Se qualche anno fa qualcuno avesse anche solo ipotizzato una collaborazione fra una software house giapponese che ha da sempre prodotto giochi single player (con una leggera componente multiplayer, per i più pignoli) e un publisher occidentale che finanzia e produce titoli orientati per la maggior parte alla componente online e multiplayer, sarebbe stato preso per un eretico. Sekiro: Shadows Die Twice, un titolo inizialmente riconosciuto come Bloodborne II per il suo primo trailer, si porta dietro questo strano cocktail. Una paternità, quella di Activision, che ha inizialmente preoccupato i fan sfegatati della software house inventrice dei “Souls-like”.
Filosofie diverse, o forse no
Il perché di questa preoccupazione è presto detto: abituati a un gioco e poco accessibile e punitivo come Dark Souls che poco si avvicina all’accessibilità e all’immediatezza che caratterizzano un Call Of Duty, i fan di From Software nutrivano forti timori da questa collaborazione. Nonostante orientata su giochi multiplayer Activision però sorprende e parecchio, Sekiro: Shadows Die Twice non solo è un gioco singleplayer, ma non presenta neppure alcun tipo di meccanica multiplayer al contrario dei Souls. Miyazaki stesso ha confermato che Activision non ha limitato Sekiro: Shadows Die Twice in nessun modo e che tutte le decisioni sono state prese da loro. Il publisher si è limitato ad aiutare From con i tutorial, rendendo il gioco più accessibile: se però vogliamo essere sinceri, questo scambio è solamente un bene. Non c’è da preoccuparsi quindi, il 22 giocheremo (quasi) tutta farina del sacco di From Software.
Questioni d’interesse
Miyazaki torna sull’argomento spegnendo definitivamente qualsiasi braciere morente di polemica. Il director afferma che la scelta di Activision è stata particolarmente naturale, essendo il publisher “più ricettivo e interessato all’idea”. E se sapere che Activision sia rimasta affascinata da un gioco singleplayer ti ha sorpreso, ti stenderà sapere che lo stesso Miyazaki si è definito molto interessato alla creazione di un gioco multiplayer, tanto da aver ammesso di volersi (forse) gettare nel genere battle royale a dimostrazione di come il contatto con Activision lo abbia arricchito, in quello che sembra essere stato un prolifico scambio. Fa sicuramente molto strano pensare a un Battle Royale creato dal Director di From Software, ma bisogna ammettere che ne uscirebbe sicuramente qualcosa di molto particolare e che forse in un futuro prossimo avremo la possibilità di giocare pad (o tastiera) alla mano.