Animal Crossing: New Horizons ha stupito tutto il mondo dell’industria videoludica ed i suoi appassionati per l’incredibile trend di vendite registrate dal 21 marzo, data del day one, ad oggi.
Probabilmente in pochi avevano previsto un simile andamento positivo, tanto che la stessa Nintendo ha affermato in un post che nel primo mese di vendite i risultati avevano già coperto le più rosee previsioni sull’andamento dell’intero ciclo vitale atteso per il videogioco.
Nonostante la quarantena, Animal Crossing: New Horizons ha macinato record su record di copie vendute (con un aumento incredibile delle copie digitali), a tal punto da rendere praticamente esaurite tutte console Nintendo Switch e Nintendo Switch Lite in circolazione (nel mese di aprile, su YouTube, addirittura sono cominciati a spuntare video tutorial su come costruirsi la console Nintendo in casa).
Eppure il team di sviluppo, complici gli ottimi risultati, non ha intenzione di fermarsi.
Infatti in un’intervista alla rivista spagnola La Vanguardia, il director del gioco Aya Kyogoku afferma che Animal Crossing: New Horizons (e l’approdo su Switch) sia solo il punto di partenza per la terza generazione della serie.
Ecco l’intervento integrale di Kyogoku
Osservando il passato della serie, per quanto riguarda i titoli principali, considero Animal Crossing: New Horizons l’inizio della terza generazione della serie.
Il primo Animal Crossing non aveva feature online, era stato creato sulla premessa che i giocatori potessero comunicare tra loro non sincronicamente senza l’utilizzo di una connessione a internet.
Delle funzioni online furono aggiunte in Animal Crossing: City Folk e fu reso possibile giocare con altre persone che vivevano in luoghi differenti.
In New Horizons, a causa del fatto che si parte senza avere una normale città, ci sono un sacco di novità anche per chi gioca da solo. Abbiamo anche aggiunto una modalità “Party Play” in cui è possibile giocare con le persone sulla propria isola senza doverlo fare non sincronicamente come nei giochi precedenti.
Il fatto che Animal Crossing è un gioco basato sulla comunicazione è stata una costante durante la storia del franchise, ma le opzioni tramite cui questa comunicazione avviene, sono in continuo cambiamento flessibilmente al tempo e alle tecnologie.
Dello stesso avviso il producer Hisashi Nogami, che continua:
I concetti fondamentali non sono cambiati, ma abbiamo incluso vari elementi, come la connettività online, in risposta al cambiare dei tempi. In New Horizons, abbiamo aggiunto cambiamenti che aumentano la profondità di questi elementi ancora di più.
Prepariamoci a vederne delle belle insomma. Nel frattempo godiamoci ogni singolo e caratteristico update a tema del titolo.