La filosofia di Amazon è “It’s Always Day One”. E la cura dell’ambiente di lavoro è al primo posto.
Dopo ben sette anni di progettazione, la foresta pluviale di Amazon è finalmente una realtà. Le “sfere”, come vengono chiamate, contengono 40 mila piante provenienti da 30 Paesi di tutto il mondo.
La struttura è composta da tre sfere collegate costruite in vetro e acciaio, che possono ospitare fino a 800 persone. La sfera più grande è alta 30 metri e larga 40. All’interno il clima è caldo e umido, con temperature che si aggirano intorno ai 22 gradi con il 60% di umidità. Ma se preferite qualcosa di più confortevole, ci sono micro-climi all’interno delle sfere. C’è probabilmente uno spazio adatto ad ogni preferenza, e se il troppo caldo è fastidioso, c’è un sistema di ventilazione che imita le brezze ventose.
La parte più difficile del progetto è stata il trasporto di un albero alto 16 metri, soprannominato Rubi (abbreviazione di Ficus rubiginosa) da una fattoria della California meridionale al centro di Seattle, dove è stato issato con una gru la scorsa estate e lasciato cadere attraverso un foro nel tetto.
Trovare e coltivare piante da tutto il mondo e contemporaneamente costruire la loro nuova casa non è stato facile. Il progetto ha creato 600 posti di lavoro a tempo pieno, dalla progettazione alla costruzione.
Le sfere sono dotate di Wi-Fi e sale riunioni, ma i dipendenti dovranno stare attenti a non esagerare. Amazon monitorerà quanto tempo trascorrono all’interno delle sfere tramite i badge identificativi, quindi nessuno può avere l’esclusiva sullo spazio o ignorare le attività per trascorrere un’intera giornata nella natura artificiale.