duo ha condiviso alcuni pensieri su come sono riusciti a sviluppare il gioco in poco più di un’anno, con Horii che ha affermato: “Quello che ci è voluto per realizzare il gioco in un anno è semplice e chiaro: abbiamo lavorato duramente. Questo è il motivo principale per cui siamo riusciti a pubblicare il gioco in un anno.”
Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii ha riutilizzato una serie di risorse da Like a Dragon: Infinite Wealth. Per realizzare il gioco abbiamo utilizzato gran parte del nostro know-how e delle tecniche che abbiamo sviluppato nel corse degli anni.
Riutilizzando elementi presi da giochi precedenti si corre sempre il rischio di rendere il gioco troppo familiare oppure un pò vecchio. Il Ryu Ga Gotoku Studio ne è pienamente consapevole e ha diversi sviluppatori esperti nell’assicurarsi proprio che questi elementi abbiano una nuova visione.
Tentativi ed errori
Non è certamente un compito facile, a detta degli sviluppatori è un lavoro basato molto sui tentativi ed errori, specialmente quando vengono inserite nuove funzionalità e meccaniche per cercare di dare una svolta ai contenuti già visti in precedenza, come ci tiene a spiegare Uehara: “Come ha detto prima in signor Horii, è davvero una questione di Know-how e abbiamo impiegato molti tentativi ed errori mentre ci avvicinavamo allo sviluppo di questi titolo. Nel nostro team, abbiamo un certo numero di membri che hanno lo stesso atteggiamento nell’usare ottimisticamente tentativi ed errori per trovare nuove idee, Abbiamo usato questo approccio mentre creavamo il gioco.”
Quel che è certo è che qualunque sia stato il metodo usato dal Ryu Ga Gotoku Studio sembra aver funzionato, dato anche che Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii ha ricevuto votazioni eccellenti. Multiplayer.it gli ha dato un bel 7.5, mentre Everyeye un 7.8. Lo studio sembra avere tante altre interessanti novità da regalarci nel corso degli anni e sfruttando questa vincente tecnica siamo certi che non ci lascerà a bocca asciutta per molto tempo.