Nel vastissimo mondo dei roguelike, nel ramo di quelli con meccaniche deckbuilder, fa il suo ingresso Sea Horizon, titolo sviluppato da 45 Studio e pubblicato da EASTASIASOFT, il quale riesce non sono a fare il suo compito e farlo bene, ma anche a divertire grazie ad alcune meccaniche diverse dal solito e interessanti.
Una volta scelto il nostro personaggio fra quelli disponibili, ognuno dotato di diverse carte al proprio mazzo e varianti sbloccabili progredendo nel gioco, saremo trasportati su una delle diverse isole sparse nella mappa. Qui potremo iniziare a esplorarla liberamente, ma bisognerà sempre tenere d’occhio la barra della stamina, che andrà a svuotarsi a ogni nostro passo. Muoversi per la mappa infatti costerà una certa quantità di stamina, e dovremo prestare la massima attenzione a non esaurirla, altrimenti sarà game over immediato. Potremo recuperare stamina scovando i diversi accampamenti sparsi nell’ area di gioco, oppure comprando cibo dai venditori, ammesso di riuscire a trovarli nella mappa, in cambio del nostro oro.
Muovendosi nella mappa di Sea Horizon incapperemo sicuramente in diversi eventi, i quali spesso ci richiederanno di fare una scelta e affrontarne le conseguenze, siano esse sotto forma di combattimento contro nemici, oggetti di incredibile valore o carte per il nostro mazzo.
Fin qui niente di diverso da molti altri titoli del genere, ma è quando dovremo scendere in campo a combattere, che si presenterà una delle meccaniche che formano la spina dorsale di Sea Horizon. Ogni carta per essere giocata, avrà bisogno di alcune particolari risorse, quattro in tutto, ottenibili tramite il lancio di un dado.
Sea Horizon: l’uso delle risorse
Entrando nel dettaglio di questa meccanica, ogni pezzo di equipaggiamento che andremo a indossare, sarà dotato di diversi slot dentro i quali saranno presenti queste risorse, più un numero associato. Quel numero andrà a indicare le risorse che verranno prese casualmente tramite un dado da qual pezzo di equipaggiamento.
Tutte le risorse ottenute in questo modo, andranno a formare le nostra disponibilità per quel turno; ne segue che proprio per questo motivo, sarà necessario pianificare molto attentamente la costruzione del nostro mazzo di carte, per evitare lo spiacevole evento di avere la mano piena di carte inutilizzabili per via delle risorse sbagliate.
In Sea Horizon spesso il giocatore sarà chiamato a scegliere fra un pezzo di equipaggiamento con abilità e statistiche migliori, o con gli slot e le risorse più adatte al suo deck. La varietà di combinazioni comunque è davvero notevole, aumentando e di molto il fattore rigiocabilità del titolo.
Inizialmente come la stragrande maggioranza dei roguelike, anche Sea Horizon potrebbe risultare frustrante per i meno avvezzi al genere, ma la curva di apprendimento è settata veramente bene e anche i novizi riusciranno a ottenere progressi sin da subito, con un po’ di impegno.
Sea Horizon inoltre presenta diverse modalità, come quella che ci permette di unire alcuni membri al nostro team, che andrà a offrire diverse possibilità strategiche, gestendo due o più mazzi di carte, magari improntando un eroe più sul supporto rispetto agli attaccanti e via dicendo.
Anche con diverse modalità disponibili, il gameplay basico rimane sempre lo stesso, poco male vista la sua natura dinamica e divertente, e avanzando nel gioco avremo anche la possibilità di salire di livello e migliorare conseguentemente il nostro equipaggiamento.
Abbiamo avuto modo di provare Sea Horizon su Nintendo Switch, probabilmente la console perfetta per godere di questo titolo, grazie alla portabilità mista alla natura adatta sia a partite veloci che sessioni prolungate del gioco, cadendo ripetute volte nell’effetto ciliegia, dove una partita tirava l’altra.
In definitiva, un titolo sicuramente interessante per gli appassionati del genere, e che potrebbe attirare nuovi giocatori verso questo particolare genere.