Saint Kotar ha avuto un grande successo su Kickstarter e gli sviluppatori hanno deciso di fornire gratuitamente un prologo del titolo chiamato Saint Kotar The Yellow Mask. Abbiamo quindi provato questa anteprima (che puoi recuperare anche tu gratuitamente su Steam), per farci un’idea di come sarà il gioco completo una volta arrivato sul mercato. Saint Kotar inizia in maniera piuttosto particolare, dato che vedrà uno dei protagonisti chiamato Benedek Dohnany, alle prese con uno sogno davvero inquietante dove viene accusato di una grave colpa.
Una volta risvegliatosi dall’incubo, l’uomo è convinto una volta per tutte a lasciare Sveti Kotar (il paese dove vive attualmente), dato che fin dall’inizio lo aveva sempre odiato a causa dell’ambiente cupo e misterioso. Nel paese vive anche la sorella, quindi Benedek vorrebbe ovviamente portare pure lei via con sé, purtroppo però avviene il dramma e si scopre che la donna è scomparsa. Questo sarà infatti l’incipit di Saint Kotar The Yellow Mask.
Dovremo quindi guidare Benedek Dohnany e Nikolay Kalyakin (il marito della sorella), per svelare diversi misteri, oltre a capire il motivo dietro la sparizione della donna. Saint Kotar The Yellow Mask dura all’incirca 2 ore ed è a tutti gli effetti il prologo del gioco completo. Non si tratta dunque di un’esperienza a parte. Il consiglio rimane quindi quello di provare in prima persona il gioco, anche per capire se può essere un prodotto indicato per te.
Poco gameplay ma tanta narrazione
Il titolo è un classico punta e clicca, che quindi predilige la trama piuttosto che il gameplay. Come è classico per il genere, si potranno spostare i personaggi per interagire con varie parti dello scenario. Una cosa però che differenzia abbastanza Saint Kotar è la bassa quantità di enigmi (almeno in questa prima parte), una scelta piuttosto fuori dal coro, ma che permette di dare ancora più risalto alla trama.
Nel gioco avremo quindi a che fare con un’ambientazione cupa, tra culti demoniaci e vera e propria stregoneria. L’avventura pone molta enfasi sulla psicologia, quindi non si ha a che fare con un horror di stampo classico. Durante l’avventura potremo inoltre interagire con vari NPC, anche se quasi tutti si riveleranno essere piuttosto inutili e effettivamente ci aiuteranno poco con le indagini.
A detta degli sviluppatori uno dei punti forti di Saint Kotar saranno le scelte che compiremo, che potranno quindi andare ad influenzare in maniera molto attiva la trama. Durante il prologo questo fattore non si è notato più di tanto, ma dopotutto siamo solo all’inizio, anche perché il gioco completo dovrebbe durare all’incirca una ventina di ore. Una cosa invece che rende piuttosto difficile godersi questo prologo è la mancanza dei sottotitoli in italiano, anche se all’arrivo effettivo sul mercato dovrebbero comunque essere presenti.
Lato tecnico e considerazioni finali
Arriviamo ora al lato tecnico del gioco, che ci ha davvero piacevolmente sorpreso. La grafica realizzata si sposa davvero bene con l’ambientazione, tutto ciò crea un’atmosfera davvero molto suggestiva, che farà sicuramente la felicità per gli amanti del genere. Mentre ci si sposterà per Sveti Kotar si avvertirà sempre una certa tensione e i vari elementi a schermo aiuteranno molto nell’immedesimazione all’interno della vicenda.
Insomma il team di sviluppo ha davvero azzeccato in pieno lo stile grafico e non vediamo l’ora di vedere se possano addirittura migliorare il prodotto nella sua versione completa. Altra parte davvero fantastica di Saint Kotar è il doppiaggio presente nel gioco, realizzato in maniera eccellente e copre ogni singola linea di dialogo. Insomma Saint Kotar The Yellow Mask è un piacevole assaggio di quello che sarà effettivamente il prodotto finale, la storia è davvero intrigante e crea un bellissimo senso di mistero attorno ad essa.
Sveti Kotar è un paese cupo, che ti farà stare in tensione anche quando effettivamente non sta accadendo nulla. Il gameplay del titolo è piuttosto classico per un punta e clicca, ma pone ancora di più enfasi sulla narrazione piuttosto che in altre cose (come per esempio gli enigmi). Graficamente siamo davanti a un lavoro eccellente, con un doppiaggio dei personaggi realizzato in maniera davvero in maniera egregia.
Gli unici dubbi che ci rimangono sono quelli relativi alle scelte prese durante la storia, quanto impatto avranno? Per rispondere alla domanda bisognerà finire prima la versione completa di Saint Kotar. Il consiglio rimane quindi quello di provare questo prologo, perché mostra praticamente tutto di quello che sarà il gioco una volta completo. L’unico problema che potresti riscontrare è la mancanza di sottotitoli in italiano, che verranno aggiunti solo nella versione finale.