Spesso sentiamo notizie allarmanti sull’inquinamento dei mari, ma siamo talmente abituati ormai che ci scivolano addosso senza farci realmente riflettere.
Ma, quando il coinvolgimento è interattivo, quando è un videogioco a farci vivere nel suo gameplay il risultato dell’inquinamento, allora questo ci può lasciare davvero un segno.
Quel segno potrebbe essere SAMUDRA che è uscito su Steam mercoledì 29 settembre.
Immergiamoci in Samudra
Samudra è un puzzle game in 2D, disegnato a mano, ambientato sul fondo dell’oceano.
Un’inondazione tossica, causata dal cambiamento climatico, ha completamente inghiottito la terra; il protagonista è un bambino di nome Trip, sprofondato sul fondo del mare.
Nei suoi panni saremo chiamati a scoprire il perché gli abitanti della superficie hanno permesso all’inquinamento di prendere il sopravvento, in un’avvincente risalita verso la superficie dove sono rimasti solo pochi rifugi sicuri, tra enigmi, puzzle e mostri marini.
Il linguaggio che lo studio di sviluppo Khayalan Arts ha scelto è universale, non ci sono dialoghi nel loro lavoro, ma solo immagini, suoni e i rumori degli abissi che creano un avvertimento per tutti.
Quanto davvero potremo continuare ad inquinare i nostri mari senza pagarne le conseguenze?
Samudra fa parte dei cinque vincitori dell’Unity For Humanity Grant, che fa parte del programma Unity Social Impact.
Se vuoi saperne di più su Samudra visita il sito degli sviluppatori e scopri come i profitti del gioco finanzieranno parzialmente una campagna per ridurre l’uso di plastica in Indonesia.
Articolo molto ben scritto complimenti.
Leggendo l’articolo sembra un gioco molto interessante